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    Le 5 Opere NFT più costose

    LE 5 OPERE NFT PIÙ COSTOSE 

    Dall’incredibile record di Beeple alla vendita del dj Steve Aoki…. Scopriamo quali sono le 5 opere NFT più costose! 

    Il mondo della Crypto Art sembra essere inarrestabile e le vendite di opere NFT continuano a registrare record di mercato

    Quali sono le 5 opere NFT più costose del momento?

    Chris Torres, Nyan Cat. Courtesy of Chris Torres

    5) Chris Torres, Nyan Cat $561,000, Febbraio 2021, Foundation 

    In occasione del decimo compleanno di Nyan Cat, la famosa gif animata del gattino volante con il corpo di un tramezzino e una scia arcobaleno dietro di sé, il suo creatore Chris Torres ha pensato di trasformare questo meme in un NFT e di metterlo poi in vendita sulla piattaforma Foundation. Risultato? L’opera è stata venduta per 300 Ether (all’incirca $561.000 alla data di aggiudicazione)! 

    Steve Aoki and Antoni Tudisco, hairy. Courtesy of the artist

    4) Steve Aoki and Anthony Tudisco, hairy, $888,888.88, Marzo 2021, Nifty Gateway

    Avvicinandosi alla tendenza degli NFT il dj e producer di fama internazionale Steve Aoki ha rilasciato un drop di 11 opere dal titolo “Dreamcatcher”, in collaborazione con l’illustratore tedesco Anthony Tudisco. Una di queste, hairy, un bizzarro pupazzo/umano peloso che si agita a suon di musica elettronica, il 9 marzo scorso è stata venduta alla cifra record di quasi $900mila, senza sapere però che appena due giorni dopo sarebbe stata battuta da un nuovo impensabile primato da scoprire al primo posto di questa classifica.

    Pak, Metarift. Courtesy of the artist

    3) Pak, Metarift, $904,413.47, Marzo 2021, MakersPlace

    Il misterioso crypto artist Pak è da qualche tempo sulla bocca di tutti! Il motivo? La vendita dell’opera NFT astratta Metarift, definita dagli utenti della piattaforma MakersPlace come “meditazione visuale”, sembra aver aperto la strada per la futura e attesissima asta di aprile che vedrà Sotheby’s e l’artista collaborare per la prima volta ad un incanto NFT nella storia della casa d’aste inglese! 

    Trevor James, Bitcoin Angel, 2021. Courtesy of the artist.

    2) Trevor Jones, Bitcoin Angel, $3.2 milioni, febbraio 2021, Nifty Gateway 

    Lo scultore Gian Lorenzo Bernini incontra la Crypto Art! Trevor Jones lo scorso febbraio è riuscito a vendere 4157 edizioni dell’opera Bitcoin Angel per $777 ciascuna in soli sette minuti, raggiungendo così la cifra record complessiva di $3.2 milioni.

    Beeple, Everydays-The First 5000 Days NFT. Courtesy of the artist and Christie_s

    1) Beeple, Everydays—The First 5000 Days, $69 millioni, Marzo 2021, Christie’s

    Il primo posto di questa classifica spetta a Beeple con la vendita più straordinaria e inaspettata di questo periodo…! Lo scorso 11 marzo infatti Christie’s  chiude la sua prima asta online in cui presenta un’opera NFT che dalla valutazione iniziale di $100 balza in pochissimo tempo a quella record di $69 milioni! Beeple si ritrova così ad essere il terzo artista vivente più caro al mondo dietro solo a Jeff Koons e David Hockney! 

    E tu, conosci queste opere da record? 

    Christie’s e gli NFT

    New York, USA - August 10, 2015: the entrance of Christie's in Rockefeller's Plaza. No people.

    Christie’s e gli NFT

    Trasparenza, accessibilità e community: queste sono le parole chiave che hanno caratterizzato il Webinar NFT 101 – Everything you need to know about NFTs realizzato il 26 marzo 2021 dalla casa d’aste Christie’s.

    Il panel, moderato da Vivian Brodie, Specialist, Private Sales di Christie’s, ha visto protagonisti Jehan Chu, Founder di Kenetic, gli artisti John Houck e Jason Bailer Losh e Pablo Rodriguez-Fraile, patron e collezionista d’arte digitale.

    Tutti i partecipanti concordano sulla portata rivoluzionaria che la vendita dell’opera dell’artista digitale Beeple per 69 milioni di dollari ha portato nel mercato dell’arte.

    “Il mondo NFT sta rivoluzionando non solo il mondo dell’arte, ma il mondo intero e i vari settori del mercato” sostiene Jehan Chu, che interpreta il fenomeno della Crypto Art come una grande occasione per rendere il mercato dell’arte più aperto e inclusivo. 

