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    Intervista a Karen Levy, Giudice della Digital Art di Art Rights Prize

    Le Interviste di Art Rights Prize

    Intervista a Karen Levy, Collezionista e Founder AIKA – Giudice della Digital Art di Art Rights Prize

    Art Rights Magazine, Media Partner di Art Rights Prize il primo Premio Digitale Internazionale per Artisti 3.0, presenta ogni settimana i Giudici che compongono la Giuria di Esperti del Sistema e del Mercato dell’arte.

    Nell’ottica di confronto e incontro tra Artisti e Professionisti dell’Arte, la Giuria di Art Rights Prize vanta la partecipazione di 15 Giudici che offrono in anteprima la visione personale e professionale sull’importanza dei Premi d’Arte, i consigli sulle migliori modalità di presentare la propria candidatura insieme alle motivazioni che dovrebbero spingere un artista a partecipare ad un premio d’arte.

    Lei è figlia d’arte e la passione gli scorre nelle vene, trasmessa dai suoi genitori collezionisti.

    Nel destino di Karen Levy, Founder di “The Art of This Century” e recentemente co-founder di AiKA – Strategy & Art Connection, c’erano gli artisti, la comunicazione e l’innovazione del mondo dell’arte. 

    Lei ne è convinta: viviamo l’era del digitale, così l’arte e gli artisti dovrebbero poter essere in grado di sperimentare inedite opportunità attraverso le nuove tecnologie per la fruizione, l’esposizione, la vendita e la promozione delle proprie opere.

    Per questo Karen è parte della Giuria della Digital Art per Art Rights Prize e in questa intervista ci racconta perché è importante partecipare ai premi per gli artisti e quali sono i fattori che la colpiscono nelle candidature…  

    Karen Levy

    Karen Levy ha lavorato presso Sotheby’s London Private Client Group, dove era responsabile per i clienti europei e asiatici.

    In precedenza, ha lavorato presso altre importanti istituzioni d’arte e case d’asta come Phillips e Asia Society, e ha coordinato il progetto “Art of the World” all’Expo mondiale di Shanghai nel 2010.

    Ha fondato l’agenzia di eventi “The Art of this Century”, fornendo esperienze su misura e incontri speciali nel mondo dell’arte, mentre nel 2019 ha co-fondato AiKA – Strategy & Art Connection.

    Karen partecipa attivamente alla costruzione della collezione privata della sua famiglia, DSLcollection, un’importante raccolta occidentale incentrata sull’arte contemporanea cinese.

     

    1.Per Lei, che importanza ha un Premio d’Arte nella carriera di un’artista?

    Vincere un premio può dare a un artista un’importante visibilità, ma solleva anche la questione di chi ne tragga vantaggio.

    Personalmente il premio che seguo è il Turner Prize che è stato istituito dalla Tate perché i collezionisti fuori dal Regno Unito hanno familiarità con il Turner Prize e per il modo in cui conferisce legittimità agli artisti, sia criticamente che commercialmente.

    Interessante anche il premio del padiglione della Biennale di Venezia, ma si tratta più che altro di artisti già affermati, un premio d’arte si aggiunge sicuramente alla storia personale di un artista che ha vinto il Turner Prize o ha rappresentato un paese alla Biennale di Venezia.

    Tuttavia, il lavoro stesso supera qualsiasi premio correlato.

    2.Cosa consiglierebbe ad un artista che vuole partecipare ad un Premio d’Arte?

    Deve tener conto che è una competizione e fare il meglio per cercare di vincerla. Inoltre, allo stesso tempo, non dovrebbe trascurare di comunicare il più possibile.

    3. Quali sono i fattori che tiene in considerazione nel giudicare una candidatura per un Premio d’Arte?

    Tutti i fattori devono essere presi in considerazione. Ma personalmente mi concentrerò sulla qualità del lavoro e sul potenziale dell’artista.

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    Come riconoscere la validità di un premio d’arte

    COME RICONOSCERE LA VALIDITA’ DI UN PREMIO D’ARTE

    Alcuni parametri per misurare l’autorevolezza di un premio d’arte

    “Interessante questo premio. Ma posso fidarmi?

