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    Christie’s: all’asta un dipinto di Banksy

    Christie’s: all’asta un dipinto di Banksy 

    Si intitola “Subject to Availability” e sarà il protagonista della vendita

    La casa d’aste Christie’s dopo la vendita dell’opera “Game Changer” di Banksy che ha raggiunto £14,4 milioni, record assoluto per l’artista, ha deciso di organizzare il 30 giugno 2021 a Londra un’asta dedicata all’arte del XX secolo che vedrà come protagonista un’altra opera dell’artista, un dipinto ad olio “vandalizzato”.

    Si intitola “Subject to Availability”, stimata tra i 3 milioni e i 5 milioni di sterline: si tratta di un intervento di Banksy sul dipinto dell’artista Albert Bierstadt, membro della Hudson River School, che ritrae il Parco Nazionale del Monte Rainier.

    Lo street artist più misterioso del mondo ha deciso di intervenire sul dipinto originale con asterischi e un commento: “soggetto a disponibilità per un periodo limitato”. L’opera fa parte infatti di una serie dedicata alla tematica del cambiamento climatico.

    Il dialogo arguto di Banksy con il canone storico dell’arte porta il dipinto nettamente nel contesto attuale della crisi climatica globale“, afferma Katharine Arnold di Christie’s aggiungendo: “A dieci anni dalla sua creazione, l’idilliaco parco che descrive è già stato chiuso al pubblico dal febbraio 2020 a causa di gravi inondazioni e smottamenti“.

    L’opera era stata precedentemente inclusa nella mostra personale dell’artista “Banksy versus Bristol Museum” del 2009, attualmente l’unica autorizzata.

    Alcuni dei lavori esposti in quella celebre mostra hanno raggiunto quotazioni da record, come il dipinto “Devolved Parliament” che è stato venduto da Sotheby’s nel 2019 per £9,8 milioni o la versione dell’Autoritratto di Rembrandt all’età di 63 anni a cui Banksy ha aggiunto un paio di occhi finti, opera venduta da Phillips nel 2014 per £398.000.

    Nonostante l’identità di Banksy rimanga ancora ignota, le sue opere hanno una storia ben documentata, controllata e certificata anche grazie alla Pest Control, società creata dallo stesso artista che si occupa di autenticare e gestire le sue opere per evitare falsi ed errate attribuzioni. 

    E se Banksy non si fa trovare impreparato sulla tematica Archiviazione e Certificazione delle opere d’arte, non si può dire lo stesso per molti altri artisti.

    Ma la tecnologia arriva in supporto all’arte, perché tra gli strumenti professionali in grado di rispondere alle principali esigenze degli artisti, come la gestione e la certificazione delle opere d’arte troviamo Art Rights, piattaforma che in completa privacy e sicurezza permette di creare un vero e proprio Passaporto delle opere d’arte grazie alla tecnologia Blockchain

    E tu, sei pronto a scoprire le opere di Banksy?

    6 consigli per credere nella tua Arte

    6 consigli per credere nella tua Arte 

    Come non rinunciare alle opportunità per migliorare la tua carriera d’artista per paura di non essere all’altezza.

    L’insicurezza affligge tutti, ma gli artisti sono particolarmente inclini a dubitare di se stessi e della propria arte.

    Non basta creare opere d’arte che racchiudano idee, emozioni e visioni: il passo successivo consiste nel trovare il coraggio di mettere quell’opera nel mondo che è pieno di critiche, giudizi e talvolta anche rifiuti.

    Cosa fare per sfuggire ai pensieri negativi che spesso possono limitare la carriera di un artista, perché troppo condizionato da quella voce interiore che dice che “non sei abbastanza bravo/a”?

    Ecco sei consigli per aumentare la tua autostima come artista!

    1. Smetti di confrontarti con altri artisti.

    I social media sono senza dubbio un ottimo strumento per dare visibilità gli artisti. Può essere d’ispirazione guardare le opere di altri, ma assicurati di non cadere nella trappola di confrontare costantemente il tuo lavoro con quello di qualcun altro. Invece di competere e demoralizzarti, usa le potenzialità dei social media come ispirazione e per promuovere il tuo lavoro.