    Accessibilità infatti è una delle parole chiavi usate per descrivere il fenomeno NFT che, grazie allo sviluppo tecnologico e alla creazione di token digitali pensati come certificati di proprietà per risorse fisiche o virtuali, apre le sue porte a nuovi artisti, collezionisti e professionisti in tutto il mondo.

    Soprattutto in un periodo come questo, in cui la pandemia obbliga i luoghi di cultura alla chiusura, avere uno spazio dove sperimentare, fruire e vendere la propria arte può essere un’occasione preziosa per far ripartire il mercato attraverso un cambio di paradigma che comporta l’ingresso di nuovi player e un cambiamento delle dinamiche di fondo che regolano da sempre il mercato tradizionale, prima tra tutte il concetto di trasparenza.

    Infatti, uno dei grandi meriti del mercato della Crypto Art consiste nel rendere manifesti i prezzi delle opere, operazione fondamentale se si vogliono avvicinare nuovi collezionisti e uscire dalla crisi.

    Questo anche grazie alla Blockchain che aiuta il collezionista e l’artista a tutelarsi nei confronti di falsi o contraffazioni e nella gestione del diritto d’autore, le cosiddette royalties.

    Altra parola chiave è Community che si viene a creare iscrivendosi alle principali piattaforme di creazione e vendita di NFT come Opensea, CryptoArtPulse, NiftyGateway e SupeRare.

    Grazie alle Community è possibile formarsi, creare un network tra artisti e collezionisti, sperimentare e rendere l’esperienza digitale piacevole e inclusiva.

    Il collezionista Pablo Rodriguez-Fraile sostiene che in questo momento è fondamentale avviare un processo di formazione per poter comprendere il fenomeno, gli aspetti tecnici e tecnologici, e per fornire gli strumenti necessari per trarre il maggior beneficio.

    Questo compito al momento è assegnato alle piattaforme di vendita, ma crede che i musei saranno sempre più coinvolti per supportare gli artisti in questo processo di formazione.

    Tutti i partecipanti poi sono convinti che ci sia una forte relazione tra NFT e fisicità: il digitale è un aspetto complementare al fisico perché contribuisce a rendere l’arte più accessibile e a generare più engagement, esattamente come avviene sui social network (ma con maggior sicurezza!).

    Infine, un tema importante è stato quello della sostenibilità legata al mondo NFT.

    Jehan Chu riconosce il forte impatto ambientale che il mercato NFT genera consumando molta energia e sfruttando ingenti risorse di carbone.

    D’altra parte è convinto che, grazie al progresso tecnologico e alla creazione di software e piattaforme più green, come Creol.io sarà possibile ridurre oltre il 90% le emissioni di CO2.

    Photo Credits: Christie’s

    E tu, sei pronto a scoprire tutto sul mondo NFT?

    Che cos’è Ethereum?

    CHE COS’E’ ETHEREUM?

    Che cos’è Ethereum e quale applicazione ha nel mondo dell’arte? Scopriamolo insieme! 

    Ethereum – una Blockchain programmabile e decentralizzata – ha cominciato a ricoprire un ruolo sempre più importante e ultimamente il suo utilizzo è sempre più associato a quello della Crypto Art e NFT, il nuovo fenomeno artistico che sta facendo parlare il mondo dell’arte 

    Ma cosa è Ethereum? 

    Ethereum è una Blockchain, un computer virtuale decentralizzato, il cui scopo è sviluppare e gestire gli Smart Contract, letteralmente contratti intelligenti, che vengono pagati con la criptomoneta ETH Ether, il cui valore a marzo 2021 si attesta a circa 1.400 euro. 

    Ethereum è nata nel 2015, fondata dal russo Vitalik Buterin insieme a Joseph Lubin (imprenditore, ex Goldman Sachs) e Jeffrey Wilke (informatico).

    Ethereum fisicamente non esiste, non è collegato a nessun server: è virtuale perché è un computer che risiede nella rete, costituito da tutti gli altri computer presenti nella rete di Ethereum. Decentralizzato perché nessuno può attaccarlo, censurarlo o controllarlo. 

    Ma come si legano Ethereum e la criptovaluta Ether al mondo dell’arte? 

    Da quando il fenomeno della Crypto Art e degli NFT è esploso è impossibile non aver sentito nominare Ethereum e la sua applicazione all’arte. 

    Infatti piattaforme per la vendita di opere digitali, come OpenSea, SuperRare e Rarible, si appoggiano proprio sulla Blockchain Ethereum dove la valuta per la compravendita è proprio l’ETH.

