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    I ChatBot per l’arte

    I CHATBOT PER L’ARTE

    I ChatBot come soluzione per una nuova fruizione dell’arte attraverso un’interazione innovativa tra utenti e Intelligenza Artificiale.

    Facilitare la visita ai musei, fidelizzare, creare nuove esperienze di fruizione sono tutti obiettivi che i grandi musei nazionali e internazionali da sempre si sono posti.

    Per raggiungere questi obiettivi, la tecnologia viene in supporto dell’arte, elaborando nuove applicazioni di messaggistica in grado di rispondere in maniera innovativa ed efficace alle esigenze degli utenti digitali.

    Ma che cos’è un ChatBot?

    Un ChatBOT è un software capace di conversare, per via testuale o vocale, con un utente utilizzando il suo linguaggio, comprendendo le intenzioni e rispondendo secondo specifiche linee guida oppure in base ai dati di cui dispone: ecco che l’Intelligenza Artificiale aiuta il ChatBOT a comprendere meglio il contesto e il tono della conversazione.

    Proprio perché in grado di rispondere alle richieste dell’utente, raccoglierne dati, interrogarlo, interagire con esso, i ChatBOT hanno ormai svariate applicazioni, dal publishing al customer care, anche nel settore culturale. Nei casi più comuni sono integrati sui siti o appositamente sviluppati per le principali app di messaggistica istantanea come Facebook Messenger, Whatsapp e Telegram, oppure con gli innovativi assistenti vocali, come Google Assistant o Amazon Alexa.

    Le potenzialità di questi sistemi di machine learning applicate al settore dell’Arte, consentono a un vasto pubblico di accedere alla conoscenza di un mondo considerato specialistico con un linguaggio contemporaneo, semplificato, senza perdere la qualità dei contenuti.

    I ChatBot permettono di gestire i rapporti con i propri utenti, avviando funnel ed esperienze interattive, migliorando così la permanenza online.

    ArteConcasBOT è stato il primo ChatBOT del mondo dell’Arte, ideato da Andrea Concas, capace di guidare l’utente tra contenuti interattivi, video, approfondimenti, curiosità e molto altro, secondo il motto del “quando vuoi e dove vuoi”, per conoscere i grandi artisti della storia dell’Arte.

    Grazie all’applicazione di questo innovativo dispositivo è nato il primo “Libro ChatBOT” ovvero un libro interattivo che, collegandosi con ArteConcasBot, guida il lettore oltre le pagine del libro, per accedere tramite parole chiave a contenuti extra come immagini, video, news direttamente dal proprio smartphone. Al momento sono stati pubblicati due libri ChatBot della collana «100 Domande 150 Risposte» su Leonardo da Vinci e Banksy, editi da Mondadori Electa.

    Oltre a rivoluzionare il mondo dell’editoria legata all’arte, i ChatBot sono sempre più utilizzati dai musei poiché rappresentano un potente strumento per coinvolgere le giovani generazioni digitali di visitatori in modi nuovi e interessanti. I musei e le gallerie sembrano orientarsi sempre di più verso un’esperienza interattiva di visita, che mira a far convergere tutte le informazioni verso i dispositivi mobili e personali. 

    Dai recenti studi si è notato che gli utenti amano interagire con un ChatBot in un contesto di gioco in cui la curiosità diventa uno stimolo all’esplorazione del museo, adattandosi alle pratiche quotidiane della messaggistica e dei social. Ma sembra che la strada verso un loro effettivo utilizzo più diffuso all’interno delle istituzioni museali italiane sia ancora “un percorso a ostacoli” e caratterizzato dalla diffidenza dei responsabili.

    Infatti nell’ultimo report dell’Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali del Politecnico di Milano guidato da Eleonora Lorenzini, l’indagine su 430 realtà museali riporta due dati: a fronte del 24% dei musei pronti ad utilizzare i ChatBot, ben il 71% non sono affatto interessati ad utilizzarli, segno che c’è ancora molta strada da fare per l’innovazione digitale all’interno dei musei.

    Guardo, chatto, cerco informazioni…grazie ai ChatBot anche il settore culturale può trovare nuovi e soddisfacenti modelli di fruizione, venendo incontro a sistemi di comunicazione marcatamente tecnologici.