    2. Non avere aspettative troppo alte su te stesso.

    Certo, avere obiettivi alti è importante, ma bisogna sempre contestualizzare le situazioni. Non rimanere deluso se poche persone parteciperanno al vernissage della tua mostra, se i tuoi post su Instagram riceveranno meno like del previsto o se una vendita non andrà a buon fine. Anche come artista accetta di non poter avere sempre il controllo sugli eventi: un passo alla volta, con impegno e costanza, raggiungerai i tuoi traguardi.

    3. Fai delle pause e rilassati

    Non c’è niente di peggio di essere rinchiuso nella stessa stanza per ore senza combinare nulla. Fai delle pause: rilassati e vai a fare una passeggiata! Se ti senti frustrato perché non riesci a completare un’opera o se ti manca l’ispirazione, camminare schiarisce la mente e ti aiuta a vedere le cose con altri occhi!

    4. Premi quel pulsante di invio.

    Invia email, portfolio e cura il tuo archivio! Scrivi e invia proposte di collaborazione, proponi la tua arte ai curatori, fai domande di sovvenzione, proposte di vendita se ancora non hai trovato la galleria giusta per te. Mettersi in gioco è una sfida: ci vuole coraggio ma più spesso lo farai, e più facile diventerà, anche se riceverai rifiuti oppure nessuna risposta.

    5. Riconoscere cos’è veramente il rifiuto.

    Se la tua ricerca artistica non è esattamente quello che il gallerista, il curatore, l’istituzione o l’azienda sta cercando non significa che la tua arte sia da buttare o che non vali come artista. Significa semplicemente che ciò che offri non è quello che stanno cercando in quel preciso momento. Per questo è necessario continuare a studiare, informarsi e migliorare le proposte future rivolte ad interlocutori più adatti a comprendere, apprezzare e promuovere la tua arte. 

    6. Unisciti ad una Community online

    Trova una community online ed entra a farne parte! È incredibile quello che puoi imparare su come produrre, valorizzare e promuovere la tua arte attraverso il confronto con professionisti del settore, artisti e collezionisti internazionali. 

    La Community di Art Rights, piattaforma per la gestione e certificazione delle opere d’arte offre agli Artisti iscritti tantissime opportunità di incontro, confronto e dialogo con i Professionisti del settore. In più gli Artisti, come tutti gli abbonati Art Rights tra Professionisti, Collezionisti e Istituzioni, avranno accesso a corsi, webinar ed eventi pensati per offrire supporto e occasioni di formazione e promozione della propria arte.

    E tu, sei pronto a dare valore alla tua arte?

    LE NEWS DAL MONDO DIGITAL E NFT – 15 APRILE 2021

    LE NEWS DAL MONDO DIGITAL E NFT – 15 APRILE 2021

    Ogni giorno Art Rights Magazine seleziona le migliori notizie dal mondo dell’arte digital, per rimanere sempre aggiornati!

    1) Pak e  Sotheby’s: venduti NFT per $ 17 milioni

    Le opere della serie NFTThe Fungible Collection dell’artista Pak sono state vendute per oltre $ 17 milioni durante l’asta di tre giorni in collaborazione con Sotheby’s tramite la piattaforma Nifty Gateway, creando molto entusiasmo da parte dei collezionisti.

    L’artista ha definito la vendita una vera e propria “guerra di offerte su scala pixel”.

    2) Jerry Saltz e Kenny Schachter creano NFT: la vendita su SuperRare.

    Il vulcanico critico d’arte americano Jerry Saltz e l’artista Kenny Schachter  metteranno all’asta sulla piattaforma SuperRare l’opera NFT “I primi 10.000”, un collage che presenta una serie di post pubblicati da Jerry Saltz sul social Instagram. La vendita avrà inizio venerdì 16 aprile e durerà tre giorni. Il ricavato verrà interamente devoluto in beneficenza.

    3) Il prigioniero Charles Bronson vende opere in NFT

    Charles Bronson, il prigioniero più famoso della Gran Bretagna, è pronto a mettere all’asta NFT in limited edition. La vendita avrà inizio martedì 20 aprile sulla piattaforma Inloop Digital e le opere di Crypto Art saranno l’unica versione disponibile delle opere create dall’artista: quelle fisiche saranno bruciate. Il prigioniero-artista spera di raccogliere almeno £1,5 milioni.