    Quando un artista decide di vendere la propria opera, crea una transazione sulla Blockchain Ethereum attraverso un token associato univocamente all’opera d’arte nel portafoglio crittografico dell’artista. La transazione è firmata digitalmente dall’artista, usando la crittografia asimmetrica, allo scopo di provare l’autenticità dell’opera.

    Attualmente OpenSea sta pianificando di integrare una soluzione di ridimensionamento di Ethereum nel tentativo di rimuovere le costose tariffe del gas che gli artisti che vogliono iscriversi alla piattaforma devono necessariamente sottoscrivere.
    Attraverso l’integrazione del protocollo Immutable X  la piattaforma potrà offrire agli utenti un’esperienza efficiente – si parla di oltre 9.000 transazioni al secondo –  sicura e sostenibile.

    Ether è diventata quindi la principale valuta di scambio per l’acquisto di opere d’arte in NFT, seconda solo al Bitcoin, tra le monete virtuali più utilizzate negli scambi. 

    Il collezionismo di per sé non ha limiti, per questo si registrano aggiudicazioni straordinarie in ETH di opere digitali come quelle del duo di artisti HACKATAO, le cui 546 opere vendute su diversi marketplace hanno generato transazioni per oltre 6 milioni di dollari mentre il mercato della Crypto Art ha prodotto solo negli ultimi mesi scambi per oltre 185 milioni di ETH per un valore, seppure fluttuante, di circa 340 milioni di dollari. 

    Photo Credits: School of Motion

    Il futuro dell’arte verrà scambiato in Ethereum? 

    Opere NFT in Mostra su Decentraland

    Opere NFT in Mostra su Decentraland

    Non solo artisti, anche le gallerie sono sempre più interessate ad esporre e vendere opere in NFT. Scopriamo i primi casi di mostre e vendite di NFT su Decentraland.

    Ci troviamo di fronte ad una rivoluzione epocale del mercato dell’arte digitale.

    Le piattaforme di vendita sono prese d’assalto, così come quelle in cui è possibile creare delle vere e proprie mostre d’arte digitale.

    La più nota è Decentraland, una piattaforma basata sulla blockchain di Ethereum che nasce con l’obiettivo di creare un mondo virtuale in cui gli utenti possono avere completo controllo sui contenuti che creano e condividono, dando loro tutti gli strumenti per monetizzare autonomamente il lavoro svolto.

    La piattaforma viene rappresentata come un mondo tridimensionale navigabile dagli utenti usando il browser o con l’ausilio dei visori di realtà virtuale. Il mondo è diviso in 90.000 Land che rappresentano gli spazi digitali che gli utenti possono acquistare, vendere o affittare per condividere i loro contenuti.

    Tutte le interazioni all’interno della piattaforma vengono mediate attraverso un token chiamato MANA, il cui valore, solo nelle ultime settimane, ha avuto una crescita superiore al 180%.

    Tra i primi ad approcciarsi a Decentraland per una nuova forma di valorizzazione e fruizione dell’arte troviamo la piattaforma newyorkese Snark.art che ha inaugurato Travel diary”, una mostra digitale di crypto art, curata da Sonia Belfiore, fruibile esclusivamente nel mondo virtuale di Decentraland.

    Un’esposizione incentrata sul tema del viaggio raccontato attraverso le opere in JPG, GIF e MP4 realizzate dai giovani artisti italiani Nicola Baratto e Yiannis Mouravas, Giulia Furlan, Alessandro Manfrin, Matteo Pizzolante, Luca Staccioli, Francesco Tagliavia e Luisa Turuani. 

    Per l’occasione gli artisti sono stati chiamati a creare opere in NFT – nessuno di loro lo aveva mai fatto prima –  che poi sono state vendute come Drops, ossia attraverso finestre temporali limitate (poche ore o addirittura minuti) in cui le opere vengono vendute in anteprima prima di essere spostate sul marketplace. 

    Le mostre NFT rappresentano senza dubbio un’occasione di lancio nel mercato della Crypto Art e sperimentazione per gli artisti, che si trovano a confrontarsi con modalità del tutto nuove di produzione, promozione e vendita delle opere.

    Anche la celebre galleria fisica König Galerie ha ricreato la sua galleria (proprio la struttura di St. Agnes a Berlino) su Decentraland ospitando una mostra collettiva con dipinti e sculture digitali sotto forma di NFT.

    Si tratta della prima galleria fisica che ha aperto una sede sulla celebre piattaforma basata sulla blockchain di Ethereum.