    Se sei un artista chissà quante volte hai pensato di partecipare ad un premio d’arte ma, alla fine, hai desistito perché temevi che fosse una truffa o un concorso poco serio.

    In effetti, nel mondo dell’arte, esistono così tanti premi a livello nazionale e internazionale, che è legittimo avere dubbi e nutrire preoccupazioni quando si tratta di fare una scelta.

    Tuttavia esistono dei parametri che puoi tenere in considerazione quando si tratta di valutare l’autorevolezza di un premio d’arte. Vediamoli nel dettaglio.

    Chi è l’ente organizzatore?

    Tutto parte dalla reputazione e dal posizionamento della realtà che decide di organizzare e promuovere il premio

    Informati su chi è, cosa fa, dove si trova, quali sono le sue finalità e quanto è accreditata nel sistema dell’arte e della cultura. 

    Esiste un Regolamento?

    Prima di qualsiasi altro dettaglio, un artista che vuole capire la validità di un premio dovrebbe leggere subito il Regolamento, che deve essere chiaro, trasparente e normare tutti gli aspetti di candidatura, partecipazione, scadenze e responsabilità.

    Più un Regolamento è preciso, più sarà possibile comprendere la validità e serietà dell’Organizzatore e dei professionisti che lavorano per la sua creazione e realizzazione

    Se fai domande, rispondono subito?

    Dietro un progetto, che sia un concorso o un premio d’arte, c’è uno staff fatto di persone che lavora affinché tutto sia fatto con la massima professionalità e rigore, insieme ad un Supporto e Assistenza che devono essere al servizio esclusivo degli Artisti.

    Se scegli di fare domande, chiedere approfondimenti, richiedere assistenza per la candidatura lo staff di un Premio d’arte valido sarà in grado di rispondere subito alle tue richieste: anche questo è un segnale di serietà e professionalità da non sottovalutare.

    Chi sono i Partner e Sponsor?

    Per le aziende decidere di supportare un evento non è mai semplice. Questo perché comporta una cooperazione non casuale, ma fondata sull’affinità di valori e sulla chiarezza dei reciproci obiettivi. Pertanto se i partner e gli sponsor dell’evento godono di notorietà e autorevolezza nei rispettivi settori, non rischierebbero mai di compromettere la propria immagine collaborando con una realtà poco seria.

    Da chi è composta la Giuria?

    Una giuria prestigiosa è un elemento essenziale che conferisce affidabilità al premio. In tal senso la giuria di un premio prestigioso è sempre composta da esperti del settore di rilevanza internazionale, con accreditata esperienza e competenze che li legittimi a giudicare le opere nella categoria di riferimento.

    Quali e quanti sono i premi?

    La qualità e la quantità dei premi conferiti agli artisti vincitori rappresenta un fatto molto importante. Infatti, oltre alla possibilità di esporre i propri lavori in una vetrina internazionale offerta dalla Mostra Finale, è buona norma valutare l’entità dei premi, in denaro e in servizi, la loro finalità e l’effettiva utilità per la crescita professionale e il riconoscimento artistico.

    Photo credits: Courtesy of Heri Pemad Art Management Bali Team

    E tu, sei pronto a valutare la serietà di un premio d’arte?

     

    La Collezione Farnesina

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    LA COLLEZIONE FARNESINA

    Una collezione che racconta a tutto il mondo la storia dell’arte italiana del Novecento

    La Collezione Farnesina è la raccolta d’arte contemporanea del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

    Nasce nel 2000 per volontà dell’allora Segretario Generale Umberto Vattani, con l’obiettivo di documentare e valorizzare l’Arte Italiana di Primo e Secondo Novecento.

    Oggi la raccolta conta quasi cinquecento opere: in parte con opere degli anni Cinquanta e Sessanta e con altre di altissimo profilo che raccontano l’evolversi dell’arte italiana da inizio Novecento a oggi. 

    La Collezione, infatti, offre uno spaccato sui movimenti che hanno animato la scena artistica e culturale italiana della prima metà del XX secolo, come il Futurismo di Boccioni e la Metafisica di de Chirico, così come del secondo dopoguerra, come l’arte informale di Burri e lo spazialismo di Fontana.

