Art & Tech Report di Artnet 2021

    Art & Tech Report di Artnet 2021

    La piattaforma Artnet ha pubblicato l’ultima edizione dell’Intelligence Report che offre un assaggio di come sarà il mercato dell’arte quando uscirà dal lockdown.

    L’ultima edizione dell’Art & Tech Report realizzato da Artnet in collaborazione con Artnet Price, che porta un po’ di ottimismo in un periodo molto difficile per il mercato dell’arte in continua evoluzione.

    Nonostante la pandemia, il mercato dell’arte sembra aver resistito alla crisi economica mondiale grazie al processo di digitalizzazione del settore che, sebbene in ritardo e in maniera non strategica, ha richiesto grandi investimenti per evitare il collasso.

    Il Report riporta che il volume totale delle vendite, pari a $10,1 miliardi, è diminuito di un modesto 25% rispetto al 2019.

    La Cina ha ufficialmente superato gli Stati Uniti affermandosi come il più grande mercato di vendite all’asta del mondo, dal valore di oltre $3,4 miliardi. Nel 2020 infatti la Cina ha registrato un piccolissimo calo dello 0,1%, mentre gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno registrato perdite di circa il 35%.

    Sotheby’s ha superato la rivale Christie’s nella vendita di opere d’arte, incassando $2,7 miliardi nel 2020, mentre Christie’s si è attestata a $2,4 miliardi con un fatturato del 40% in meno rispetto al 2019. Sotheby’s ha subito un calo del 28% e Phillips del 19%.

    Risultati inediti arrivano dal mercato dell’arte online, soprattutto quello relativo alle aste: Christie’s, Sotheby’s e Phillips hanno registrato un totale di $1 miliardo nelle sole vendite online del 2020, ossia +1.056% dal 2019.

    $35,698 è il prezzo medio di un’opera d’arte venduta all’asta nel 2020, la cifra più bassa negli ultimi otto anni.

    Cosa è successo?

    Le vendite online sono aumentate, ma ciò nonostante i collezionisti si sono dimostrati cauti nell’acquistare online perché non ancora al 100% fiduciosi nella sicurezza e trasparenza del mercato digitale.

    Significativa è anche la crescita – come riportato nel Report di Artnet – del mercato dell’arte “ultra contemporanea”, ovvero quella prodotta da artisti nati dopo il 1974, che ha registrato un aumento nelle vendite del 32,5% . Al primo posto nella classifica dei giovani artisti più venduti troviamo Adrian Ghenie con l’opera “Lidless Eye” venduta per $7,086, 543.

    Andamento buono anche per il mercato dell’arte contemporanea: quattro delle dieci opere d’arte contemporanee più vendute erano di cinesi artisti. Al primo posto tra gli artisti contemporanei più venduti Zeng Fanzhi, a seguire Peter Doig, Jean-Michel Basquiat e Yoshitomo Nara.

    Anche l’arte Post War si mantiene stabile: al primo posto troviamo Roy Lichtenstein ($46,242,500), poi David Hockney ($41,067,500 ) e Cy Twombly ($38,685,000).

    Cresce di poco il numero di donne tra i 100 artisti più venduti all’asta nel 2020: sono otto, solo una in più rispetto al 2019. Tra queste le più vendute sono Joan Mitchell, Yayoi Kusama e Tamara de Lempicka.

    Grande rivelazione del 2020 è stato l’artista, rappresentato da Pace Gallery, Robert Nava, aspramente criticato per la sua arte “poco prodigiosa” ma follemente amato dai collezionisti disposti a spendere cifre incredibili per i suoi dipinti: “The Tunnel” (2019) stimato tra $40.000 e $ 60.000 è stato venduto per $ 162.500.

    Photo Credits: Boston Globe via Getty Images

    E tu, sei pronto a scoprire l’Art&Tech Report 2021 di Artnet?

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