Professioni e Competenze per il Patrimonio Culturale

    PROFESSIONI E COMPETENZE PER IL PATRIMONIO CULTURALE

    Non solo tutela e conservazione: il Nostro Patrimonio necessita di competenze digitali, di marketing e comunicazione 

    Il mondo della Cultura ricerca nuove professionalità e competenze innovative e trasversali: è questo l’appello lanciato dalla Fondazione Scuola Beni e Attività Culturali che, nel corso del 2020, ha realizzato un’indagine sul tema, quanto mai attuale, dei profili, delle competenze e della formazione richiesta per la gestione del patrimonio culturale in Italia.

    I risultati di ricerca riguardano infatti le necessità professionali che il nostro patrimonio culturale richiede in questo determinato contesto storico.

    L’indagine ha preso in considerazione 916 luoghi della cultura tra musei, siti archeologici, archivi e biblioteche di cui il 51% gestiti da enti locali, il 20% dal Ministero dei Beni Culturali e il 29% da enti pubblici e privati.

    Tutela e Conservazione del patrimonio rimangono le priorità principali dei Professionisti della Cultura, tuttavia, in sinergia con tali obiettivi, sta crescendo fortemente l’esigenza di Valorizzazione dei beni e la necessità di creare un Sistema che includa il pubblico e il privato alla compartecipazione, al finanziamento e alla promozione del patrimonio.

    Per quanto riguarda l’acquisizione di nuove competenze, l’indagine sembra premiare la Specializzazione per quanto riguarda le professioni dedicate alla Tutela e Conservazione del bene, mentre la Trasversalità per quelle relative al Marketing, Comunicazione e Pianificazione Economica. 

    Altra esigenza è il ripensamento dei sistemi educativi (in primo luogo l’Università) nel senso della multidisciplinarietà dell’offerta formativa così da integrare il background storico-artistico con strumenti e metodologie ibride atte a rispondere alle esigenze di sostenibilità, efficacia e internazionalizzazione

    L’analisi della letteratura di riferimento, a partire soprattutto dai più recenti documenti europei, ha permesso di realizzare una mappatura di 23 profili professionali, 120 ruoli/funzioni e più di 150 attività.

    Tra queste, per il rilancio del settore culturale, servono Responsabili di Servizi Educativi, esperti di Comunicazione, di Marketing, di Fundraising, senza dimenticare le figure dei Registrar.

    In Italia sono individuabili due figure strategiche su cui si ritiene vadano concentrati gli investimenti:

    • L’Online Cultural Community Manager (OCCM), responsabile della strategia di comunicazione del museo e della gestione delle relazioni con i pubblici online;
    • Il Digital Strategy Manager (DSM), responsabile della strategia digitale del museo e figura in grado di promuovere l’innovazione tecnologica per traghettare i musei verso una nuova era.

    Oltre a queste emergono ulteriori professioni che richiedono il possesso di competenze digitali come il Digital PR o il Social Media Manager, così come quelle professioni dedicate alle sfide dell’inclusione sociale e alla partecipazione, come il Mediatore culturale.

    Parallelamente, per affrontare il tema della sostenibilità economica per il patrimonio culturale sono comparsi i nuovi profili del Cultural Fundraiser, Cultural Manager, Progettista Culturale.

    E tu, sei pronto a scoprire le nuove professioni per la Cultura in Italia?

    Photo Credits:  Fondazione Scuola Beni e Attività Culturali

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