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    Collezionisti e prestito delle opere d’arte

    Il prestito delle opere d'arte art rights magazine
    Il prestito delle opere d'arte art rights magazine

    COLLEZIONISTI E PRESTITO DELLE OPERE D’ARTE

    Il prestito di un’opera d’arte da valore alle opere, ma quali sono gli step per il Collezionista?

    Il Collezionista che sceglie di prestare un’opera d’arte per una mostra, dovrà essere rassicurato su diversi step: la logistica, la movimentazione, l’allestimento, l’assicurazione, la sicurezza, la promozione, la comunicazione e molto altro…

    Ecco i passaggi e la documentazione richiesti al Collezionista per il prestito di un’opera d’arte:

    Documenti per il prestito Inizialmente l’ente organizzatore della mostra invia la richiesta di prestito al collezionista o all’istituzione proprietaria. Subito dopo aver accolto la richiesta, si procede con la compilazione dei documenti necessari al prestito 

     che sono:

    • La Scheda di prestitoovvero il Loan Form, un documento fondamentale in cui sono normate le condizioni del prestito.
    • Il Condition Report  documento in cui vengono riportati, datati e firmati, gli esiti della valutazione dello stato di un’opera prima del prestito e a cura di un Esperto Restauratore o Conservatore.
    • L’Assicurazione  dell’Opera dove sono riportate le condizioni previste dalla polizza assicurativa.
    • Il Facility Report, ossia il documento che descrive le caratteristiche della sede espositiva, sia dal punto di vista della sicurezza/sorveglianza, sia delle condizioni di esposizione e conservazione delle opere.

    All’interno di un museo è il Registrar la figura professionale che si occupa della gestione del prestito e di tutte le attività logistiche dell’opera durante tutte le fasi che interessano il prestito.

    Per il Collezionista invece è possibile prevedere la presenza di un Art Collection Manager o ancora di un Fine Art Logistic Expert, due professionalità molto differenti per formazione e competenze, ma in grado di supportare il collezionista in questa delicata fase.

    Il trasporto dell’opera 

    Il trasporto dell’opera è una fase molto delicata che richiede l’intervento di professionisti esperti, che dovranno predisporre tutte le accortezze in termini di movimentazione e imballaggio in base alla specificità del bene. Durante il trasporto è inoltre necessario compilare un documento di trasporto (DDT), sul quale, chi riceve l’opera, il trasportatore, il registrar, l’allestitore o il prestatore annota le condizioni dell’opera e dell’imballaggio all’arrivo.

    L’allestimento della mostra

    L’allestimento è una delle fasi più rischiose per l’integrità dell’opera: per questo è fondamentale tenere sempre in considerazione le sue esigenze conservative, espositive e di sicurezza. Durante l’allestimento diventa quindi opportuno documentare le movimentazioni, attrezzature e dispositivi utilizzati, in modo da agevolare anche i futuri allestimenti.

    Vista la complessità dell’operazione, diventa di fondamentale importanza avvalersi sia di un archivio digitale, per avere uno storico aggiornato di tutte le informazioni sull’opera, sia di professionisti capaci di gestire ogni fase del prestito con competenza.

    Tra gli strumenti utili per l’archiviazione delle opere d’arte troviamo Art Rights, piattaforma che offre ai professionisti così come ai collezionisti, l’opportunità di documentare e registrare la fase di prestito delle opere d’arte con oltre 200 campi compilabili a seconda delle informazioni all’interno dell’Attestato Art Rights, il primo Passaporto dell’opera d’arte

    E tu, sei pronto a prestare le tue opere?

    Photo credits: Photo courtesy of MIT List Visual Arts Center.

    Come scegliere le tue opere per un premio d’arte

    COME SCEGLIERE LE TUE OPERE PER UN PREMIO D’ARTE

    Scopri le caratteristiche che le tue opere devono avere per partecipare ad un premio d’arte

    Quando decidi di partecipare ad un premio d’arte, dopo aver inviato la tua candidatura ed effettuato la registrazione, arriva il momento di iniziare la compilazione della tua Scheda Artista.

