PROOF OF ART. Gli NFT vanno in mostra al Francisco Carolinum Museum di Linz

    Le news dal mondo digital e NFT – 11 GIUGNO 2021

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    PROOF OF ART. Gli NFT vanno in mostra al Francisco Carolinum Museum di Linz 

    E’ tempo di mettere in mostra la Crypto Art e gli NFT dentro i musei. Il primo a farlo per è il Francisco Carolinum Museum di Linz, in Austria, con la mostra “PROOF OF ART” curata da Jesse Damiani e inaugurata il 10 giugno.

    La mostra presenta la storia degli NFT, dalle origini dell’Arte Digitale fino alla nascita dei Metaverse, visitabile fino al 15 settembre 2021 offline nel museo e online in Cryptovoxels, un mondo virtuale basato su blockchain. 

    Dentro il metaverse del museo sono esposte le opere di 25 artisti tra questi Kevin Abosch, Mario Klingemann, Krista Kim, Marjan Moghaddam, Nam June Paik, Sarah Meyohas solo per citarne alcuni. 

    Utilizzando i media di proiezione, software, video, installazioni e file digitali, le opere esplorano sistemi di significato e valore, esaminano il ruolo degli artisti in un ambiente high-tech e discutono dell’impatto degli spazi virtuali sulla nostra realtà quotidiana. 

    PROOF OF ART ripercorre le origini degli NFT e il loro sviluppo, dalle prime sperimentazioni formative con le tecnologie digitali e dai primi esperimenti con blockchain fino all’odierna arte crittografica.

    Come si legge nel Comunicato Stampa:

    L’artista Lynn Hershman Leeson ha esplorato le domande sull’identità cyborg e ha analizzato come si può costruire una personalità con mezzi tecnici, mentre l’uso sperimentale della tecnologia da parte di Nam June Paik offre uno spaccato della nascita della connettività di massa.

    Con la pubblicazione di un white paper sul Bitcoin di Satoshi Nakamoto nel 2008, la tecnologia blockchain è stata introdotta come piattaforma di trading decentralizzata. Poco dopo, i primi artisti hanno iniziato a condurre esperimenti tematici e mediatici con questa tecnologia, mentre tra il 2009 e il 2013, un numero crescente di artisti è arrivato a riconoscere il potenziale del decentramento.

    Kevin Abosch riprende questo tema nel suo lavoro “Bank”, mettendo in discussione il ruolo delle banche come depositari di valori digitali e analogici combinando chiavi Bitcoin pubbliche e private e presentandole come un libro stampato. 

    Gli artisti hanno riflettuto sulle possibilità dei token che rappresentano se stessi e la loro arte e le implicazioni dell’inclusione di stakeholder anonimi e autonomi. 

    Sarah Meyohas ha introdotto “BitchCoin”, una criptovaluta in cui vende la sua arte. 

    Al momento del suo lancio, un BitchCoin acquistato per 100 USD equivaleva a 161 centimetri quadrati di una delle sue opere. È stato solo con l’introduzione della blockchain di Ethereum che gli NFT hanno potuto essere creati e standardizzati, il che significa che questi progetti non dovevano più essere ipotetici o su misura. Rare Pepes (2016), CryptoPunks (2017) e Crypto Kitties (2017) hanno presto rivelato l’appetito per le criptovalute da collezione.

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    Con l’ascesa dei mercati NFT come Nifty Gateway e SuperRare, che hanno ricentralizzato la comunità degli artisti utilizzando blockchain, questo sviluppo sta ora prendendo una nuova direzione. Questi spazi sono luoghi di incontro globali che hanno notevolmente semplificato il processo di conio di opere d’arte su blockchain. In questi marketplace online, artisti e collezionisti entrano in contatto diretto tra loro. Le possibilità economiche offerte da questo nuovo sistema sono attualmente attraenti per molti artisti e hanno innescato un passaggio da posizioni concettuali a posizioni più estetiche. Tra gli artisti di maggior successo in questi mercati ci sono quelli che affrontano temi di fantascienza e cyberpunk, come Blake Kathryn, Marjan Moghaddam e Mark Sabb, che creano realtà speculative e lavorano con la materialità del metaverso, uno spazio virtuale infinito che interagisce con il fisico mondo tramite internet, smartphone e auricolari.

    Gli NFT dimostrano che il digitale può essere prezioso. Sebbene la tecnologia sottostante esista da anni, questo cambiamento è stato determinato dagli artisti. 

    PROOF OF ART racconta la storia delle NFT e solleva interrogativi sulla valutazione dell’arte e su come il digitale influenzi il regno fisico.

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