    Bronson ha dichiarato: “Farò la mia arte, mi guadagnerò da vivere con la mia arte. Farò molto per enti di beneficenza, farò molto per la mia formazione.”

    Collezionare NFT: crea il tuo wallet su Metamask

    Collezionare NFT: crea il tuo wallet su Metamask

    Se vuoi iniziare a collezionare Crypto Art e NFT è arrivato il momento di creare il tuo wallet: per molti MetaMask è il wallet di riferimento.

    I collezionisti d’arte sono sempre stati abituati ad acquisire le opere per le proprie raccolte per il tramite di gallerie d’arte, fiere o marketplace di ultima generazione. Ora però c’è un nuovo modo di comprare l’arte ed è tutto online: basta avere un wallet, un vero e proprio portafoglio digitale cryptato in grado di raccogliere non solo monete fiat ma anche criptovalute, da quelle più conosciute come Bitcoin ed Ethereum, fino alle ultimissime nate.

    MetaMask è tra i wallet più diffusi per l’acquisto di NFT e Crypto Art, un’estensione di Ethereum che si può installare gratuitamente sul proprio browser desktop Chrome, Firefox, Opera e Brave o in versione beta anche per iOS e Android.

    MetaMask permette di creare un portafoglio per Ether e token ERC20, e consente di eseguire le dApp di Ethereum (app decentralizzate) direttamente nel browser senza dover scaricare e sincronizzare la blockchain completa di Ethereum sul proprio dispositivo/computer. 

    La missione di MetaMask è di rendere semplice l’interfaccia con la blockchain di Ethereum

    Ma come si crea un wallet di Metamask?

    Ecco una guida per creare il tuo wallet su Metamask

    Come installare MetaMask

    Visita la pagina del download ufficiale su Metamask.io. Seleziona il tuo browser e verrai reindirizzato al web store di Chrome o al sito degli add-on di Firefox. Clicca sul pulsante per aggiungere l’estensione al tuo browser.

    Crea il tuo Wallet

    Dopo aver letto e accettato l’informativa sulla privacy, Metamask crea automaticamente un nuovo indirizzo di Ethereum e ti chiede una password per proteggere il tuo account. Questa password non può essere recuperata in alcuna maniera quindi custodiscila con cura.

    A questo punto puoi scegliere se aggiungere un wallet esistente o creare un nuovo wallet.

    Se devi importare un portafoglio esistente ti basterà inserire il CID, ovvero una sequenza di 12 Seed Phrase, ossia parole chiave da annotare in fase di creazione del portafoglio perché serviranno per installarlo su un altro dispositivo.

    Se devi creare un nuovo portafoglio dovrai cliccare su “Crea nuovo wallet”, scegliere una password d’accesso e salvare le 12 parole di recupero.

    Infine per trovare l’indirizzo del tuo portafoglio, fai clic sui 3 punti sul lato destro del tuo account e clicca su “Copia indirizzo negli appunti”.

    Ora il tuo Wallet è pronto per essere utilizzato!

    Tra le funzionalità che il wallet di MetaMask può offrire ci sono:

    • Dalla sezione “Main Navigation” puoi fare ricerche, accedere al tuo wallet e allo storico delle transazioni.
    • Inviare o depositare token ETH o ERC-20 ad altri indirizzi, attraverso MyEtherWallet e scegliendo tu stesso il costo della transazione (fee).
    • Acquistare e vendere token: Metamask è collegato a Wyre, un sistema terzo integrato che consente di acquistare token Ether o alcuni ERC-20.
    • Creare account multipli ognuno con diversi indirizzi da utilizzare in base alle proprie esigenze 
    • Accedere alle dApp come OpenSea, una delle maggiori piattaforme di vendita di collectible digitali 

    Photo Credits: Courtesy of Julius Baer

    E tu, sei pronto a collezionare NFT?