    “Per noi è importante dimostrare che l’arte digitale è una cosa che ha le stesse qualità della pittura e della scultura”, ha detto Anika Meier, curatrice della galleria tedesca, che si è occupata del progetto.

    La mostra, inaugurata il 18 Marzo 2021, si intitola “The Artist is Online. PITTURA E SCULTURA NELL’ERA POSTDIGITALE” a cura di Anika Meier e Johann König e vede la partecipazione di oltre 50 giovani artisti, che quotidianamente lavorano su supporti fisici, alle prese con la nuova sperimentazione digitale.

    Tra questi troviamo artisti che per la prima volta si cimentano con la Crypto Art come Rachel de Joode, Sarah Slappey e Chloe Wise, ma anche molti altri, come Ry David Bradley e Thomas Webb, che hanno già lavorato in NFT.

    Delle 70 opere in mostra fino al 18 Aprile 2021, più di 30 saranno messe in vendita come NFT: a questo link il catalogo completo.

    Forse a breve anche qualche galleria o istituzione italiana farà un progetto simile?

    Photo Credits: Konig Galerie

    E tu, sei pronto a visitare una mostra su Decentraland?

    Chi è Beeple

    Chi è Beeple

    Dopo il record da Christie’s, Beeple è il pioniere del nuovo mercato dell’arte digitale

    Mentre il mondo è in preda alla ‘Beeple Mania’, Mike Winkelmann guadagna milioni vendendo pixel.

    Beeple è il nome d’arte di Mike Winkelmann, crypto artista di trentanove anni, vive a Charleston (South Carolina) padre di due figli e marito di un’insegnante.

    Realizza arte digitale: pixel su schermi che raffigurano immagini bizzarre, esilaranti, inquietanti e talvolta grottesche. Mette insieme cultura pop, tecnologia e scenari post-apocalittici con continui riferimenti politici e all’attualità.

    Fin qui tutto normale, a parte il fatto che Beeple è l’artista che ha dato il via ad una rivoluzione artistica digitale da milioni di dollari.

    Le sue opere sono grafiche realizzate interamente al computer, 100% virtuali ma non riproducibili e non modificabili. Ciò che rende queste creazioni uniche sono gli NFT (non-fungible token), un sistema criptato con tanto di firma dell’artista. 

    Ora che il problema dell’unicità delle opere digitali è stato risolto con la Blockchain Beeple ha aperto le danze. 

    L′11 marzo, da Christie’s è stata venduto all’asta “Everydays-The First 5000 Days”, un collage digitale di Beeple con circa 5000 immagini per oltre 69 milioni di dollari, infrangendo il record assoluto mondiale per la Crypto Art.

    Con questa vendita Beeple supera il suo record personale di 6,6 milioni di dollari per singola opera e raggiunge gli oltre 99 milioni di dollari di vendite totali in Crypto Art.

    Così l’opera di Beeple si qualifica terza tra quelle di autori ancora vivi, dopo le cifre spese per lavori di Jeff Koons (91 milioni) e David Hockney (90 milioni).

    Su Instagram Beeple ha 1,9 milioni di follower e collabora con noti brand tra cui Apple, Space X, Nike, Coca Cola, Samsung.

    Le sue opere sono state mostrate in due spettacoli del primo tempo del Super Bowl nel 2019 e nei concerti di star mondiali come Justin Bieber, One Direction, Katy Perry, Nicki Minaj ed Eminem.

    Tuttavia non è rappresentato da nessuna galleria né è inserito nel sistema dell’arte tradizionale, ad eccezion fatta del primo passo mosso con la casa d’aste Christie’s.

    Noah Davis, specialista di Arte Post War e Contemporanea di Christie’s, lo definisce un “un pioniere sfacciato tra gli artisti digitali” e aggiunge: “Non diversamente dall’avvento della Street Art come categoria collezionistica blue chip, l’arte basata sulla NFT è sulla soglia di diventare la prossima forza ingegnosamente dirompente nel mercato dell’arte”.

    Il mercato degli NFT, infatti, nato intorno al 2017 è decollato di recente tra la fine del 2020 e gli ultimi mesi del 2021, che hanno visto un’altra opera di Beeple, una gif di 10 secondi di un Donald Trump gigante riverso a terra, essere rivenduta per 6,6 milioni di dollari.

    Che Christie’s ci abbia visto lungo?

    E tu, conosci l’artista Beeple?