    Ugualmente documentati gli svolgimenti della seconda metà del XX secolo, come l’Arte Povera del trio Kounellis, Merz, Paolini; il pop di Rotella e Schifano; l’arte concettuale di Manzoni e la percettiva di Bonalumi. 

    L’intero progetto è basato sul comodato d’uso gratuito, una formula di prestito temporaneo che prevede il prestito gratuito di un’opera per un periodo da parte di artisti o loro eredi, così come prestigiose istituzioni museali, gallerie e fondazioni.

    Inizialmente le opere erano collocate nei luoghi aperti, negli atri, nello Scalone d’Onore e nei corridoi degli spazi del ministero. Crescendo sempre di più la collezione ha trovato poi spazio anche nelle sale di rappresentanza, di riunione e negli uffici in cui operano i diplomatici. 

    In questo modo il Ministero degli Esteri può raccontare e promuovere l’arte italiana, con le sue trasformazioni, a livello internazionale poiché fruita da una importante rete di ambasciate, consolati e Istituti di Cultura provenienti da tutto il mondo.

    Nel 2019 la Collezione ha compiuto 20 anni, acquisendo nuove opere di artisti come Burri, Pascali, Zorio, Calzolari, ma anche di giovanissimi, che rappresentano il futuro dell’arte italiana, come Luca Pozzi e Emanuela Becheri.

    Per una collezione così importante che costantemente si arricchisce di nuove opere diventa indispensabile  avere un archivio digitale, per avere uno storico sempre completo e aggiornato con tutte le informazioni sulle opere d’arte che fanno parte, seppur temporaneamente, della collezione.

    Tra gli strumenti utili per l’archiviazione delle opere d’arte troviamo Art Rights, piattaforma che offre ai professionisti così come ai collezionisti, l’opportunità di documentare, in completa privacy, anche il comodato d’uso gratuito delle opere d’arte con oltre 200 campi compilabili all’interno dell’Attestato Art Rights, il primo e vero “Passaporto dell’opera d’arte”

    Photo credits: MAECI – Ministero degli Affari Esteri. Sala Forma. Photo Giorgio Benni

    E tu, sei pronto a conoscere le opere della Collezione Farnesina?

    La Promozione dei Bookshop museali

    La Promozione dei Bookshop museali

    Come sfruttarli al meglio per il marketing museale

    Non è più tempo di bookshop tristi, dimenticati, totalmente improduttivi e per nulla efficienti.

    Il bookshop è quel luogo magico in cui è possibile acquistare un ricordo della visita al museo, approfondire un argomento particolare, acquistare il catalogo della mostra o un gadget da regalare.

    La visita al museo o alla galleria è infatti una vera e propria esperienza, e come tale deve continuare anche nel ricordo del visitatore, il quale deve essere in grado di acquistare sia fisicamente, nello spazio espositivo, che online, tramite un e-commerce.

    In Italia, i bookshop museali non sempre vengono valorizzati come dovrebbero: infatti, spesso rappresentano più un costo che una preziosa risorsa economica e commerciale.

    Se strutturato e promosso strategicamente il bookshop rappresenta un’importante occasione per accrescere i profitti del museo e anche per fidelizzare il proprio pubblico con oggetti rari e perticolari.

    In che modo? 

    In realtà non dobbiamo inventarci nulla perché basta imparare la lezione dei più celebri musei stranieri, come la Tate Modern o il Moma, che ben sanno applicare le regole del marketing culturale per la promozione dei propri bookshop.

    Ecco 5 consigli per promuovere il tuo bookshop con successo!

    1 – Trasforma uno spazio poco curato e semideserto in un design store

    Stile, estro e creatività: i grandi musei hanno bookshop che sembrano negozi di design in cui nulla viene lasciato al caso: dalla scelta dell’arredo, alla ricerca di articoli selezionati; dalla location suggestiva alla scelta del personale affabile e intraprendente. 

