Home Blog Page 62

    La mostra autoprodotta: pro e contro per gli artisti

    Mostra Autoprodotta Art Rights Magazine
    Mostra Autoprodotta Art Rights Magazine

    LA MOSTRA AUTOPRODOTTA: PRO E CONTRO PER GLI ARTISTI

    Tanti vantaggi, ma altrettanti ostacoli: la mostra autoprodotta può rappresentare una svolta per la carriera di un’artista a patto che…

    La SEO per l’arte

    LA SEO PER L’ARTE

    Come utilizzare la SEO per farsi trovare online da collezionisti, potenziali clienti o visitatori

    La SEO, ovvero l’ottimizzazione per i motori di ricerca, è un termine che indica una serie di tecniche che hanno l’obiettivo di rendere un sito web adatto alle ricerche, specialmente su Google.

    Google infatti, attraverso il suo algoritmo, scansiona l’intero mondo del web, filtrando i contenuti adatti ed eliminando quelli che non rispettano determinate regole, mostrando i risultati all’utente che inserisce delle parole chiave.

    Per artisti, galleristi, professionisti ed istituzioni, implementare una strategia SEO vuol dire indirizzare gli utenti verso il proprio sito web, che risulta indicizzato, ovvero che compare nelle ricerche di Google.

    Non basta produrre dei contenuti di qualità come immagini ad alta risoluzione, articoli per il blog etc se poi questi non sono conformi alle regole di Google: il risultato infatti non sarà all’altezza dell’impegno economico e di produzione dei contenuti, che non saranno letti e visualizzati.

    Vediamo quali sono gli step fondamentali per una strategia SEO di successo nel mondo dell’arte:

    1. SCEGLI LE PAROLE CHIAVE: per prima cosa, come per ogni strumento di marketing bisogna avere chiaro il comportamento del proprio potenziale pubblico. In questo caso significa utilizzare alcuni software online come Google Keyword Planner, KWPlanner, o Keyword Tool, che consentono di avere una panoramica delle parole chiave ricercate in un certo periodo, con tanto di statistiche demografiche degli utentiAttenzione però: scegliere parole chiave generiche come “arte”, “dipinti”, “museo” etc che hanno grandi volumi di ricerca, vuol dire, il più delle volte, avere troppa competizione: per quanto ci possiamo sforzare, i competitors saranno sempre prima di noi nelle ricerche di Google. Meglio invece utilizzare più parole chiave specifiche per la nostra attività, ma con un buon volume di ricerca. Un esempio potrebbe essere “museo di arte contemporanea a Bergamo”, oppure “dipinti astratti olio su tela” o, per le gallerie, i nomi degli artisti rappresentati o protagonisti della prossima mostra.
    1. DOVE INSERIRE LE PAROLE CHIAVE: in base alle parole chiave scelte, si strutturano tutti i contenuti presenti nel sito, dai testi di marketing fino agli articoli dei blog, per arrivare alle immagini. Queste ultime infatti presentano degli attributi chiamati “alt” importantissimi per la ricerca delle immagini: meglio sempre cambiare il nome del file con un titolo specifico come “Titolo del dipinto, olio su tela, 40×50”, oppure il titolo di una mostra rappresentata o ancora il servizio offerto come “art advisor” etc. Per gli articoli del blog invece, attenzione ai tag che devono essere coerenti con le parole chiave.
    1. LE ANTEPRIME SNIPPET: questo termine si riferisce alle singole “schede” che compaiono su Google dopo aver effettuato una ricerca. Le Anteprime Snippet sono composte da un “Titolo SEO”, da un permalink e da una “meta descrizione”, che devono rispettare un certo numero di parole, ma anche essere chiari ed efficaci. Un esempio di titolo potrebbe essere “Nome Cognome | Pittore Astratto | Compra Online” oppure “Nome Galleria | Nome Città | Dipinti Astratti”
    1. IL LINK BUILDING: letteralmente, la “costruzione di connessioni”, vuol dire far sì che il sito compaia in altri siti o blog autorevoli. Il Link Building può avvenire attraverso interviste, marketplace come Artsy per artisti, siti di eventi per musei e gallerie. Questa pratica non solo aumenta il traffico, ma favorisce anche l’indicizzazione su Google.
    1. L’IMPORTANZA DEI SOCIAL MEDIA: anche i Social Media come Facebook, LinkedIn, Instagram, Pinterest e YouTube sono molto importanti in quanto compaiono nelle pagine di ricerca di Google. E’ fondamentale quindi creare una strategia SEO che integri le parole chiave anche nel piano editoriale social o una eventuale produzione di contenuti video.
    1. FOCUS SULLA STRUTTURA DEL SITO: la struttura del sito web deve essere ordinata, pensata come un’architettura ad albero che parte dalla home page e si articola su livelli successivi, fino ad arrivare alle singole pagine. Questo favorisce non solo la navigabilità da parte dell’utente, ma anche la lettura dei contenuti e della “sitemap” da parte di Google.