    Sotheby’s e NFT: la vendita delle opere di PAK con Nifty Gateway

    Sotheby’s e NFT: la vendita delle opere di PAK con Nifty Gateway 

     L’artista digitale Pak vende opere NFT per 17 milioni di dollari da Sotheby’s

    Dopo il successo dell’asta tenuta da Christie’s che ha visto l’opera dell’artista digitale Beeple raggiungere oltre 69 milioni di dollariSotheby’s ha debuttato nel mercato della Crypto Art in collaborazione con Pak e Nifty Gateway, raccogliendo 16,8 milioni di dollari.

    Per la prima volta nella storia dell’arte un crypto artista, una casa d’aste e un marketplace specializzato in NFT hanno collaborato per la vendita di opere d’arte in NFT: a differenza della vendita di Beeple da Christie’s che si è svolta sul sito della casa d’aste, questa volta la vendita è avvenuta direttamente sulla piattaforma Nifty Gateway.

    Ma chi è Pak?

    Pak è il Crypto Artist che negli ultimi tempi ha guadagnato l’attenzione di tutti grazie alla vendita dell’opera NFT astratta Metarift, venduta per 904,413.47 milioni di dollari sulla piattaforma MakersPlace

    Artista senza volto, Pak è noto per essere il creatore di Archillect, curatore d’arte di ultima generazione, un’intelligenza artificiale che pubblica, in base ad un algoritmo, contenuti visivi sui social media.

    Come si è svolta la vendita su Nifty Gateway in collaborazione con Sotheby’s?

    La collezione The Fungible costituita dalla raccolta “Fungible Open Editions”, un set di cubi NFT  acquistabili potenzialmente all’infinito tra il 12 e il 14 aprile, sono stati messi all’asta a partire da un prezzo fisso di 500 dollari per il primo giorno, per poi crescere a 1000 dollari nel secondo e a 1500 dollari nel terzo.

    Con questa collezione, l’artista desiderava riflettere sul significato del valore di un’opera, giocando con il concetto di “unicità” che la tecnologia Blockchain riesce a trasferire ad ogni singolo NFT.

    La prima giornata riservata alla vendita di “The Fungible Open Edition” si è conclusa con 19.880 cubi venduti in 15 minuti con un rendimento di 9,87 milioni di dollari.

    Il secondo giorno sono stati venduti altri 3.268 cubi per un incasso totale di 3,3 milioni di dollari nello stesso periodo di tempo.

    Nel terzo giorno sono state registrate 593 vendite: in totale ci sono stati 3.080 acquirenti che hanno speso circa 14 milioni di dollari per 23.598 cubi.

    A queste aggiudicazioni vanno aggiunte quelle di due NFT in vendita come opere uniche.

    “The Switch” è stato venduto all’investitore di criptovaluta californiano Damian Medina per 1.444.444 milioni di dollari, mentre un’altra opera, “The Pixel”, è stata venduta per 1,355,555 milioni di dollari al crypto collezionista Eric Young, dopo un’ora e mezza di offerte avanzate dai migliori collezionisti d’arte NFT.

    In una room su Clubhouse ospitata da Sotheby’s durante gli ultimi minuti della vendita, un partecipante ha affermato che l’offerta allungata era essa stessa un atto di “performance art”.

    Sebbene non siano state raggiunte cifre record, il gran numero di partecipanti insieme ai risultati di oltre un milione di dollari per l’arte digitale, sono segnali utili per dimostrare che la domanda di NFT è ancora presente e in evoluzione costante.

    E tu, sei pronto a collezionare NFT?

    Opere d’arte false: il caso dell’artista Josef Albers

    Opere d’arte false: il caso dell’artista Josef Albers

    Un mercante d’arte italiano è stato condannato per aver tentato di vendere un dipinto di Josef Albers contraffatto. Scopriamo di più!

    Un’altra notizia legata al mercato dei falsi d’arte: un art dealer italiano è stato condannato per aver tentato di vendere un dipinto falso di Josef Albers per €320.000 ($ 387.000). 

    L’opera del celebre pittore tedesco nato a fine ’800 e scomparso negli anni ’70 del secolo scorso, docente alla scuola berlinese del Bauhaus insieme a Paul Klee e Wassily Kandinsky, dal titolo Study for Homage to the Square, appartiene alla serie realizzata da Albers nel 1950. 