    2 – Diversifica l’offerta rendendola più accattivante ed esclusiva

    Fai la differenza puntando sulla qualità e l’unicità degli articoli. Non limitarti ai classici libri, gadget e cataloghi ma ricerca articoli di tendenza, originali, esclusivi… che solo tu puoi offrire al tuo potenziale visitatore.  

    3 – Trasferisci il tuo bookshop online con un e-commerce

    Crea un sito e integralo con un e-commerce per vendere online i tuoi articoli ad un pubblico world wide. Aggiungi una newsletter per informare i tuoi contatti di promozioni, sconti e nuovi arrivi. Apri profili social e progetta una strategia digitale che leghi il tutto in modo funzionale.

    4 – Fai collaborazioni d’artista o con brand per creare gadget esclusivi

    Realizza delle partnership esclusive con artisti o brand per creare articoli limited edition e di tendenza capaci di attirare l’attenzione di un pubblico più vasto ed eterogeneo. Un esempio? La collaborazione tra Moma e Vans che ha prodotto una linea di sneakers a tema artistico.

    5 – Eventi + Educational Programs

    Il tuo bookshop non è solo un negozio per la vendita ma un punto di incontro e confronto tra persone. Per questo ospita meeting, conferenze e seminari a fini educativi oppure eventi come laboratori e presentazioni sui libri in vendita.

    Promuovere il proprio bookshop rendendolo un investimento e non una spesa non è per nulla semplice. Pertanto affidati ad un professionista del marketing culturale in grado di supportarti per rivoluzionare il tuo bookshop rendendolo 100% produttivo.

    Photo Credits:MoMA

    Contatta Art Backers Agency e trova il professionista che fa per te!

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    Art Backers Agency è la prima agenzia di Marketing Culturale e Comunicazione interamente dedicata al mondo dell’Arte 3.0.
    Supportiamo gallerie, musei, istituzioni e brand extra-settore con strategie digitali tra fisico e online.

    Intervista a Jean Conrad Lemaître, Giudice della Videoarte di Art Rights Prize

    Le Interviste di Art Rights Prize

    Intervista a Jean Conrad Lemaître, Collezionista di Video Art – Giudice della Videoarte di Art Rights Prize

    Art Rights Magazine, Media Partner di Art Rights Prize il primo Premio Digitale Internazionale per Artisti 3.0, presenta ogni settimana i Giudici che compongono la Giuria di Esperti del Sistema e del Mercato dell’arte.

    Nell’ottica di confronto e incontro tra Artisti e Professionisti dell’Arte, la Giuria di Art Rights Prize vanta la partecipazione di 15 Giudici che offrono in anteprima la visione personale e professionale sull’importanza dei Premi d’Arte, i consigli sulle migliori modalità di presentare la propria candidatura insieme alle motivazioni che dovrebbero spingere un artista a partecipare ad un premio d’arte.

    Se agli inizi della loro collezione, Isabelle e Jean Conrad Lemaître si sono concentrati sulle opere dei grandi nomi della Videoarte, ora non hanno più dubbi: vogliono sostenere i giovani video artist, gli emergenti, coloro che devono avere la loro occasione.

    Una miriade di nazionalità sono rappresentate nella collezione di Lemaître, con opere provenienti da paesi come Argentina, Messico, Israele, Libano, Lituania, Estonia, Turchia, Giappone e Cina, tra gli altri.

    Sempre attentissimo alle nuove generazioni, Lemaître è ora parte della Giuria di Videoarte di Art Rights Prize, e senza alcun dubbio si aspetta di trovare nuovi talenti che colgano l’occasione del premio per ottenere visibilità e attenzione per le loro opere…

    Jean Conrad Lemaitre

    Jean Conrad Lemaître ha Studiato ESCP Paris INSEAD fontainebleau (mba).

    Sposato con Isabelle de Turckheim, vive a Parigi e con lei è Collezionista di Videoarte dal 1996. Da allora sono state organizzate 20 mostre della loro collezione in musei in Francia, Germania, Spagna, USA, Perù, Argentina, Cina, Corea del Sud, Giappone e molti altri.