    Tenere conto della SEO nella costruzione di un sito web o nella produzione di contenuti, vuol dire andare incontro alle ricerche degli utenti, in particolare di un pubblico potenzialmente interessato all’arte.

    Milan Gallery Community

    Milan Gallery Community
    Milan Gallery Community

    MILAN GALLERY COMMUNITY

    Artsy lancia “Milan Gallery Community” che coinvolge le gallerie italiane impegnate a valorizzare l’arte contemporanea nel mondo.

    Creare un piano editoriale social per artisti, gallerie e musei

    CREARE UN PIANO EDITORIALE SOCIAL PER ARTISTI, GALLERIE E MUSEI

    Un piano editoriale è un ottimo punto di partenza per organizzare i contenuti social. 

    Ma che cos’è e come si crea?

    Nel marketing digitale si parla tantissimo di piano editoriale: ma che cos’è un piano editoriale?

    È un documento che permette di pianificare i contenuti da pubblicare online per raggiungere un determinato obiettivo misurandolo nel tempo. Il piano editoriale è un importante strumento di marketing che, se opportunamente strutturato, aiuta artisti, gallerie e musei ad acquisire visibilità sui propri social e raggiungere scopi promozionali e di vendita.

    Il piano editoriale consente di avere sotto controllo tutti i canali social, quindi Facebook, Instagram, LinkedIn, YouTube e TikTok ed integrarli perfettamente nella strategia di comunicazione.

    Ma attenzione!

    “Piano editoriale” spesso viene utilizzato come sinonimo di “calendario editoriale”, ma non è proprio così. 

    Il calendario è incluso nel piano editoriale ed è un documento che serve per organizzare la pubblicazione dei post seguendo una strategia strutturata per mesi, settimane, giorni e ore.

    Come creare quindi un piano editoriale efficace per artisti, gallerie e musei?

    A monte ci dev’essere un’analisi accurata degli obiettivi che si vogliono perseguire. Per sviluppare un piano strategico vincente è necessario porsi le seguenti domande:

    1. A chi mi rivolgo? Collezionisti, visitatori, professionisti o alla stampa…
    2. Cosa voglio comunicare? Una mostra, il mio brand, le mie opere, la mia pratica artistica, la mia collezione…
    3. Quali sono i miei punti di forza? Dove sta l’originalità della mia arte se sono un artista o delle mie mostre se sono una galleria o un museo. E in cosa consistono le mie debolezze? Budget ridotto, una comunicazione inefficace, bassa qualità delle mostre allestite o una scarsa conoscenza del sistema dell’arte
    4. Chi sono i miei competitor? Artisti più affermati o più social; musei più famosi e maggiormente finanziati; o gallerie più strutturate e più smart nella gestione del proprio business…
    5. Qual è il mio obiettivo finale? Per artisti: promuovere la propria arte per vendere, essere rappresentato da una galleria o fare mostre; per musei: attirare più visitatori e promuovere meglio la collezione; per gallerie: vendere più opere e arrivare ad un pubblico più ampio di collezionisti.

    Fare un’analisi dei competitor e rispondere a queste domande aiuterà a stilare i principi base del tuo piano editoriale. Inoltre, definire almeno 5 parole chiave in grado di raccontare o racchiudere il significato del brand, consentirà di avere dei riferimenti specifici per la successiva fase di creazione dei contenuti che il piano editoriale veicolerà attraverso i social media. 