    Collezionare Performance Art

    Collezionare Perfomance Art Art Rights Magazine
    Collezionare Perfomance Art Art Rights Magazine

    COLLEZIONARE PERFORMANCE ART

    I contratti che regolano la cessione di un’opera immateriale

    Il Glossario del Marketing Culturale

    IL GLOSSARIO DEL MARKETING CULTURALE

    Come orientarsi nel mondo del marketing culturale attraverso i concetti e le parole più utilizzate nel settore.

    Il marketing culturale riprende dal marketing tradizionale parte del lessico e delle sue definizioni, adattandole alle sue metodologie e specificità. Pertanto è molto importante capire questi concetti, perché ci saranno d’aiuto nel programmare e affrontare un nuovo progetto culturale, sia esso in ambito fisico o digitale.

    Analytics e Cookies

    Analytics e Cookies sono gli strumenti con cui possiamo monitorare e tracciare i comportamenti del nostro utente, memorizzando le informazioni specifiche riguardanti la navigazione sul web e sui social network, per capire le sue abitudini e i suoi interessi in modo che veda la nostra pubblicità.

    Copywriting 

    Il Copywriting è la scrittura di testi orientata a obiettivi di marketing digitale: dai siti web alle newsletter, arrivando ai social media. Grazie al Copywriting è possibile scrivere testi per comunicare meglio la propria attività, creando una relazione con l’utente attraverso un’interazione e, successivamente, un atto di acquisto, che sia di un’opera d’arte o di un servizio professionale.

    Community online

    Per Community online si intende un insieme di utenti interessati al medesimo argomento, che condividono gli stessi valori e che partecipano a discussioni e si scambiano messaggi. Una community online può aiutare un museo o una galleria a creare nuove opportunità di business, a lanciare un nuovo prodotto, una mostra o un evento culturale, a interagire con i potenziali clienti e a fidelizzarli. 

    Conversione

    Quando parliamo di conversioni, ci riferiamo ai risultati reali e quantificabili conseguiti attraverso il web. La conversione è l’azione (o il risultato) eseguita da un utente su un sito o sui social: può trattarsi, ad esempio, dell’acquisto di un’opera d’arte, di un servizio o del biglietto di una mostra, ma anche l’iscrizione alla newsletter, la registrazione ad una online viewing room, il download di un’app legata all’arte. Il Tasso di Conversione è quindi un valore per misurare il successo di una campagna pubblicitaria o il buon funzionamento di un sito web o canale social.

    Digital Strategy

    Nell’ottica del web marketing, la digital strategy è la progettazione strategica di un piano con il quale definiamo, in ogni dettaglio, la nostra presenza nel mondo digitale, seguendo un insieme di linee guida e azioni definibili in funzione degli obiettivi e del contesto in cui si dovrà operare. Ad esempio la digital strategy di un museo potrebbe essere orientata ad usare le tecnologie per valorizzare le collezioni e promuovere le varie attività al fine di portare un ampio pubblico a visitare il museo.

    Newsletter 

    Le newsletter sono un potente mezzo di comunicazione che permette di rimanere in contatto con la propria community, comunicando aggiornamenti e appuntamenti e sollecitando azioni di varia natura. Nel mondo dell’arte le newsletter permettono di informare sull’inaugurazione di mostre, sulle prossime aste, su opening privati per i propri collezionisti o sulle ultime news legate ai propri artisti come articoli o interviste.

    Personal Branding

    Fare Personal Branding significa gestire in maniera strategica la propria immagine professionale, per trovare un posizionamento e promuovere la propria attività. I brand più forti sono anche quelli più riconoscibili, quelli a cui associamo subito degli aggettivi, delle sensazioni o dei colori. Che tu sia un artista o un’istituzione culturale dovrai sempre portare avanti il lavoro di personal branding nel quotidiano, con contenuti e iniziative ideate avendo sempre il proprio pubblico come riferimento, e l’obiettivo ultimo di interessarlo, coinvolgerlo, ingaggiarlo.

    SEO

    La SEO è uno strumento utile per migliorare il proprio posizionamento nei motori di ricerca. Si tratta di un lavoro certosino sui termini da utilizzare negli articoli dei blog e pagine del sito. Una scelta accurata di parole chiave, per noi cruciali e di uso frequente o comune degli utenti, indispensabili per apparire, prima e più spesso, nei risultati dei motori di ricerca.