    Il Tribunale di Milano ha dichiarato colpevole il mercante d’arte nonostante abbia sostenuto di aver ereditato il dipinto, a sua volta acquistato nel 1986. Di documenti che attestano l’autenticità e provenienza dell’opera però nessuna traccia.

    Su che basi, quindi, il mercante è stato ritenuto colpevole?

    • L’opera non presenta il necessario corredo documentale che deve accompagnare la vendita di un’opera, quindi il Certificato di Autenticità.
    • La perizia dell’opera ha rivelato che sia la «tecnica di applicazione del colore» che «la firma» sull’opera non sono compatibili con gli originali.

    Infatti, per laJosef and Anni Albers Foundation e il suo direttore esecutivo, Nicholas Fox Weber, non ci sono dubbi: si tratta di un falso. La conferma arriva anche dalla storica dell’arte Jeannette Redensek, direttrice del catalogo ragionato dell’artista alla Fondazione. 

    In effetti, le contraffazioni sono state a lungo un problema per la Fondazione Albers, il che potrebbe non essere una sorpresa data l’ingannevole semplicità di esecuzione dei quadri di Albers. D’altra parte è sempre necessario un esame diretto e un’autentica rilasciata, in questo caso, dalla Fondazione Albers, archivio dell’artista.

    Inoltre, a testimonianza della contraffazione dell’opera, ci sarebbe un’altra prova: già precedentemente, nel 2016, l’opera era stata dichiarata falsa dal direttore della Josef and Anni Albers Foundation.

    Questo dimostra che una verifica della documentazione e un suo aggiornamento grazie a soluzioni tecnologiche può essere fondamentale per evitare a collezionisti, galleristi e mercanti d’arte di correre rischi verificando preventivamente e con la massima sicurezza la Due Diligence e Provenance delle opere d’arte prima della loro compravendita.

    Con Art Rights, piattaforma a supporto delle attività di Archiviazione delle opere di Artisti, Collezionisti, Fondazioni e Professionisti dell’Arte, è possibile creare un Archivio Digitale delle opere, raccogliendo ogni informazione, documento e passaggio in modo semplice e in totale sicurezza. 

    Grazie alla tecnologia Blockchain e ad un sofisticato sistema di Validazione da parte di utenti terzi Art Rights offre la possibilità di creare gli Attestati Art Rights, veri e propri Passaporti dell’opera d’arte e creare una Catena di Valore a tutela della qualità e autenticità dell’opera d’arte.

    Photo Credits: Josef Albers, Homage to the Square (1971) © 2017 The Josef and Anni Albers Foundation. Courtesy David Zwirner, New York/London

     E tu, sei pronto a scongiurare il rischio di imbatterti in un’opera d’arte falsa?

    Inizia subito a certificare, gestire e valorizzare la tua arte con Art Rights!

    LE NEWS DAL MONDO DIGITAL E NFT – 14 APRILE 2021

    LE NEWS DAL MONDO DIGITAL E NFT – 14 APRILE 2021

    Ogni giorno Art Rights Magazine seleziona le migliori notizie dal mondo dell’arte digital, per rimanere sempre aggiornati!

    1) Pak: raggiunti i quasi $10 milioni di dollari in 15 minuti da Sotheby’s 

    Le opere d’arte NFT continuano a salire da Sotheby’s! La “Fungible Collection”, che presenta le opere digitali dell’artista Pak, ha raggiunto quasi $10 milioni in 15 minuti il primo giorno, e rimangono ancora altre 7 opere da mettere in vendita! 

    L’asta, aperta dal 12 al 14 aprile, comprende una selezione di pezzi NFT unici, acquistabili esclusivamente su Nifty Gateway. Il primo drop della serie intitolato “Single Cube” ha raggiunto subito quasi $10 milioni stabilendo anche per Pak il record di artista più caro di tutta la piattaforma

    2) In 4 settimane crollati del 70% i prezzi degli NFT 

    Dopo una serie di vendite sorprendenti, il mercato della Crypto Art sembra mostrare segni di raffreddamento. La seconda settimana di marzo le vendite di NFT si attestavano intorno i $19.3 milioni contro i $5.5 milioni della settimana in corso. 