     Per la creazione di contenuti efficaci occorre seguire alcuni passaggi:

    • Delineare il target di riferimento, ovvero la nicchia a cui rivolgere il proprio messaggio: collezionisti, visitatori, appassionati…
    • Definire la tipologia di contenuti: video, immagini, grafiche, animazioni, fotomontaggi e preset
    • Tone of Voice del messaggio: la necessità di un copy che rispecchi la tua identità e veicoli il messaggio in modo chiaro ed inequivocabile

    I contenuti delle pubblicazioni devono essere costanti, sempre coerenti con il proprio target e con la mission: ricorda che sui social premia la costanza, l’autenticità e la creatività! 

    Non è da trascurare, quindi, l’originalità dei contenuti rendendoli più accattivanti e riconducibili al tuo brand con accorgimenti grafici e multimediali: in questo modo ci si potrà differenziare ulteriormente dai propri competitor!

    Nessun profilo social nasce con migliaia di follower: una visione comunicativa strategica servirà quindi per permetterti di raggiungere un maggior numero di utenti, incrementare i follower e fidelizzarli fino a renderli clienti, collezionisti o visitatori affezionati.

    Intervista a Ilaria Bonacossa Direttrice di Artissima – ProfessioneARTE.it

    Intervista Ilaria Bonacossa Artissima Art Rights Magazine
    Intervista Ilaria Bonacossa Artissima Art Rights Magazine

    Le Interviste di ProfessioneArte.it

    Lei è Ilaria Bonacossa Direttrice della Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea Artissima di Torino.

    Cinque domande per conoscere in anteprima i grandi  professionisti dell’arte, le quotidiane sfide da affrontare, le scelte che hanno determinato il loro percorso nel sistema e nel mercato dell’arte, i cambiamenti all’insegna del digitale e i consigli per chi desidera intraprendere la stessa carriera in collaborazione con ProfessioneARTE.it.

    Come scrivere un Comunicato Stampa per l’Arte

    COME SCRIVERE UN COMUNICATO STAMPA PER L’ARTE

    Uno strumento fondamentale per veicolare il lancio del tuo progetto e comunicare con la stampa 

    Con il web, il comunicato stampa ha assunto un ruolo centrale nelle PR (Pubbliche Relazioni) per la diffusione mediatica di una nuova mostra o il lancio di un evento artistico. Per questo è fondamentale imparare a scrivere un Comunicato Stampa efficace, che ti permetta di raggiungere quanti più addetti del settore ed ottenere la maggiore visibilità possibile.

    I Comunicati Stampa, tanto quelli online quanto quelli cartacei, sono documenti per comunicare ai media, redatti per informare i giornalisti, i blogger e le redazioni dei portali di settore riguardo una notizia importante, come l’inaugurazione di una mostra, un nuovo progetto culturale o la partecipazione ad una fiera, al fine di ottenere un’attenzione tale da produrre una segnalazione, la stesura di un articolo o la richiesta di intervista.

    Si tratta di un prezioso strumento, capace di aumentare notevolmente la tua risonanza mediatica e diffondere la tua news ma, ovviamente, deve essere scritto in modo chiaro, conciso e professionale. 

    Di seguito troverai tutte le informazioni necessarie alla stesura di un Comunicato Stampa di valore!

    Il Comunicato Stampa deve rispecchiare cinque caratteristiche fondamentali:

    1) TITOLO BREVE, MA INCISIVO: per colpire il lettore può essere scritto in maiuscolo e in grassetto e necessariamente dev’essere accompagnato da un sottotitolo o occhiello. Ad esempio per promuovere una mostra è necessario riportare il nome dell’artista e il titolo della mostra, oltre alla galleria o al museo che la ospita.

    2) L’INCIPIT PRIMA DI TUTTO: l’introduzione è la parte più importante del Comunicato Stampa perché da questa dipende la sua lettura. L’incipit argomenta in maniera più esaustiva il titolo, facendo uso delle 5W (who, what, why, which, when). Tieni a mente una verità importante: anche nel mondo dell’arte molti professionisti NON leggeranno oltre queste prime 2-3 righe: quindi devi riuscire a dare la notizia.

    Come? Chiarezza, sinteticità e incisività sono le regole d’oro da seguire!