    Le principali piattaforme per vendere opere in NFT

    Oltre 60 milioni di dollari e la crypto arte fa primato: "The first 5000 Days", un monumentale collage interamente digitale di Beeple, ha superato ogni aspettativa nel corso di un'asta online di Christie's che si e' conclusa oggi. Le creazioni di Beeple (vero nome Mike Winkelmann) sono registrate su blockchain con un NFT (Non Fungible Token) criptato contenente la firma dell'artista. Il token verifica il legittimo proprietario e l'autenticita' della creazione. ANSA/UFFICIO STAMPA CHRISTIE'S +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

    Le principali piattaforme per vendere opere in NFT

    Dove vendere e acquistare le opere digitali NFT

    Oggi, grazie all’introduzione degli NFT e della tecnologia Blockchain, gli artisti e i collezionisti digitali possono rivendicare il proprio posto nel mercato dell’arte.

    Negli ultimi anni si sono affermate sempre più piattaforme dedicate alla vendita della Crypto Art. Scopriamo insieme quali sono le principali.

    OpenSea

    OpenSea è il primo e più grande mercato per crypto collectible come videogiochi, app e naturalmente opere d’arte digitali. Sulla piattaforma è possibile vendere e acquistare opere d’arte come NFT, gli ormai celebri “non fungible token” che stanno guidando la rivoluzione del mercato dell’arte. A febbraio 2020 OpenSea ha registrato un incremento delle vendite del 400%, passate da 8 a 32 milioni di dollari. 

    SuperRare

    SuperRare è stata fondata nel 2017 da John Crain, Charles Crain e Johnathan Perkins. Sulla piattaforma gli artisti digitali possono creare opere d’arte e tokenizzarle sulla blockchain di Ethereum, mentre i collezionisti possono acquistare le opere in modo sicuro e trasparente tramite ETH. Sulla piattaforma, gli utenti possono infatti vedere chi sono i migliori collezionisti e gli artisti di tendenza, quante opere hanno acquistato o creato e quanto hanno speso o guadagnato, verificando anche gli scambi successivi sul secondo mercato.

    Nifty Gateway

    Acquistata nel 2019 dall’exchange Gemini, Nifty Gateway consente di acquistare, vendere, scambiare e mostrare i Nifties (nome con cui la piattaforma chiama gli NFT). Nel corso degli anni Nifty Gateway ha collaborato con i migliori artisti, tra questi Michael Kagan, per creare collezioni di Nifties di alta qualità in edizione limitata, disponibili esclusivamente sulla piattaforma. 

    Rarible

    Fondata da Alex Salnikov e Alexei Falin all’inizio del 2020, sfrutta la blockchain per aiutare gli artisti  e i collezionisti digitali a connettersi. Rarible consente agli utenti di creare, vendere e acquistare opere d’arte come token non fungibili (NFT).  Ciò che contraddistingue la piattaforma è la sua organizzazione autonoma decentralizzata (DAO). Tramite il token RARI, gli utenti possono partecipare alle decisioni di governance del protocollo tramite un meccanismo di voto.

    Makersplace

    Vendere, collezionare e investire: MakersPlace è la piattaforma per artisti e collezionisti digitali che vogliono far parte della nuova frontiera del mercato dell’arte in sicurezza grazie alle applicazioni della tecnologia blockchain. Fondata da Dannie Chu, Yash Nelapati e Ryoma Ito, il mercato di Makersplace sta crescendo rapidamente, aumentando le vendite e gli iscritti del 30% al mese

    Photo Credits: Beeple

    E tu, conosci le principali piattaforme di Crypto Art e NFT?

    Il primo webinar per creare le tue opere in NFT – a cura di Andrea Concas

    Crypto Art e NFT – il primo webinar a cura di Andrea Concas

    Un corso completo rivolto ad Artisti, Professionisti e Collezionisti che desiderano approfondire e iniziare ad addentrarsi nel mercato della Crypto Art e NFT

    Il mercato dell’arte sta cambiando e si sta aprendo a frontiere nuove che valgono oltre 340 milioni di dollari secondo la piattaforma Cryptoart.io.

    La corsa alla Crypto Art è iniziata ma siamo sicuri di avere la formazione e gli strumenti giusti per cavalcare l’onda della rivoluzione?

    Ogni giorno sempre più Artisti si stanno chiedendo:

    Cos’è la Crypto Art?

    Come si diventa un Crypto Artist?

    Come si vende un’opera di Crypto Art?

    Su quali Piattaforme?

    E cos’è un NFT?

    A queste e tante altre domande darà risposta Andrea Concas, CEO e Founder di Art Rights nel primo webinar di formazione sul fenomeno della Crypto Art e NFT.

    Il corso, dalla durata di 2 ore, si terrà giovedì 8 Aprile 2021 alle ore 18 e sarà rivolto ad Artisti, Professionisti e Collezionisti che desiderano approfondire e iniziare ad addentrarsi in questo mondo, in collaborazione con ProfessioneARTE.it

    Passo dopo passo, sarà possibile scoprire come entrare in questo mondo e nel suo mercato, come prepararti al tuo primo drop, l’apertura del tuo wallet, l’accesso alle piattaforme di vendita e tanto tanto altro.

