Skyscraper: l’ultimo progetto NFT di Virgil Abloh

    Skyscraper: l’ultimo progetto NFT di Virgil Abloh

    Con la scomparsa di Virgil Abloh è emerso quello che sarebbe stato il suo prossimo progetto: una community globale basata su tecnologia blockchain.

    In queste settimane tutto il mondo continua a rendere omaggio a Virgil Abloh, direttore artistico di Louis Vuitton e fondatore dell’azienda Off-White scomparso il 28 Novembre 2021. Tra tutti i messaggi di cordoglio, c’è stato quello di Fred Ehrsam, co-founder di Coinbase, che ha pubblicato un tweet attirando l’attenzione globale.

    In questa serie di tweet, Ehrsam ha rivelato che Virgil Abloh stava lavorando al suo primo progetto NFT, con la costruzione di una DAO, una community digitale che si basa su tecnologia blockchain.

    DAO è uno di quei termini che si sente spesso in questi ultimi tempi tra gli addetti ai lavori del mondo digital che si occupano di blockchain, NFT e sistemi di De-Fi, ma che in fretta approderà nel mainstream. Le DAO – per esteso Decentralized Autonomous Organization – ridefiniranno il concetto di Community e rapporto sociale molto prima di quanto si pensi. Lo dimostra il fatto che Virgil Abloh – negli ultimi mesi – stesse lavorando al suo progetto NFT così assiduamente.

    Dai tweet di Ehrsam emerge anche il nome della DAO – SKYSCRAPER – e i suoi principali obiettivi: “SKYSCRAPER è una community di design digitale, una destinazione digitale sicura per artisti emergenti e affermati per mostrare i loro progetti fisici e digitali. Una piattaforma per il futuro che sfrutta il design, la cultura e i valori comuni del passato.”

    Photo Credits: nssmag.com

    LE DAO

    L’idea che sta alla base dei sistemi decentralizzati è la creazione di un’organizzazione che si basa esclusivamente su regole imposte dall’HASH di uno smart contract verificabile da tutti gli utenti presenti su blockchain. Una volta creata questa organizzazione, essa diventa totalmente indipendente e non può essere influenzata in nessun modo dall’esterno.

    La peculiarità delle DAO è lo smart contract, quando questo diventa di dominio pubblico su Ethereum le sue regole possono essere modificate solo tramite una votazione da parte di tutte le persone che la compongono. In teoria quindi ogni utente che compone queste organizzazioni possiede un token che dovrebbe concedere la stessa voce in capitolo in tema decisionale in qualsiasi ambito di modifica o rimozione delle regole su cui si fonda.

    Le DAO come le criptovalute però si basano su una visione di web molto diversa da quella attuale, chiamata web3.

    Con il termine Web3 si fa riferimento ad un web decentralizzato. Un “luogo” dove si scardina la struttura piramidale con cui i dati degli utenti sono immagazzinati nei server di enti centrali e privati, per essere sostituita da un sistema blockchain.

    Questo approccio completamente diverso da quello attuale potrebbe portare ad un ulteriore democratizzazione su temi attualissimi come la gestione e l’utilizzo di dati nel rispetto degli utenti.

    Ancora una volta possiamo scrivere Virgil wash here” prima di molti altri.

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