Che fine ha fatto “America” di Maurizio Cattelan?

    Che fine ha fatto “America” di Maurizio Cattelan?

    Dopo più di un anno dal celebre furto, il water d’oro di Maurizio Cattelan non è stato ancora ritrovato.

    Dove sarà finito? Scopriamo insieme alcuni scenari possibili.

    Si intitola “America” il celebre water d’oro di Maurizio Cattelan che è stato rubato nel 2019 in Gran Bretagna durante una mostra a Blenheim Palace, la celebre residenza nell’Oxfordshire in cui nacque Winston Churchill.

    Il wc rivestito in oro massiccio da 18 carati è una delle opere più note e controverse dell’artista italiano che, prima di far parte della grande retrospettiva dedicata a Maurizio Cattelan nel Regno Unito, era stata ospitata al Guggenheim di New York in uno dei bagni unisex dell’edificio.

    A distanza di oltre un anno dal furto ancora non si hanno notizie sul presunto ritrovamento dell’opera.

    Nonostante il suo grande valore (si parla di circa 5 milioni di sterline), Edward Spencer-Churchill, fondatore della Blenheim Art Foundation, prima del celebre furto aveva dichiarato di non nutrire preoccupazione sulla sicurezza dell’opera.

    I ladri, però, non si sono lasciati sfuggire l’occasione di compiere il celebre furto, ma, dopo più di un anno, le indagini sono ancora in corso.

    Quale fine avrebbe potuto fare “America”? Vediamo alcuni scenari possibili.

    Distruzione e rivendita 

    Lo scenario più probabile è che l’opera sia stata smembrata e distrutta, sciolta e rivenduta non più come opera d’arte ma semplicemente come oro.

    Deposito

    In questo caso la scultura sarebbe stato semplicemente depositata da qualche parte rimanendo però ancora in possesso della criminalità.

    Rivendita nel Mercato Nero

    Non riuscendo a rivendere l’opera nei tradizionali circuiti dell’arte il mercato nero rappresenta l’ultima frontiera del ladro di opere d’arte. Tuttavia risulta comunque un’operazione rischiosa perché, non disponendo della necessaria documentazione che legittima l’autenticità e la provenienza, potrebbe essere considerata un falso e quindi ignorata o rivenduta ad un prezzo inferiore a quello reale.

    Infatti, quello che sfugge ai ladri è che un collezionista è disposto ad acquistare un’opera solo e unicamente se ha la garanzia delle sua autenticità e della sua provenienza, comprovata da tutti i documenti che solitamente accompagnano l’opera d’arte nell’atto di vendita, quindi i Certificati di Autenticità e di Provenance

    Tra le soluzioni tecnologiche disponibili a supporto della certificazione delle opere d’arte per i professionisti, troviamo Art Rights, la prima piattaforma di supporto alla gestione e certificazione delle opere d’arte a tutela di Artisti, Collezionisti, Gallerie e operatori di settore a favore dell’autenticità.

    Secondo te invece, che fine ha fatto l’opera “America” di Maurizio Cattelan?

    Photo Credits: Blenheim Palace

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