    Tra i temi che verranno affrontati, sia da un punto di vista teorico che tecnico, ci saranno:

    Come si può accedere al corso?

    Per gli ARTISTI, COLLEZIONISTI E PROFESSIONISTI ABBONATI ad ART RIGHTS questo corso sarà disponibile GRATUITAMENTE a supporto della propria arte.

    Per gli utenti ISCRITTI ALLA PROVA GRATUITA sarà possibile sottoscrivere l’abbonamento prima dello scadere dei 15 giorni accedendo alla sezione ABBONAMENTO del proprio Account e cliccando su ACQUISTA per iscriversi all’ABBONAMENTO ANNUALE.

    Se non sei ancora iscritto ad Art Rights e non hai ancora provato il trial gratuito ISCRIVITI SUBITO a soli 50 euro all’anno per iniziare a gestire, proteggere e certificare la tua arte con Art Rights!

    Dopo esserti iscritto otterrai subito il CODICE SCONTO per partecipare al webinar GRATUITAMENTE!

    Photo Credits: DREW SCHWARTZ

    E tu, sei pronto ad entrare nel mondo della Crypto Art e NFT con Art Rights?

    Il Ministero della Cultura premia Art Rights e Lieu.City

    Il Ministero della Cultura premia le migliori tecnologie per l’arte.

    Art Rights e Lieu.City vincitori della maratona creativa ARTathlon

    Il Ministero della Cultura (MiC), attraverso la Direzione Generale Musei, insieme ad EY e in partnership con Invitalia – Agenzia Nazionale per lo Sviluppo ha indetto una Maratona Creativa per l’applicazione delle migliori tecnologie emergenti come Blockchain, Intelligenza Artificiale, Internet of Things, Realtà Aumentata e Virtuale per il patrimonio culturale a supporto delle sfide per il futuro e uno sguardo rivolto alle giovani generazioni.

    Lo scopo?

    Avvicinare l’esperienza museale ai giovani, ma non solo, grazie all’innovazione tecnologica.

    Creare nuove narrazioni e innovativi percorsi di valorizzazione attraverso il coinvolgimento di diverse competenze e professionalità per ampliare le modalità di fruizione, digitale oltre che fisica, del patrimonio culturale, esigenza che si sta rafforzando in tempi emergenziali” Afferma Talitha Vassalli di Dachenhausen, Dirigente del Servizio II – Sistema museale nazionale del MiC. “Ampliare il target dei pubblici a favore delle nuove generazioni nell’ottica di una politica culturale inclusiva e partecipativa, incrementando la loro presenza sui canali di comunicazione social e creando una community, grazie a strumenti stimolanti come la gamification e l’interattività“.

    Sono stati oltre 100 i partecipanti e nei giorni 23 e 24 marzo 2021 hanno preso parte alla maratona di incontri e co-creazione ben 12 startup selezionate in tutta Italia.

    Due i progetti vincitori, tra questi MUSEO ZETA, nato dalla collaborazione e il lavoro delle startup dell’arte Art Rights, piattaforma per la gestione e la certificazione delle opere d’arte con tecnologia Blockchain e Lieu.City, il primo social network VR per eventi d’arte online, unite insieme per portare innovazione, sperimentazione e creatività al servizio dell’Arte e dei Musei italiani. 

    Il team delle due startup hanno dato vita al Museo Zeta, la prima piattaforma digitale che unisce la realtà fisica e quella virtuale dando la possibilità a tutti gli appassionati di creare il proprio ZMuseo personale selezionando le opere preferite dai vari musei e parchi archeologici italiani, nella loro fisicità e in versione virtuale. 

    Museo Zeta è stata premiata dalla giuria per la sua capacità di stimolare le persone mettendo la tecnologia al servizio della creatività di ognuno.

    La selezione è stata fatta da una giuria di esperti composta dalla dott.ssa Laura Moro direttrice dell’Istituto Centrale per la Digitalizzazione del Patrimonio Culturale – Digital Library del MiC, dalla dott.ssa Daniela Patuzzi responsabile della Service Unit Self Employment di Invitalia e da Dario Bergamo Partner EY Leader MED per il Government & il Public Sectors. 

    La valutazione delle soluzioni in gara è stata fatta sulla base di forti connotati di innovazione, fattibilità, scalabilità e di aderenza alle sfide poste del Ministero della Cultura.