    Un calo significativo che vede anche la vendite giornaliere di NFT crollare da $1.7 milioni a $547.960… Resta da capire se tutto questo sia una bolla speculativa destinata a scoppiare oppure solamente un aggiustamento di rotta. 

    3) Blockchain della discordia: Urs Fischer VS Gagosian 

    L’artista svizzero Urs Fischer e la galleria Gagosian rompono il loro rapporto di collaborazione. La motivazione starebbe dietro all’asta tenutasi domenica scorsa nella quale sulla piattaforma di vendita Fair Warning, Fischer ha venduto la sua prima opera NFT per $97.000. 

    Gagosian non avrebbe troppo gradito la decisione dell’artista, ma avrebbe preferito aspettare ancora per capire meglio il funzionamento del sistema. Da lì il disaccordo tra i due e il conseguente abbandono di Fischer, che d’ora in poi sarà rappresentato dalla Pace Gallery

    Photo Credits: Reboot Ginevra by Pak

    Come creare un Archivio Digitale per Artista

    Come creare un Archivio Digitale per Artista

    Un archivio digitale è uno strumento fondamentale per gestire e controllare le proprie opere d’arte

    Perché un artista dovrebbe creare un archivio digitale della propria arte?

    Per l’Artista, fare un archivio completo e aggiornato delle proprie opere d’arte è un’attività imprescindibile per avere il massimo controllo sulla produzione artistica.

    Creare un Archivio per l’Artista diventa fondamentale perché:

    • Permette di avere sotto controllo le proposte di vendita delle opere
    • Diminuisce i tempi di ricerca delle opere in occasione di prestito 
    • Supporta nella scelta delle opere per la partecipazione a premi e concorsi
    • Richiesta di risarcimenti alle assicurazioni in caso di incidenti o furti 
    • Offre l’opportunità di racchiudere tutta la documentazione 
    • Permette di creare rapidamente i propri Certificati di Autenticità

    Grazie alle nuove tecnologie a supporto dell’Arte, oggi è possibile costruire il proprio Archivio Digitale a favore dell’Artista.

    Creare un Archivio Digitale d’Arte significa riunire tutte le informazioni sulle opere in un unico spazio  privato e sicuro, dove è possibile catalogarle e archiviarle accompagnate dalla relativa documentazione, quindi il Certificato di Autenticità e il Condition Report, oltre ai Contratti di Prestito o Deposito fino alle Pubblicazioni su Stampa e Cataloghi.

    Art Rights è l’unica piattaforma per la gestione e certificazione delle opere d’arte che offre la possibilità agli Artisti di creare un archivio digitale completo e professionale attraverso il servizio di ART MANAGER, il software gestionale di Art Rights che permette di gestire le opere tramite tecnologia Blockchain, offrendo la possibilità di creare e tenere sempre aggiornato lo Storico.

    Grazie all’abbonamento annuale l’Artista potrà accedere al suo profilo e creare il proprio archivio in totale privacy e sicurezza: nessuna informazione o documento infatti verrà mai reso pubblico a terzi, se non condiviso dall’utente stesso con permessi temporanei.

    L’Artista può inserire tutte le opere create, aggiungendo le informazioni – aggiornabili in qualsiasi momento attraverso pc, smartphone e tablet – e creando Certificati di Autenticità senza ulteriori costi.

    Art Rights offre così all’Artista di creare il proprio Passaporto dell’opera d’arte, grazie all’Attestato Art Rights all’interno del quale è possibile completare informazioni legate al Condition Report, alle specifiche sui materiali e sulla tecnica artistica, o ancora consigli sull’Allestimento, sull’esposizione e il trasporto.

    Grazie all’Archivio Digitale completo e sempre aggiornato gli Artisti potranno digitalizzare le informazioni sulle proprie opere, gestirle, proteggerle e valorizzarle al meglio con l’Art Manager di Art Rights.

    Photo Credits: Nelly Duff Gallery

    E tu, sei pronto a creare l’Archivio Digitale della tua Arte?

    Inizia subito a certificare, gestire e valorizzare la tua arte con Art Rights!