    2) PARAGRAFI DI CONTENUTO: il corpo testuale deve argomentare in maniera approfondita ogni aspetto della notizia, senza essere eccessivamente lungo. Struttura il testo in paragrafi per rendere la lettura più facile e scorrevole. Inserisci citazioni, ad esempio del curatore o dell’organizzatore della mostra, o estratti del testo curatoriale senza però rendere il comunicato eccessivamente serio, di difficile comprensione o troppo freddo. Un po’ di cuore ed emozione è necessaria quando si parla di arte!

    3) LA PIRAMIDE ROVESCIATA: si tratta della tecnica più applicata nel web writing e nel giornalismo che consiste nello scrivere tutte le informazioni più importanti all’inizio (le famose 5 W), per poi passare agli approfondimenti (ad esempio un focus sulla mostra e sulle opere esposte) e, alla fine, alle curiosità (come la bio dell’artista, del curatore e note del direttore del museo o del gallerista) e conclusioni. All’interno non possono mancare i link di riferimento ai quali approfondire l’argomento

    4) I CONTATTI: non dimenticarti di inserire i contatti grazie ai quali gli addetti potranno raggiungerti per chiederti ulteriori informazioni. Capita spesso che, ad esempio, un giornale voglia ricevere maggiori informazioni per stilare un articolo più dettagliato. Questo paragrafo può essere posto all’inizio o alla fine del comunicato ed è importante che riporti ogni informazione possibile, come email, numero di telefono, nome del curatore, nome della galleria o dell’ufficio stampa e link al sito web 

    5) IL MOMENTO DELLA REVISIONE: prima di inviare il Comunicato Stampa è sempre meglio procedere con un’accurata revisione del testo e di tutte le sue parti per assicurarsi che non vi siano errori di grammatica e sintassi. 

    Il Comunicato Stampa è elemento principale di quella che viene chiamato Press Kit o Cartella Stampa, che nel loro formato digitale dovrà contenere il comunicato sia in formato pdf che in word per facilitare i giornalisti a prelevare parti di testo per redigere gli articoli. Inoltre fai una cartella con immagini e loghi in alta definizione e assicurati che la tua notizia sia adatta alle realtà che stai contattando: stampa locale e di settore sono i destinatari ideali: non ha senso inviare il comunicato di una mostra d’arte alla Gazzetta dello Sport! 

    Infine se stai realizzando un comunicato da inviare ad un sito online assicurati di aver tenuto in conto di tutti i fattori SEO, dall’ottimizzazione del testo all’inserimento dei tag e dei link.

    La stesura di un comunicato è un’operazione che esige il rispetto di una struttura precisa ed un lessico adeguato e professionale, cercando di rimanere il più oggettivi possibili. Non vi devono essere auto-celebrazioni, ma bisogna raccontare i fatti in maniera chiara ed esaustiva. 

    La strategia delle aste online

    Le Aste Online Art Rights Magazine
    Le Aste Online Art Rights Magazine

    LA STRATEGIA DELLE ASTE ONLINE

    Il passaggio dall’analogico all’online è stato rapido e obbligato anche per le case d’asta durante il lockdown.

    Ma a quanto pare, pur di non rinunciare alla propria passione, i collezionisti hanno iniziato ad acquistare opere d’arte anche con le online auction.

    Il Customer Journey per l’Arte

    IL CUSTOMER JOURNEY PER L’ARTE

    Il Customer Journey nel marketing tradizionale è il “viaggio” che il cliente/utente compie per acquistare un prodotto/servizio.

     Anche il mondo dell’arte usa questo strumento per pianificare le sue strategie di marketing.

    Il Customer Journey (dall’inglese, il “Viaggio del cliente”), è un concetto complesso e in costante cambiamento nel marketing tradizionale, dove le dinamiche e le leve d’acquisto evolvono continuamente.

    Questo “Viaggio” o “Percorso” viene studiato e rappresentato attraverso una mappa che raffigura  tutte le azioni del potenziale cliente, ma anche tutti i punti di contatto tra questo e l’azienda stessa, che vengono chiamati touchpoint.

    I touchpoint, specialmente nell’esperienza di acquisto online, possono essere diversi, da una pubblicità vista su Google, Facebook, Instagram o YouTube, fino alle recensioni o all’esperienza nel sito web.