    Nel febbraio del 2014, Larry’s List, il database principale sulle collezioni d’arte, ha inserito la collezione di Lemaître tra le prime dieci raccolte significative al mondo di videoarte e new media art.

    Molti grandi artisti sono parte della loro collezione: Gillian Wearing, Mark Wallinger, Tacita Dean, Isaac Julian, Steve McQueen, Keith Tyson, Mario Garcia Torres e Sebastian Diaz Morales, solo per citarne alcuni

    Jean Conrad Lemaître è il presidente del comitato della fiera della video arte LOOP di Barcellona.

    1.Per Lei, che importanza ha un Premio d’Arte nella carriera di un’artista?

    Un artista che si esprime prima attraverso un mezzo di sua scelta ovviamente spera che i suoi amici o dilettanti di arti visive confortino i suoi sforzi.

    È certo che un premio d’arte costituisca un momento importante nella carriera di un artista, perché porta all’artista riconoscimento e visibilità oltre la sua stretta cerchia tra i collezionisti, i critici, le istituzioni

    2.Cosa consiglierebbe ad un artista che vuole partecipare ad un Premio d’Arte?

    Vorrei dare le seguenti raccomandazioni:

    • Continua ad essere se stesso, sii sincero
    • Fai del tuo meglio per prepararti al premio
    • Stai lontano da effetti speciali ed esercizi di puro stile

    3. Quali sono i fattori che tiene in considerazione nel giudicare una candidatura per un Premio d’Arte?

    I fattori sono tre:

    • Originalità nel suo lavoro, non vista altrove
    • Profondità del lavoro, cioè contenuto
    • Qualità tecnica del lavoro

     

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    Quali artisti possono partecipare ad un premio d’arte?

    QUALI ARTISTI POSSONO PARTECIPARE AD UN PREMIO D’ARTE?

    A chi sono rivolti i premi d’arte? Tutti gli artisti sono ammessi? Scopriamolo insieme!

    L’obiettivo di un premio d’arte è quello di riconoscere e premiare il talento degli artisti 

    Ma chi sono questi talenti?

    Le tipologie di artisti che possono partecipare ad un premio d’arte variano a seconda delle regole di ammissione stabilite dall’Organizzazione del premio. 

    Le modalità di selezione degli artisti e a chi si rivolge devono essere indicate all’interno del Regolamento, in cui vengono resi espliciti gli intenti e i criteri di selezione.

    Generalmente per partecipare ad un premio d’arte non vi è discriminazione di sesso e di nazionalità, invece possono fare la differenza altri parametri come:

    L’anno di nascita

    Non sempre i premi d’arte sono rivolti anche ad artisti minorenni 

    Background formativo

    Gli artisti partecipanti ad un premio possono essere autodidatti, possedere un diploma o titoli di studio specifici, aver frequentato l’Accademia o altre Scuole d’Arte.

    Stato di carriera

    Gli artisti possono essere emergenti o affermati, professionisti o dilettanti.

    Riconoscimenti passati

    Talvolta può capitare che siano esclusi dai concorsi artisti che abbiano già partecipato o vinto premi nelle edizioni precedenti dello stesso concorso.

    Categorie ammesse

    Fondamentale per la partecipazione ad un premio d’arte è la candidatura di opere che rientrino nelle categorie artistiche oggetto del premio.

    E tu, sei pronto a partecipare ad un premio d’arte?

    Photo credits: HOFA GALLERY

    Tecnologia e fruizione dell’arte: alcune prospettive future

    TECNOLOGIE E FRUIZIONE DELL’ARTE: ALCUNE PROSPETTIVE FUTURE

    Arte e tecnologia: quali paradigmi si presenteranno per il futuro? Vediamone alcuni…

    Da quando la pandemia COVID-19 ha colpito il mondo, il sistema dell’arte si è trovato ad affrontare una serie di domande riguardanti il proprio ​​futuro, inevitabilmente legato all’avanzare della tecnologia per comunicare, promuovere e diffondere il nostro patrimonio culturale.

    Per questo tentiamo di proporre alcuni scenari possibili che vedano l’integrazione delle nuove tecnologie applicate alla conservazione, valorizzazione e fruizione dell’arte.