    Sito Web

    Un sito web è la base per la presenza e la comunicazione in rete, un “biglietto da visita” con il quale è possibile essere trovati dai nostri collezionisti, visitatori e utenti. Il sito web può essere composto anche da una sola pagina detta Landing Page e perfino da un eCommerce, che può essere utile per l’acquisto di opere, ticket di visita e prodotti del bookshop. Un sito web efficiente deve essere realizzato con ottimizzazioni SEO, indicizzato presso i maggiori motori di ricerca, e responsive affinché si adatti a device differenti.

    Social Network

    Per definizione i social network sono reti sociali dove le persone si ritrovano per condividere pensieri, immagini, video e contenuti testuali. Per l’Arte, i social network sono diventati un imprescindibile vetrina, dove è possibile variare contenuti, strategie comunicative, proposte e servizi. Tra i più utilizzati nel settore culturale troviamo Facebook, Instagram e da ultimo TikTok .

    Storytelling 

    Si tratta di una tecnica di comunicazione che consiste nel raccontare una storia per comunicare determinati valori e quindi spingere segmenti di pubblico a compiere una certa azione, secondo una strategia. Musei, istituzioni, gallerie e professionisti, utilizzano largamente questo strumento comunicativo, data la natura del loro “prodotto”: l’Arte e la Cultura infatti sono portatori di valori intangibili, emozionali, che trovano nello storytelling un valido mezzo per essere veicolati.

    Questi sono solo alcuni delle parole che ruotano attorno al mondo del marketing e della comunicazione per l’arte. Con Approfondimenti e spiegazioni, costruiremo un archivio completo e in continuo aggiornamento sulla base dello sviluppo di nuove competenze tecnologiche e digitali.

    Intervista a Giovanni Cristofaro Head of Wealth Management CHIOMENTI – ProfessioneARTE.it

    Giovanni Cristofaro Intervista Wealth Manager Art Rights Magazine
    Giovanni Cristofaro Intervista Wealth Manager Art Rights Magazine

    Le Interviste di ProfessioneArte.it

    Lui è Giovanni Cristofaro Head of Wealth Management di CHIOMENTI.

    Cinque domande per conoscere in anteprima i grandi  professionisti dell’arte, le quotidiane sfide da affrontare, le scelte che hanno determinato il loro percorso nel sistema e nel mercato dell’arte, i cambiamenti all’insegna del digitale e i consigli per chi desidera intraprendere la stessa carriera in collaborazione con ProfessioneARTE.it.

    Online Viewing Room a supporto delle fiere

    ONLINE VIEWING ROOM A SUPPORTO DELLE FIERE

    Strumento innovativo per sopperire alla mancanza degli eventi fisici.

    Negli ultimi mesi, a causa del lockdown, gli organizzatori di eventi culturali sono stati costretti a posticipare o addirittura cancellare gli appuntamenti programmati. 

    Non solo mostre ed esposizioni all’interno di musei e gallerie, ma anche eventi culturali e fiere d’arte, grandiose kermesse che hanno affrontato perdite per milioni di euro.

    Quale rimedio alla situazione contingente, gli operatori del settore e i direttori artistici hanno scelto di sopperire alla mancata fisicità attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie per l’arte: le Online Viewing Room.

    Le Online Viewing Room sono “stanze espositive virtuali” arredate di tutto punto, dove vengono collocate le opere d’arte che diventano quindi fruibili e visionabili dagli utenti e dai potenziali collezionisti.

    Già utilizzate nel mondo delle gallerie, come nel caso di Gagosian, David Zwirner e Massimo De Carlo, possono consistere sia in veri e propri ambienti ricostruiti in 3D, che in una pagina web dove è presente un elenco di opere con immagini e dettagli, in cui è possibile contattare direttamente la galleria di riferimento.

    Questo vale anche per le fiere d’arte, che diventano un “contenitore” virtuale delle opere e delle gallerie che normalmente partecipano alla fiera “fisica”.

    Vediamo due casi emblematici di fiere d’arte dove sono state utilizzate le Online Viewing Room:

    Art Basel 2020: Una delle fiere più importanti a livello mondiale, con migliaia di opere esposte e tre edizioni annuali a Miami, Hong Kong e Basilea. Queste ultime due, previste rispettivamente per marzo e giugno, sono state cancellate nella loro componente “fisica” mentre è stata creata una piattaforma online con una versione “virtuale”.