    Il modello del Customer Journey consente all’azienda/brand di valutare debolezze e punti di forza di ogni touchpoint e di attuare delle misure per migliorare l’esperienza di acquisto complessiva.

    Anche nel mondo dell’arte il Customer Journey può essere attentamente studiato e mappato, prendendo per esempio in considerazione due target di pubblici distinti:

    • Il collezionista interessato all’acquisto di opere d’arte o alla ricerca di un determinato servizio professionale per la sua collezione;
    • Il visitatore, ovvero il potenziale pubblico di un evento culturale o mostra d’arte. Questo può essere sia un turista che pianifica il suo viaggio, sia un locale interessato all’offerta culturale della città in cui vive.

    L’Art Customer Journey quindi, può essere suddiviso in 4 momenti fondamentali:

    • Initial Consideration Set: è il momento iniziale del processo decisionale, in cui il potenziale cliente ha un determinato bisogno e ha a disposizione una serie di prodotti/servizi. Per un collezionista, questo “set” è rappresentato da tutti quegli artisti che potrebbero essere in linea con il suo personale gusto o da tutti i professionisti che offrono un determinato servizio. Per un potenziale visitatore, l’initial consideration set è l’insieme dell’offerta culturale presente in un determinato territorio. I canali da considerare in questo frangente sono dunque: blog, vari media quali radio/tv, ads online.
    • Active Evaluation: il potenziale cliente quindi reperisce le informazioni sui vari brand/prodotti ed effettua una valutazione. E’ importante, in questa fase, che il potenziale cliente/visitatore abbia vita facile nel trovare tutte le informazioni necessarie a indirizzarlo verso il nostro brand/prodotto, attraverso un sito web, le pagine Facebook di un determinato evento, le recensioni e i commenti etc.
    • Purchase: il collezionista sceglie di comprare l’opera d’arte, di contattare un professionista per uno specifico servizio o consulenza, il potenziale visitatore decide di recarsi ad un determinato evento/mostra. La fase di acquisto, online o fisica deve quindi essere semplice e affidabile. Attenzione però, il customer journey non finisce con l’acquisto…
    • Post Purchase Experience: il cliente/visitatore valuta il prodotto e lo confronta con le sue aspettative. Se l’esperienza post acquisto è positiva, si genera il cosiddetto loyalty loop (anello della fedeltà) che porta il collezionista a supportare l’artista/galleria in maniera continuativa nel tempo o il visitatore a partecipare costantemente alle iniziative promosse da un certo ente/struttura culturale. Inoltre, questi contribuiranno sia con il passaparola che con le recensioni e i commenti, alla brand awareness generale. In questo si dice che il cliente diventa un brand advocate, un autentico “portatore di valori del brand”.

    Gestire e monitorare costantemente il Customer Journey, vuol dire entrare nel profondo delle dinamiche decisionali che spingono all’acquisto di un certo prodotto/servizio artistico e culturale.

    Per questo motivo, il modello del Customer Journey, se impostato da professionisti competenti, può diventare un valido strumento nella strategia digitale di Artisti, Gallerie, Musei e Istituzioni ma anche di professionisti del settore, con l’obiettivo di fidelizzare il proprio pubblico sul lungo periodo.

    Il Funnel Marketing per l’arte

    IL FUNNEL MARKETING PER L’ARTE

    Anche per il Mondo dell’Arte esistono pochi, ma strategici steps per convertire i tuoi followers in clienti affezionati

    Il Funnel Marketing è un modello a imbuto, che analizza tutti i passaggi della trasformazione da utente a cliente fidelizzato o più semplicemente tutti gli steps che portano un utente a una conversione. 

    Il Funnel Marketing è un punto essenziale per alcune realtà commerciali, soprattutto per chi ha la possibilità di vendere online prodotti o servizi, attraverso e-commerce sul sito web o piattaforme di marketplace.