    La maggior parte dei premi, come Art Rights Prize, prevedono l’inserimento di una breve bio e del portfolio, anch’essi importantissimi in fase di valutazione da parte della Giuria

    Nello step successiva, l’artista deve decidere con quali opere partecipare al premio: non sempre è una scelta facile.

    Ecco alcuni consigli da seguire che vi aiuteranno a scegliere con quali opere partecipare…

    Comprendi le finalità e i criteri di selezione del premio

    Comprendere esattamente gli obiettivi, le caratteristiche e le finalità del premio è indispensabile per capire quali opere inviare. Solo leggendo con attenzione il Regolamento potrai fare una scelta accurata, pertinente e ponderata. Attieniti con precisione a tutte le richieste, siano esse tematiche, fisiche (peso, dimensioni dell’opera etc) o descrittive (titolo, anno di realizzazione)

    Analizza criticamente la tua produzione artistica

    Se hai una produzione artistica ampia e non omogenea, è fondamentale studiare e razionalizzare il proprio lavoro, selezionando le opere con l’intento non solo di proporre il meglio della propria produzione, ma anche quella più in linea con i temi e i criteri di selezione del concorso.

    Scegli l’opera che ti rappresenta, non quella che potrebbe piacere alla giuria

    Presenta le opere che più delle altre rappresentano il tuo pensiero artistico, non quelle che, secondo te, potrebbero stupire di più la giuria. Sii fedele alla tua pratica, non aggiustare il tiro per tentare di impressionare i giurati.

    Racconta una storia che susciti emozioni e dialoghi col presente

    Quando presenti un progetto, è necessario creare un insieme coeso di opere che creino una narrazione solida capace di generare emozioni, il pensiero che l’ha ispirata, l’originalità dell’idea creativa e il messaggio che l’opera comunica.

    E tu, sei pronto a scegliere quali opere candidare ad un premio d’arte?

     

    Photo credits: Pexels

    Intervista a Marta Giani, Giudice della Pittura di Art Rights Prize

    Le Interviste di Art Rights Prize

    Intervista a Marta Giani, Director e Head of Sale di Sotheby’s Italia – Giudice della Pittura di Art Rights Prize

    Art Rights Magazine, Media Partner di Art Rights Prize il primo Premio Digitale Internazionale per Artisti 3.0, presenta ogni settimana i Giudici che compongono la Giuria di Esperti del Sistema e del Mercato dell’arte.

    Nell’ottica di confronto e incontro tra Artisti e Professionisti dell’Arte, la Giuria di Art Rights Prize vanta la partecipazione di 15 Giudici che offrono in anteprima la visione personale e professionale sull’importanza dei Premi d’Arte, i consigli sulle migliori modalità di presentare la propria candidatura insieme alle motivazioni che dovrebbero spingere un artista a partecipare ad un premio d’arte.

    Suscitare il desiderio di andare oltre l’immagine di un’opera per approfondire la conoscenza dell’artista. 

    Questo è il desiderio di Marta Giani, Director e Head of Sale di Sotheby’s Italia, che ricopre il ruolo di Giudice della Categoria Pittura per Art Rights Prize. 

    Seppure la sua professione la porti a interfacciarsi con il Secondo Mercato delle case d’asta, non manca l’attenzione di Marta alle giovani generazioni di Artisti, per le quali si augura sempre che pur avendo una conoscenza del panorama artistico contemporaneo, sappiano far prevalere la propria personale ricerca artistica.

    Marta Giani

    Marta Giani, Director, Esperta del dipartimento di Arte Moderna e Contemporanea, lavora con Sotheby’s Italia dal 2006. Dopo una prima esperienza nel campo delle fusioni e acquisizioni d’azienda immediatamente dopo la laurea, ha collaborato con il Museo di Palazzo Reale a Milano in occasione delle mostre temporanee. 