    Realtà Virtuale e la Realtà Aumentata

    La realtà virtuale e 3D è stata la vera protagonista di questa rivoluzione digitale dell’arte. Online viewing room, mostre 3D, proiezioni olografiche, game e app di realtà aumentata.

    La sfida per il futuro? Caratterizzare questi spazi e strumenti multimediali con linguaggi e storytelling più coinvolgenti e interfacce di interazione il più possibile semplici. 

    Chi ci sta provando? Art Rights Prize, il primo premio internazionale virtuale che grazie alla piattaforma Lieu.City offrirà agli Artisti selezionati da una Giuria tra Pittura, Fotografia, Arte Digitale, Video Arte e Street Art la possibilità di esporre le opere fisiche all’interno di una Mostra Virtuale in 3D.

    Integrazione di programmi culturali dei Big della tecnologia

    Google, Apple, Samsung e HTC hanno la volontà di creare programmi o istituzioni culturali per cambiare il paradigma della fruizione, della conservazione e della valorizzazione dell’arte e della cultura.

    Il programma più noto è sicuramente Google Arts & Culture, lanciato nel 2011 ma la recente nomina di David Gurr, capo delle operazioni di Amazon nel Regno Unito e in Irlanda, a direttore del National History Museum di Londra può essere vista come un passo nella direzione di legami più stretti.

    Nuovi investimenti e nuovi mercati

    In termini di investimenti, la tecnologia sta dando forma a un nuovo panorama che, attraverso i big data, l’intelligenza artificiale e la Blockchain, vedrà un aumento di strumenti che possono essere utilizzati per la valutazione e la provenienza delle opere d’arte, aumentando così la trasparenza e la fiducia nel mercato dell’arte. 

    Sistemi gestionali e di certificazione

    Per la gestione delle collezioni d’Arte esistono nuove piattaforme, che permettono di certificare le proprie opere a favore dell’autenticità e della tracciabilità delle informazioni a supporto di provenance e due diligence.

    Questi sistemi consentono una maggiore fiducia nel mercato dell’Arte, grazie il supporto delle nuove tecnologie, e favoriscono il contatto tra artisti, collezionisti, musei, galleristi e professionisti del settore.

    Tra queste Art Rights, piattaforma che permette di creare Attestati per dimostrare la paternità, provenienza e autenticità delle vostre opere d’Arte, grazie a un innovativo sistema a valenza legale conforme alla Legge del diritto d’autore e con utenti verificati in data certa con tecnologia Blockchain. 

    E tu, sei pronto a scoprire il futuro tecnologico dell’arte?

    Photo credits: ArtLab, in software installation view of Ellen Gallagher’s DeLuxe, 2004-05, and Mark Bradford’s Chicago, 2019, created in HWVR. © the artists. Courtesy of the artists and Hauser & Wirth.

    L’importanza dei Partner di un premio d’arte

    L’IMPORTANZA DEI PARTNER DI UN PREMIO D’ARTE

    Valutare chi sono, il loro coinvolgimento nel mondo dell’arte e i premi che offrono sono tutti punti cruciali per capire il valore e la professionalità di un Premio d’Arte.

    I premi d’arte sono strumento per scoprire talenti, ma anche per fornire supporto e sostegno concreto agli artisti.

    Sono state previste nuove modalità di assegnazione di premi, con maggiori riconoscimenti per un numero più alto di artisti. 

    Premi in denaro, servizi e opportunità di mostre e curatele si tratta di riconoscimenti messi a disposizione dall’Organizzazione di un Premio d’Arte insieme ai propri Partner.

    Diventa allora fondamentale per gli Artisti che scelgono di partecipare ad un Premio d’Arte conoscere la qualità e l’importanza dei partner dell’iniziativa, valutando il reale valore di queste opportunità per la propria produzione artistica e a supporto della propria carriera.

    Sono sempre di più gli enti che offrono sostegno per la valorizzazione del patrimonio artistico, promuovendo partnership con le principali realtà che organizzano premi d’arte.