    Proprio in questi giorni infatti (dal 19 al 26 giugno), è attiva la versione “online”, con le Viewing Room. La piattaforma di Art Basel infatti, previa registrazione, consente di navigare tra le oltre 4000 opere presentate dalle 282 gallerie provenienti da tutto il mondo che partecipano all’evento.

    Le singole opere presentano una scheda dettagliata, il prezzo richiesto o il range attorno al quale le richieste si dovrebbero attestare, alcune immagini ad alta risoluzione ambientate in un contesto neutro e la possibilità di contattare la galleria per richiedere ulteriori informazioni oppure procedere all’acquisto opzionando l’opera.

    Per vedere l anteprima VIP di Art Basel guarda il video di Andrea Concas.

    Jonathan Monk, The World in Gay Pride Flags II, 2013, ospitato dalla Galleria Massimo Minini

    Il Progetto Fondamenta di Artissima: “Fondamenta non è una viewing-room, non è un tour virtuale, non è una mostra. È un progetto collettivo

    Questa è la frase che si legge nella pagina di Fondamenta, un progetto virtuale presentato dagli organizzatori della fiera d’arte Artissima di Torino con il suo direttore artistico Ilaria Bonacossa.

    A differenza di Art Basel, Fondamenta presenta cinque sezioni curate con opere selezionate, e una prevalenza di scultura e di opere concettuali.

    Queste sezioni (“Main Section”, “Present Future”, “Back to the Future”, “Disegni” e “New Entries”), hanno una barra in alto in cui è possibile filtrare le opere per prezzo, per artista, o cercare il nome della galleria a cui si è interessati.

    Cliccando sull’opera, compare la scheda con i dettagli, il prezzo e la possibilità di contattare facilmente la galleria.

    Un’immagine del progetto Fondamenta di Artissima

    Le online viewing rooms sono un’opportunità interessante sia per gallerie che per fiere d’arte, importante passo avanti nella digitalizzazione del mondo dell’arte che deve essere implementato, specialmente dal punto di vista della user experience, affinché diventi un efficace strumento di fruizione.

    Prada e l’arte

    Prada e l'arte Art Rights Magazine
    Prada e l'arte Art Rights Magazine

    PRADA E L’ARTE

    Patrizio Bertelli e Miuccia Prada: signori della moda e dell’arte

    Crimine d’arte annunciato! Di Roberto Concas

    Crimine d’arte annunciato! Di Roberto Concas Art Rights Magazine
    Crimine d’arte annunciato! Di Roberto Concas Art Rights Magazine

    CRIMINE D’ARTE ANNUNCIATO!

    di Roberto Concas

    Tik Tok e l’Arte

    TIK TOK E L’ARTE

    L’arte si apre sempre di più al mondo social: TikTok è il futuro per il musei?

    TikTok, la piattaforma dei video brevi animata dalla creatività delle nuove generazioni, diventa una finestra sui più grandi capolavori dell’arte. 

    Un viaggio virtuale nei maggiori musei del mondo, che durante i mesi di lockdown hanno dovuto trovare nuovi linguaggi e nuovi spazi per continuare a raccontare di sé, nonostante le porte chiuse al pubblico.

    Premiata da una pioggia di like, la creatività spontanea di TikTok applicata al mondo dell’arte si sta rivelando un esperimento vincente. L’interesse della community dimostra come i capolavori custoditi nelle sale dei musei incuriosiscano le generazioni più giovani, ma anche che la storia dell’arte può essere riletta in chiave differente, sfruttando l’ironia e l’attualità.

    Strumenti utili per diffondere la cultura in un social che, fino ad oggi, è stato appannaggio dei giovanissimi, ma grazie alla sua enorme diffusione sta incuriosendo anche gli adulti. Lo dicono i numeri: nell’ultimo mese, TikTok ha superato nel mondo i 2 miliardi di iscritti

    A Maggio 2020 le Gallerie degli Uffizi @uffizigalleries ha inaugurato il suo account che attualmente conta 21,7K di followers e 86,4K likes, raccontando i grandi capolavori dell’arte con un taglio scherzoso e divertente. Clip brevi e ironiche, a tratti assurde e dissacranti, come nello stile della piattaforma, giocano in modo intelligente con l’attualità.

