Il Museo della Contraffazione di Parigi: il museo che colleziona falsi

    Il Museo della Contraffazione di Parigi: il museo che colleziona falsi

    Se siete a Parigi e vi trovate per caso in Rue de la Faisanderie numero 16, potete visitare il Museo della Contraffazione, che colleziona oggetti falsi dal 1951.

    Il caso vuole che lo stesso edificio che ospita il Museo sia un falso: si tratta infatti di una copia di un palazzo del XVII secolo che si trovava nel quartiere del Marais di Parigi nel 1600. 

    Il Museo della Contraffazione nasce a scopo educativo per volere dell’associazione francese UNIFAB – Union des Fabricants, che promuove e tutela la proprietà intellettuale.

    Riunisce più di 500 pezzi che variano tra oggetti di lusso delle più grandi marche a quelli semplici di uso quotidiano, del mondo dell’industria e anche opere d’arte. 

    Esporre merce contraffatta in un museo non è una cosa così scontata: trattandosi di merci illegali, normalmente queste andrebbero distrutte. Prima di andare incontro a questa fine, alcuni pezzi tra questi oggetti falsi vengono messi in salvo dal Museo della Contraffazione che li espone al pubblico.

    La maggior parte degli oggetti esposti proviene da operazioni di sequestro effettuate da agenti della dogana o dalle forze dell’ordine, che vengono contattate regolarmente per recuperare manufatti e aggiornare la collezione.

    Anche alcune aziende dell’UNIFAB vittime di frode, contribuiscono ad arricchire la collezione donando merce contraffatta, che prima viene esaminata dai rispettivi rappresentanti legali.

    Nell’ottica di una funzione educativa del museo, la maggior parte degli oggetti falsi è esposta con a fianco il rispettivo originale – in genere dato in prestito dalle aziende dei marchi rappresentati, di solito membri della stessa UNIFAB.

    La contraffazione può essere considerata una vera e propria economia parallela e una industria globale che si estende a tutti i prodotti, a tutti i consumatori e a tutti i mercati. Si ipotizza che l’industria del contraffatto rappresenterebbe quasi il 10% del commercio mondiale. 


    Pare che in quest’ottica, l’insolito Museo della Contraffazione sarà destinato ad avere una collezione sempre fornita e sempre aggiornata.

    Nella lotta alla contraffazione, oggi intervengono tecnologie all’avanguardia come la  Blockchain per la validazione delle opere.

     
    La piattaforma Art Rights consente di gestire e certificare le opere d’arte e tutelare così gli artisti, i collezionisti e gli operatori di settore.

    Con Art Rights si ottiene il primo “passaporto dell’opera” con tutte le informazioni sull’autenticità, provenance e storico dell’opera.

    E tu, sei pronto a proteggere la tua arte? 

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