    Chi sono

    Enti istituzionali, aziende, società private, banche: i soggetti coinvolti nelle partnership di un premio d’arte sono vari, ma accomunati da un’unica missione: sostenere e promuovere l’arte e gli artisti a livello internazionali a titolo di riconoscimento personale e nell’interesse di un bene comune.

    Cosa offrono agli artisti finalisti?

    I premi offerti dai partners sono vari e possono consistere in:

    • Borse in denaro
    • Opportunità a sostegno della carriera di un’artista come residenze, mostre, corsi di formazione online e offline, consulenze, servizi digitali
    • Visibilità e copertura internazionale con contenuti e rassegna stampa 

    Quali i vantaggi per gli Artisti?

    Molteplici, perché a seconda dell’importanza del Partner, del suo coinvolgimento nel sistema e nel mercato dell’arte, insieme ai premi messi a disposizione a supporto degli artisti selezionati, ecco che questi ultimi avranno l’opportunità incredibile di essere conosciuti e inseriti nel settore, con un grande punto a favore per la propria carriera

    Photo credits: Pexels

    Intervista a Maria Chiara Valacchi, Giudice della Pittura di Art Rights Prize

    Le Interviste di Art Rights Prize

    Intervista a Maria Chiara Valacchi, Critica d’Arte e Curatrice – Giudice della Pittura di Art Rights Prize

    Art Rights Magazine, Media Partner di Art Rights Prize il primo Premio Digitale Internazionale per Artisti 3.0, presenta ogni settimana i Giudici che compongono la Giuria di Esperti del Sistema e del Mercato dell’arte.

    Nell’ottica di confronto e incontro tra Artisti e Professionisti dell’Arte, la Giuria di Art Rights Prize vanta la partecipazione di 15 Giudici che offrono in anteprima la visione personale e professionale sull’importanza dei Premi d’Arte, i consigli sulle migliori modalità di presentare la propria candidatura insieme alle motivazioni che dovrebbero spingere un artista a partecipare ad un premio d’arte.

    Cogliere l’opportunità di un premio d’arte per esporsi senza filtri e far emergere la propria ricerca artistica.

    Senza troppi fronzoli, ecco il miglior consiglio di Maria Chiara Valacchi, Critica d’Arte, Curatrice e Art Writer per le migliori testate dell’Arte, ha fondato lo spazio no-profit milanese “Cabinet” e ha creato la piattaforma online che da spazio alla migliore pittura contemporanea che ha chiamato “Paint!”.

    La sua attenzione verso la giovane arte emergente la porta oggi a ricoprire il ruolo di Giudice per la Categoria PITTURA di Art Rights Prize, pronta a selezionare i migliori talenti per la Mostra Finale Virtuale 3D.

    In questa intervista Maria Chiara coglie nel segno alcuni punti chiave di una buona candidatura da tenere presenti per tutti gli artisti, non resta che leggerla molto attentamente… 

    Maria Chiara Valacchi

    Maria Chiara Valacchi è una critica d’arte, curatrice indipendente e art writer con base a Milano.

    Dal 2010 ha fondato e cura lo spazio non-profit Cabinet di Milano che ha ospitato una serie riconosciuti artisti internazionali mid-career .

    Dal 2014 ha fondato ed è editor-in-chief di “Paint!” una piattaforma online esclusivamente dedicata alla diffusione e alla ricerca della migliore pittura contemporanea, la prima ad utilizzare il contributo diretto di illustri pittori internazionali.

    Dal 2015 è contributor internazionale di “ArtForum International Magazine” e dal 2017 de “Il Corriere della Sera” e “Il Fatto Quotidiano” per cui cura delle rubriche tematiche dedicate all’Arte Contemporanea.

    Come curatrice indipendente ha al suo attivo oltre ottanta mostre realizzate in spazi privati e pubblici.

    Tra i principali Magazine con cui ha collaborato: Artforum, Flash Art, Arte e Critica, Arte, Muse e Inside.

    1.Per Lei, che importanza ha un Premio d’Arte nella carriera di un’artista?

    Credo che la partecipazione ad un premio offra la possibilità di mettere a confronto il proprio lavoro con quello di colleghi coevi e, cosa sempre più rara, di ricevere un giudizio senza filtri in modo diretto e critico nel senso antico del termine.