    Ma gli Uffizi non sono la prima e unica istituzione culturale italiana a misurarsi con TikTok. Infatti la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma (@lagallerianazionale, 175 followers e 143 likes) ha aperto il suo canale a fine 2019 in occasione del ritorno nelle sue sale del capolavoro di Gustav Klimt, Le tre età, con un video che mostra l’arrivo e l’allestimento dell’opera. Il museo è al momento poco attivo e non costante con le pubblicazioni, forse alla ricerca di una strategia di comunicazione per raggiungere il pubblico di giovani.

    Guardando all’estero, l’esperimento più riuscito è quello del Carnegie Museum of Natural History (@carnegiemnh, 155.5k followers e 2.1M likes), famoso museo di storia naturale di Pittsburgh, in Pennsylvania. Uno dei suoi curatori, Tim Pearce, è diventato una celebrità di TikTok con le barzellette su molluschi e lumache. I video leggeri e divertenti si alternano a contenuti dal taglio più divulgativo. Con un denominatore comune: la spontaneità e l’autenticità di chi ci mette la faccia.

    Promette bene anche il Rijksmuseum di Amsterdam (7243 followers, 45.2K likes), che ha aperto il suo profilo TikTok (@rijksmuseum) a inizio aprile 2020. Il linguaggio è simile a quello scelto dagli Uffizi: far parlare le opere d’arte ricontestualizzandole nel mondo contemporaneo. E così troviamo il Ritratto della madre in veste di profetessa di Rembrandt, alle prese con i compiti a casa, con la scritta “Vorrei che avessero avuto Google nel XVII secolo…”.

    I musei stanno diventando le vere star di TikTok tanto da inventarsi la “Settimana dei Musei”, un programma di dirette quotidiane che coinvolge il Museo del Prado di Madrid, il Rijksmuseum di Amsterdam, il Naturkundemuseum di Berlino e il Grand Palais di Parigi. A rappresentare l’Italia, venerdì 12 giugno, sono state le Gallerie degli Uffizi di Firenze, protagoniste della prima diretta streaming su TikTok di un museo nazionale, lanciata dal suo Direttore Eike Schimdt con la TikToker e Creator Martina Socrate, giovanissima promessa del social con milioni di views.

    Le dirette su TikTok stanno riscuotendo un grande successo perché prevedono la partecipazione dei creator più popolari della piattaforma e sono affiancate da iniziative, come l’hashtag challenge #MuseoACasa, un filtro interattivo realizzato per l’occasione e una playlist “MuseoACasa” da utilizzare per partecipare alla challenge.

    Il successo di TikTok per l’arte è un esempio del cambio di passo che ha coinvolto oggi tanti musei nel mondo, compresi quelli italiani, sempre più inclini ad iscriversi alla piattaforma, ma non sempre in grado di creare contenuti creativi e originali per valorizzare, promuovere e comunicare l’arte alle generazioni più giovani.

    Soltanto grazie a specifiche competenze e all’estro artistico di creator professionisti i musei potranno dar prova di sapersi reinventare, di saper portare nel mondo digitale quella grande bellezza che prima, quasi, non si sentiva nemmeno l’esigenza di promuovere. 

    Una dimostrazione che la cultura è viva e che può parlare a tutti.

    Intervista ad Isabella Villafranca Soissons Direttore del Dipartimento di Conservazione e Restauro di Open Care – ProfessioneARTE.it

    Le Interviste di ProfessioneArte.it

    Lei è  Isabella Villafranca Soissons Direttore del Dipartimento di Conservazione e Restauro di Open Care 

    Cinque domande per conoscere in anteprima i grandi  professionisti dell’arte, le quotidiane sfide da affrontare, le scelte che hanno determinato il loro percorso nel sistema e nel mercato dell’arte, i cambiamenti all’insegna del digitale e i consigli per chi desidera intraprendere la stessa carriera in collaborazione con ProfessioneARTE.it.

    Come collezionare videoarte

    collezionare videoarte art rights magazine
    collezionare videoarte art rights magazine

    COME COLLEZIONARE VIDEOARTE

    Quando un medium diventa passione da collezione