    Alla scoperta della Piattaforma NFT Nifty Gateway

    ALLA SCOPERTA DELLA PIATTAFORMA NFT NIFTY GATEWAY 

    Tra i marketplace più importanti di NFT

    Tra le numerose piattaforme dedicate alla vendita di Crypto Art e NFT, Nifty Gateway è tra le principali, salita alla ribalta nel mercato dell’arte tradizionale per i drop delle opere dell’artista PAK in collaborazione con la casa d’aste Sotheby’s.

    Ma chi si nasconde dietro a questo famoso e utilizzatissimo marketplace rivolto agli NFT? 

    Nifty Gateway è stata acquistata nel 2019 dalla società di exchange Gemini, di proprietà dei gemelli Winklevoss noti ai più per la loro causa contro Mark Zuckerberg per la rivendicazione della proprietà di Facebook.

    I Winklevoss, costruito un portafoglio di investimenti, nel 2013 hanno comprato la cryptovaluta Bitcoin e l’anno seguente hanno fondato la loro holding Gemini: da qui il passo verso il mondo della digital art e degli NFT è stato breve.

    Su Nifty Gateway è possibile acquistare, vendere e scambiare e mostrare i cosiddetti “nifties”(nome con cui la piattaforma chiama gli NFT).

    Numerose sono anche le collaborazioni tra la piattaforma e i migliori artisti del mondo tra cui spicca il pittore americano Micheal Kagan

    Venduto solitamente per non meno di $40.000, Kagan ha creato una collezione di altissima qualità in edizione limitata, disponibile esclusivamente sulla piattaforma, facendo di lui uno tra i primi artisti “tradizionali” ad approcciarsi a questo nuovo fenomeno.

    Come vendere NFT su Nifty Gateway?

    Sulla piattaforma viene richiesta la compilazione di 8 step di informazioni, tra le quali:

    • Nome e Cognome
    • Inserimento dei principali social network utilizzati
    • Inserimento del proprio Portfolio
    • Email alla quale essere contattati
    • La tipologia di ricerca artistica e di progetti che l’artista vuole proporre sulla piattaforma
    • Quali sono i propri obiettivi a BREVE termine per la propria carriera artistica
    • Quali sono gli obiettivi a LUNGO termine per la propria carriera di artista
    • Condividere un video di presentazione in qualità di artista per essere valutato

    Quali sono le percentuali di vendita su Nifty Gateway?

    I nifties diventano quindi un nuovo mezzo artistico che consente agli artisti non solo di vendere i propri NFT, ma di ricevere una quota sulle vendite legate al Mercato Secondario, ossia quello successivo alla prima vendita.

    In particolare su Nifty Gateway, ogni volta che un’opera viene acquistata e venduta, l’artista riceve una percentuale sulle vendite. L’artista può inoltre scegliere quale percentuale: potrebbe essere il 5% di ogni vendita secondaria o il 50%. Nifty Gateway prende il 5% + 30 centesimi su ogni vendita secondaria, per coprire le commissioni di elaborazione della carta di credito e quale costo di gestione della piattaforma.

    Photo Credits: “Battle of the WarNymphs” by Grimes

    E tu, vuoi fare i tuoi drop su Nifty Gateway? 

    Il Piano di Marketing Culturale per l’Arte

    IL PIANO DI MARKETING CULTURALE PER L’ARTE: COME CREARLO IN 6 FASI

    Il piano di marketing è un processo a fasi per definire l’insieme delle risorse necessarie a soddisfare una domanda espressa dal mercato e aumentare il valore dell’ente culturale, sia esso un’istituzione, un evento artistico o una galleria.

    Art Rights Magazine in collaborazione con ArtBackers.Agency dedicano la prima rubrica al Marketing Culturale, alla scoperta delle strategie digitali per i professionisti dell’arte e i suoi protagonisti.

    La rubrica per conoscere in anteprima le tecniche, le metodologie e i segreti della comunicazione: una chiave di accesso al mondo dell’Arte 3.0   


    Le fasi del piano di marketing prevedono momenti di analisi (del mercato e dei clienti), per passare a quelli operativi e dei sistemi di verifica dei risultati.