    Al di là del premio, questa opportunità se accolta in maniera costruttiva, può aiutare a mettere in luce forze e debolezze della propria ricerca creativa.

    I premi rimangono inoltre un ulteriore metodo di divulgazione del proprio lavoro.

    2.Cosa consiglierebbe ad un artista che vuole partecipare ad un Premio d’Arte?

    Coerentemente con quanto detto prima, consiglierei di non adattare il proprio lavoro al gusto critico ed estetico dei giurati o del trend del momento ma di cogliere l’opportunità di esporsi senza filtri, al fine di apprendere un punto di vista professionale e alternativo della propria ricerca artistica.

    3. Quali sono i fattori che tiene in considerazione nel giudicare una candidatura per un Premio d’Arte?

    In primo luogo il potere espressivo dell’opera e la sua capacità di registrare e parlare del nostro presente; altro elemento importante è anche l’equilibrio che si stabilisce tra intenzioni concettuali e reale qualità dell’opera in se.

    Non ultimo il percorso professionale e le collaborazioni con il sistema.

     

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    Intervista a Matteo Maffucci, Giudice della Street Art di Art Rights Prize

    Le Interviste di Art Rights Prize

    Intervista a Matteo Maffucci, Collezionista – Giudice della Street Art di Art Rights Prize

    Art Rights Magazine, Media Partner di Art Rights Prize il primo Premio Digitale Internazionale per Artisti 3.0, presenta ogni settimana i Giudici che compongono la Giuria di Esperti del Sistema e del Mercato dell’arte.

    Nell’ottica di confronto e incontro tra Artisti e Professionisti dell’Arte, la Giuria di Art Rights Prize vanta la partecipazione di 15 Giudici che offrono in anteprima la visione personale e professionale sull’importanza dei Premi d’Arte, i consigli sulle migliori modalità di presentare la propria candidatura insieme alle motivazioni che dovrebbero spingere un artista a partecipare ad un premio d’arte.

    La sua missione, sui social, è trasmettere il bello dell’Arte, ma per lui la Street Art è una vera e propria passione, nonché ossessione! 

    Matteo Maffucci è un grande collezionista di street artist che non si lascia scappare nemmeno un’opera degli artisti emergenti e giovanissimi, per questo come Giudice della Street Art per Art Rights Prize è pronto a scoprire nuovi talenti e a premiarli.

    In questa intervista, tanti sono i consigli, ma tra i più importanti Matteo dice: “Non serve stupire, l’importante è colpire nel segno”…

    Matteo Maffucci

    Matteo Maffucci, cantante, scrittore, giornalista e appassionato collezionista.

    Negli anni 2000 è stato una delle voci degli Zero Assoluto, nel 2016 è stato autore e conduttore del programma sulla street art MURO per Sky Arte; a maggio del 2018 ha fondato l’agenzia per web star One Shot Agency.

    Follemente curioso, “inciampa” casualmente nella street art; si appassiona, la colleziona, la supporta, la comunica con l’immediatezza dei social, dove trasmettere il bello dell’arte è diventata una missione.

     

    1.Per Lei, che importanza ha un Premio d’Arte nella carriera di un’artista?

    Per un’artista ricevere un premio d’arte è la possibilità di farsi conoscere in modo più capillare e avvicinarsi al grande pubblico.

    2.Cosa consiglierebbe ad un artista che vuole partecipare ad un Premio d’Arte?

    Consiglierei di presentare opere che lo rappresentano profondamente senza cercare di stupire a tutti i costi. Presentati per quello che sei.

    3. Quali sono i fattori che tiene in considerazione nel giudicare una candidatura per un Premio d’Arte?

    Da collezionista considero innanzitutto il mio gusto e ovviamente la capacità che un’opera ha di raccontare una storia, un dettaglio, qualcosa che mi emozioni o che mi disturbi.

    L’importante è che non sia anonima.

     

    Se sei un Artista, cosa aspetti?

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    E tu, sei pronto per Art Rights Prize? 

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