    Il percorso dei team vincitori proseguirà con il supporto del MiC, Invitalia e EY nella sperimentazione presso i siti di Gallerie Nazionali d’Arte Antica, Palazzo Barberini e Galleria Corsini, Parco Archeologico dell’Appia Antica e con la Direzione Regionale Musei della Toscana.

    Arte e Tecnologia non sono mai state così vicine come oggi!

    NFT e Musei – Intervista a Serena Tabacchi di ANDREA CONCAS

    NFT e Musei – Intervista a Serena Tabacchi di MoCDA

    di Andrea Concas

    La Crypto Arte è musealizzabile? Come reagiranno i musei all’evoluzione del mercato NFT? A queste e altre domande risponde Serena Tabacchi, Founder di MoCDA – Museum of Contemporary Digital Art in questa intervista a cura di Andrea Concas

    Oggi i musei stanno facendo i conti con due grandi cambiamenti: il processo di digitalizzazione e l’urgenza di trovare nuovi flussi di entrate sostenibili.

    Fino ad ora i musei hanno sfruttato il potere dei social media, i tour virtuali e i live streaming per attirare i visitatori e recuperare quanto perso durante la pandemia – in Europa il 75% dei musei segnala una perdita di reddito compresa tra 1.000 e 30.000 euro a settimana anche nel periodo di apertura al pubblico.

    Ma c’è un’altra strada che i musei potrebbero non aver preso in considerazione: il fenomeno della Crypto Art e degli NFT. Negli ultimi mesi, la domanda di questi beni è aumentata alle stelle tanto da non lasciare indifferenti musei e istituzioni.

    Tra questi il MoCDA, Museum Of Contemporary Digital Art, la cui fondatrice, Serena Tabacchi, che in questa intervista a cura di Andrea Concas riflette sul futuro della Crypto Art e sull’esigenza della sua musealizzazione

    I musei avranno un ruolo per la Crypto Arte e quale sarà?

    Penso proprio di si. I musei, così come li abbiamo vissuti prima del COVID19, rappresentano quei luoghi in cui ci si avvicina alla cultura attraverso l’arte, alle varie fonti storiche e ai documenti che raccolgono l’essenza di un periodo storico o di una corrente artistica ad esso strettamente connessa. 

    Il fenomeno della crypto arte fa parte del nostro presente e in quanto tale troverà un suo spazio all’interno dei luoghi di cultura. Pertanto i musei non potranno ignorare questo fenomeno di massa che sta spopolando tra i nuovi collezionisti e artisti, specialmente coloro che creano in digitale.

    Se le case d’asta e gli artisti parlano di crypto arte, sarà normale trovare informazioni circa questo movimento sorto già nel 2018 tra le sale di un museo, sia questo fisico o virtuale.   

    Secondo la tua esperienza, quale sarà l’evoluzione del mercato della Crypto Arte?

    La  crypto arte ha già segnato un forte cambiamento nell’andamento del mercato, con una veloce adozione da parte di un pubblico giovane, dinamico e attento alle nuove tecnologie. C’è un vero e proprio boom del fenomeno crypto arte, anche conosciuto come Blockchain Art. In realtà, sia gli artisti che i collezionisti sono da sempre alla ricerca di maggiori informazioni circa la provenienza, autenticità e tracciabilità di un opera d’arte. Alcune di queste garanzie vengono fornite dalla tecnologia blockchain, che permette appunto transazioni “on chain” che aiutano sia il collezionista e l’artista a tutelarsi nei confronti di falsi d’autore, compravendite nel mercato secondario e della gestione del diritto d’autore, le cosiddette royalties. 

    Non bisogna però dimenticare che dietro alla tecnologia ci sono sempre delle persone e che la fiducia nei confronti di un artista o della casa d’asta vanno sempre riposte nei confronti di individui o dei brand che rappresentano. 

    E’ di pochi giorni fa la notizia che uno dei più famosi artisti digitali come Mike Winkelmann, in arte Beeple, abbia fatto la sua entrata nel mercato dell’arte tradizionale con Everydays: The first 5000 days, venduto all’asta per oltre 69 milioni di dollari da Christie’s.

    A seguire Damien Hirst ha annunciato di volere accettare crypto pagamenti per The Virtues, una series di edizioni limitate in collaborazione con HENI disponibili per i collezionisti di Hirst anche in Bitcoin o Ethereum. Decisamente un movimento in rapida espansione che è  qui per restare e continuare ad impressionare il mondo tradizionale del mercato dell’arte. 

    Inoltre, ci potrà essere un rapporto tra il mondo della Crypto Arte e quello della fisicità?