    Nel mondo dell’arte può essere uno strumento utile a diverse realtà come:

    • I MUSEI: qualora abbiano la possibilità di vendere online i biglietti delle mostre e/o gli articoli del proprio bookshop;
    • LE GALLERIE: per indirizzare i collezionisti a visitare le proprie mostre, scoprire le opere disponibili e gli artisti rappresentati, arrivando poi a concludere la vendita online oppure offline;
    • I PROFESSIONISTI/START UP DELL’ARTE: per promuovere il proprio brand e vendere i propri servizi, come consulenze, servizi digitali, di ufficio stampa e comunicazione o servizi legali;
    • ARTISTI: per vendere le proprie opere attraverso il racconto della sua pratica artistica, la storia dell’opera e la sua realizzazione;
    • LE CASE D’ASTA: per convincere i collezionisti a partecipare alle aste online e a procedere con l’acquisto;

    Esistono quattro momenti chiave del funnel marketing da analizzare strategicamente per poter adottare la migliore metodologia per trasformare il follower in cliente.

    AWARENESS 

    In primo luogo devi fare in modo che il tuo brand acquisti notorietà nel settore dell’Arte per conquistare la fiducia del pubblico. È molto difficile fare lead generation (ovvero attirare le persone che potrebbero essere interessate a ciò che offri) quando sei un perfetto sconosciuto.

    In questa fase è importante lavorare sugli strumenti necessari per comunicare il proprio brand, in particolare il Content Marketing e l’attività di PR. Nel mondo dell’Arte c’è chi si limita all’uso dei social network, chi punta sull’advertising e chi, invece, lavora sul blog. Tutto dipende dal contesto, dagli obiettivi e dal target di riferimento.

    INTEREST 

    In questa fase bisogna trasmettere autorevolezza e affidabilità per trasformare l’utente generico in lead (cliente potenziale). Bisogna quindi aumentare i livelli di engagement utilizzando “lead magnet, che devono saper interessare e convincere il potenziale cliente come landing page specifiche, contenuti interessanti, promozioni personalizzate e omaggi. 

    Nel caso dei professionisti dell’arte esempi di lead magnet potrebbero essere dei video tutorial o un eBook gratis su un tema specifico; mentre per i Musei dei contenuti social o articoli del blog capaci di raccontare le opere delle collezione per coinvolgere il potenziale visitatore.

    DESIRE

    Siamo vicini all’acquisizione del cliente, ma siamo ancora alle prese con la concorrenza. Ciò che NON devi fare, soprattutto nell’ambito culturale, è sostenere che tu sei meglio dell’altro. Nel caso di un museo, ad esempio, bisognerà puntare sul tipo di esperienza proposta che dovrà essere positiva e memorabile; mentre per una galleria si potrebbe evidenziare il talento degli artisti rappresentati.

    CONVERSIONE

    La conversione è avvenuta: l’utente è diventato cliente, si è iscritto alla newsletter, ha lasciato il suo feedback positivo, interagisce e apprezza il tuo brand e i tuoi prodotti o servizi. Ma non è finita qui: la parte difficile deve ancora iniziare! 

    RETENTION, EXPANSION, ADVOCACY

    Una volta conclusa la vendita è importante rafforzare il rapporto con chi ti segue, attraverso servizi e contenuti extra come sconti, offerte speciali e benefit.

    Questa fase è la base per la creazione di una relazione duratura e profittevole e si serve di strumenti digitali quali l’email e i programmi di loyalty per mantenerla nel tempo. Gli steps successivi si focalizzeranno sul motivare il cliente a procedere con ulteriori acquisti (up-selling e cross-selling) fino a diventare un brand ambassador, così affezionato da raccomandare la tua attività agli altri conoscenti.

    Per il mondo dell’arte esistono vari modelli di funnel che si possono sperimentare: fondamentale è avvalersi di un professionista o di un consulente specializzato per scegliere il modello più adatto alle tue esigenze.

    Se anche tu vuoi creare un funnel dedicato alla tua attività di artista o professionista nel mondo dell’arte, contattaci

    Art Backers Agency è la prima agenzia di Marketing Culturale e Comunicazione interamente dedicata al mondo dell’Arte 3.0.
    Supportiamo gallerie, musei, istituzioni e brand extra-settore con strategie digitali tra fisico e online.

    La regola delle 3D nel mercato dell’arte

    LA REGOLA DELLE 3D NEL MERCATO DELL’ARTE

    La regola delle 3 D sta alla base della vendita delle opere d’arte da parte di un collezionista o dei suoi eredi. Ma attenzione agli ostacoli…