    Ecco le 6 fasi di un Piano di Marketing Culturale per l’Arte.

    1 – ANALISI DEL CONTESTO. Inizialmente occorre conoscere il contesto in cui vogliamo operare per capire come posizionarci strategicamente sul mercato. Fondamentale risulterà un’attenta analisi su cosa facciamo, sulle nostre attività, sui servizi esistenti, sui nostri clienti e concorrenti attuali e potenziali, e infine sul mercato di riferimento al momento della stesura del piano. L’analisi SWOT è uno strumento fondamentale in questa fase, perché consente di valutare i punti di forza (strengths), le debolezze (weaknesses), le opportunità (opportunities) e le minacce (threats) di un progetto per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

    2 – CHI SIAMO. Dopo aver analizzato il contesto di mercato, occorre passare alla definizione dell’identità organizzativa, che passa per la messa a fuoco di mission e vision. La mission è l’esplicitazione degli obiettivi organizzativi in una prospettiva di medio e lungo termine. Per un museo la mission può essere la tutela, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale, mentre per una galleria è promuovere gli artisti, esponendo e vendendo le proprie opere. La vision definisce il sistema di valori di un’organizzazione che crea adesione e coesione tra il team e il pubblico. Inoltre serve a definire un’identità ed un’immagine univoca e riconoscibile sul mercato. Ad esempio, per un ente museale la vision potrebbe essere la centralità della funzione educativa e mediatrice del museo all’interno del tessuto sociale.

    3 – QUALI SONO I NOSTRI OBIETTIVI. Dobbiamo sempre fissare degli obiettivi S.M.A.R.T., ossia Specific (specifici), Measurable (misurabili), Achievable (raggiungibili), Realistic (realistici) e Time-Based (basati sul tempo) che ci permettano di raggiungere i nostri traguardi come migliorare un servizio o la propria immagine, oppure vendere più opere o ancora aumentare i visitatori di una mostra. 

    4 – IL NOSTRO TARGET. Per conoscere perfettamente l’ambito della nostra azione di marketing culturale, dobbiamo conoscere il pubblico a cui intendiamo rivolgerci e le loro abitudini. Ad esempio, sapere se sono collezionisti, artisti, appassionati, professionisti e quali cadenze hanno, le modalità d’acquisto, le motivazioni e infine età, sesso, nazione e residenza.

    5 – METODI E TEMPISTICHE. Il piano strategico deve indicare le operazioni da seguire, le tempistiche, le risorse umane impegnate e le modalità che abbiamo scelto per raggiungere i nostri obiettivi. Il piano di marketing tiene in considerazione che cosa dobbiamo vendere o promuovere (un’opera d’Arte, un biglietto per una mostra, un servizio…) il canale per farlo (museo, galleria, fiera…) a quale prezzo e con quali strategie promozionali (vernissage, online, mostra, evento, stampa…) dando così vita a quello che viene definito il Marketing Mix teorizzato nel 1960 dall’economista Jerome McCarthy con le sue famose 4 P: Place (distribuzione), Price (prezzo), Product (prodotto), Promotion (promozione).

    6 – IL BUDGET E ANALISI DEI RISULTATI. Il piano budget è una previsione economica delle spese da sostenere per l’intera attività di marketing. Avviato il programma, diventa rilevante l’analisi dei risultati, da effettuare con un monitoraggio e verifiche continue per ogni fase, utilizzando il cosiddetto KPI (Key Performance Indicator), un indicatore chiave di prestazione che viene stabilito in sede progettuale per controllare il reale andamento delle attività.

    Come per altri settori, anche per l’Arte, il buon marketing e le giuste regole della comunicazione possono aiutare concretamente la ripresa e il posizionamento nel mercato della cultura e della nostra attività.

    È molto importante conoscere questi concetti tecnici, perché saranno d’aiuto nel programmare e affrontare un nuovo progetto, sia esso nel fisico che nel digitale. 

    L’esperienza e la pratica dei professionisti del Marketing Culturale e della Digital Strategy saranno d’aiuto per gestire al meglio questi step.

    Photo Credits: Sotheby’s

    E tu, sei pronto a fare un piano marketing per l’arte?