I 5 furti d’arte più incredibili della storia

    I 5 furti d’arte più incredibili della storia

    Raffaello, Monet, Vermeer… vediamo insieme 5 furti spettacolari! 

    Sono passati davvero molti anni da quando è avvenuto il primo furto d’arte documentato della storia! Era il 1473 quando un gruppo di pirati polacchi saccheggiò una nave mercantile diretta a Firenze sulla quale veniva trasportato il “Giudizio Universale” del pittore tedesco Hans Memling! 

    Da allora sono passati 7 secoli e, anche se le tecnologie sono diventate più sofisticate e i mezzi con cui vengono commessi sono differenti, i furti di opere d’arte continuano a essere commessi! 

    Scopriamo i 5 furti d’arte più clamorosi di tutti i tempi! 

    5) Tre capolavori del Rinascimento rubati dal Palazzo Ducale di Urbino (1975)

    Nella notte tra il 5 e il 6 febbraio 1975 dalle sale del Palazzo Ducale di Urbino vengono portati via tre dipinti simbolo del Rinascimento italiano: spariscono nel nulla “La muta” di Raffaello con “La flagellazione” e la “Madonna di Senigallia” di Piero della Francesca! Il misfatto suscita un enorme scalpore soprattutto perché il Museo non disponeva di un sistema di allarme! Le opere, impossibili da vendere per il loro valore inestimabile e la loro notorietà, sono state ritrovate l’anno seguente in un deposito di Locarno in Svizzera e da allora hanno viaggiato fuori dall’Italia solo in occasione di qualche raro prestito. 

    4) “L’urlo” di Munch rubato in pieno giorno (2004)

    Se la maggior parte dei furti avviene durante la notte o nelle prime ore del mattino quando i musei sono chiusi e la possibilità di essere scoperti è minore, questo furto si è svolto in una maniera completamente diversa, sotto gli occhi di tutti! I ladri hanno agito indisturbati durante l’orario di apertura portandosi via dal Munch Museum di Oslo una versione del 1910 del celeberrimo “Urlo” e una “Madonna” del 1894 del grande artista norvegese. Numerose le supposizioni sulla fine delle opere, che ricompaiono al Museo due anni dopo, in seguito a sei arresti effettuati dalla polizia norvegese. 

    3) I capolavori impressionisti portati via dal Musée Marmottan di Parigi (1985)

    Ancora un furto in pieno giorno, per un’operazione che ha dell’incredibile! Gli autori di questo colpo infatti sono entrati travestiti da turisti con biglietto d’ingresso al Musée Marmottan di Parigi, salvo poi tenere in ostaggio 40 visitatori e 9 guardie mentre rubavano nove opere dei più grandi impressionisti. Tra i pezzi della refurtiva anche l’iconico dipinto di Monet “Impression, soleil levant” (1872), che per la sua grandissima importanza storico-artistica ha reso il valore della rapina inestimabile. Nel 1990 tutti i pezzi sono stati ritrovati in una villa in Corsica con l’arresto di sette persone. 

    2) 124 manufatti Maya rubati dal Museo Nazionale di Archeologia di Città del Messico (1985)

    Non è necessario essere dei professionisti per mettere a segno un grande colpo, come dimostra questo furto! Nel 1985, due studenti universitari legati a un giro di droga hanno rubato 124 manufatti, tra cui una maschera mortuaria di giada di grandissimo valore che ritrae un sovrano Maya, dal Museo Nazionale di Archeologia di Città del Messico. Il fatto che due dilettanti sono stati in grado di mettere a segno un furto di tale portata, all’epoca ha suscitato enorme scalpore tanto da farne un film nel 2018. I due sono stati arrestati, ma alcuni pezzi delle refurtiva non sono mai più stati trovati perché scambiati con della droga. 

    1) L’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston svaligiato nel 1990 

    Una refurtiva da 500 milioni di dollari per uno dei misteri più fitti dell’intera storia dell’arte! La mattina del 17 marzo 1990, l’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston è stato letteralmente depredato di alcuni dei suoi tesori: un Rembrandt del 1633, un Manet che ritrae un uomo in un caffè e infine un rarissimo “Concerto” del 1664 di Vermeer, una delle poche opere conosciute al mondo dell’enigmatico artista olandese. Il caso è tutt’oggi irrisolto e nessuna pista percorsa dalla polizia ha saputo portare ad una soluzione, ma recentemente la piattaforma di streaming Netflix ha trasmesso una miniserie “This is a Robbery: The World’s Biggest Art Heist”, diretta da Colin Barnicle, che racconta l’incredibile vicenda.

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