    Certamente. La crypto arte, per definizione, si presta prevalentemente all’arte digitale in quanto vive online e on-chain, ma non per questo un’opera d’arte fisica, e quindi materiale, deve essere esclusa da questa evoluzione nel digitale.

    E’ importante perciò capire come l’opera fisica e il suo doppelganger digitale siano connesse, ed usare la tecnologia blockchain per tutti quei passaggi di mano tra l’artista, il collezionista e i vari enti come gallerie e musei che partecipano nella gestione e mantenimento di un’opera d’arte.

    Photo Credits: Mark Constantine Inducil – Severe Surrealistic Hallucinations

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    Crypto Art, NFT e impatto ambientale

    Crypto Art, NFT e impatto ambientale

    ll mercato della Crypto Art e degli NFT rappresenta la nuova frontiera di vendita delle opere digitali.

    Ma quali sono le conseguenze a livello ambientale?

    Scopriamole insieme!

    Il momento è caldo: dopo la vendita record da Christie’s da parte di Beeple il mercato della Crypto Art e degli NFT Non-Fungible Token sta scatenando una vera e propria corsa all’oro.

    Ma alcuni si sono chiesti qual è l’impatto ambientale per la creazione degli NFT (non fungible token), cosa che spinge sempre più crypto artisti ad informarsi e cercare soluzioni più sostenibili.

    La recente pubblicazione su Medium della ricerca condotta dall’artista digitale Memo Akten sul costo ecologico dell’industria delle criptovalute ha aperto un nuovo dibattito.

    Atken sostiene che, se da un lato il mercato Crypto ha il merito di offrire garanzie sulla proprietà e l’autenticità delle opere digitali grazie agli NFT, dall’altra sostiene che questi meccanismi richiedono un grande dispendio di energia e sono quindi potenzialmente dannosi all’ambiente.

    I processi di creazione degli NFT dipendono dalle capacità di calcolo di migliaia di computer che richiedono un consumo di energia molto più grande rispetto alle attività standard dei server.

    Il sistema Crypto, infatti, si basa principalmente sui combustibili fossili, il che comporta un ingente sfruttamento delle risorse minerarie con conseguenti emissioni di Co2.

    Si stima che una singola transazione in Ethereum (ETH) abbia un’impronta media di 27,7 kg di Co2: l’equivalente del consumo elettrico di una casa americana nell’arco di due giorni.

    Quando si tratta di opere digitali, il discorso peggiora. Il processo per convalidare un NFT si chiama minting ed essendo più complesso, consuma di più. 

    Secondo l’analisi di Memo Atken che considera 80 mila transazioni relative a 18 mila NFT venduti sulla piattaforma SuperRare, il consumo energetico medio per transazione è di 82 kWh, pari a 48 kg di Co2.

    In media, Akten ha calcolato che la carbon footprint di un singolo NFT su SuperRare è di 211 kg di Co2. L’equivalente di un viaggio in macchina per mille chilometri o di un volo lungo due ore.

    Esistono soluzioni sostenibili per il mercato della Crypto Arte?

    Ecco alcuni scenari.

    1 – Trasparenza e sensibilizzazione: è necessario fornire informazioni chiare sull’impatto ambientale della Crypto Arte e su come ridurlo al minimo, ad esempio limitando la quantità di transazioni alle sole necessarie e confermate.

    2 – Implementare Protocolli PoS: secondo Nifty Gateway è possibile ridurre l’impatto del 99% implementando sulle piattaforme esistenti protocolli di consenso PoS (Proof-of-Stake) in sostituzione di quelli Proof-of-Work (PoW) su cui si basa l’attuale mercato della Blockchain e degli NFT.

    I protocolli PoS – il più celebre al momento è Harmony – adopera un processo differente per convalidare le transazioni e raggiungere il consenso. Si tratta sempre di un algoritmo crittografico, ma il suo funzionamento consente più alta scalabilità delle transazioni e meno consumo energetico. 

    3 – Adottare piattaforme sostenibili: altra soluzione consisterebbe nell’utilizzo da parte degli artisti e dei collezionisti di piattaforme considerate etiche come hicetnunc, Viv3 o Kalamint

    Oggi la discussione è molto polarizzata: da una parte c’è chi sostiene che la Crypto Art non provochi danni all’ambiente come John Crain, Ceo di SuperRare che giudica troppo “sensazionalistica” l’analisi di Atken; dall’altra c’è chi invece manifesta la necessità di modelli più sostenibili capaci di sviluppare il mercato della Crypto Art ma allo stesso tempo rispettare il Pianeta.

    E tu, sei pronto a scoprire il mondo della Crypto Art?

    Photo Credits: via NBC News

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