    Ha maturato una significativa esperienza nel settore del restauro dell’arte contemporanea e nel 2004 ha iniziato la sua collaborazione con la storica casa d’aste Finarte

    Nel 2006 si unisce al team di Sotheby’s a Milano, dove inizia la carriera come Junior Specialist per il dipartimento di Arte Moderna e Contemporanea. 

    Sempre in stretto contatto con i colleghi di Londra, Parigi e New York per le valutazioni e le aste internazionali, dal 2012 è Deputy Director e fulcro del dipartimento milanese. 

    Dal 2016 è stata promossa Co-head of Sale delle vendite milanesi di Arte Moderna e Contemporanea: ha orchestrato a maggio 2017 la vendita della collezione internazionale “White VS Color”. Da giugno 2018 è diventata Head of sale delle vendite milanesi di Arte Moderna e Contemporanea.

    1.Per Lei, che importanza ha un Premio d’Arte nella carriera di un’artista?

    A mio parere per un artista, specialmente se giovane, il fatto di partecipare a un premio d’arte puó essere un’esperienza molto positiva e costruttiva.

    In primo luogo perché affina le capacità di concentrazione e sintesi della propria ricerca, ma soprattutto perché gli permette di comparare e misurare le proprie capacità ed idee con artisti provenienti da diverse aree geografiche e con background differenti.

    2.Cosa consiglierebbe ad un artista che vuole partecipare ad un Premio d’Arte?

    Penso che sia importante per un artista che decide di partecipare ad un Premio d’Arte di mantenere un atteggiamento umile e costruttivo ed una mentalità aperta.

    Inoltre è fondamentale che abbia lo stimolo di conoscere ed approfondire ció che lo circonda. I musei sia locali, sia di grande affluenza, le mostre temporanee in gallerie d’arte in Italia e all’estero, le fiere nazionali ed internazionali e le aste sono tutti aspetti altrettanto essenziali di un sistema che l’artista deve conoscere per completare la sua formazione e definire il proprio stile.

    In epoca di pandemia, con le limitazioni a cui siamo costretti sia in termini di spostamenti, sia per quanto concerne la reperibilità dei contenuti è evidente a tutti che il mezzo digitale è diventato imprescindibile.

    3. Quali sono i fattori che tiene in considerazione nel giudicare una candidatura per un Premio d’Arte?

    Da una parte il gusto personale è imprescindibile, ma penso sia molto importante non fermarsi a questo criterio.

    Le opere d’arte sono infatti il risultato di ricerche soggettive distanti tra loro e con motivazioni disparate e nella maggior parte dei casi non immediate.

    Il fatto che non sia di immediata comprensione  paradossalmente rende piú interessante l’opera d’arte contemporanea. Per quanto mi riguarda, prenderei in considerazione la candidatura di un artista se le sue opere suscitassero in me il desiderio di sapere di piú sulle ragioni di certe scelte o sull’utilizzo di certi materiali e tecniche espressive.

    Un altro criterio di giudizio dipende dalla propria conoscenza del panorama artistico contemporaneo: ricerche già viste, non originali o che ricalcano in modo vistoso il lavoro di artisti piú conosciuti e già affermati scoraggerebbe una proposta di candidatura.



     

    Se sei un Artista, cosa aspetti?

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    Chi sono gli artisti Blue Chip

    ARTISTI BLUE CHIP ART RIGHTS MAGAZINE
    JEAN-MICHEL BASQUIAT BABY BOOM, 1982 Acrylic, oil stick, paper collage on canvas mounted on tied wood supports, 49 × 84 1⁄16 inches (124.5 × 213.5 cm). c The Estate of Jean-Michel Basquiat, ADAGP, Paris and ARS, New York 2017. Photo: Elisabeth Bernstein

    CHI SONO GLI ARTISTI BLUE CHIP

    Gli artisti blue chip sono le personalità più affermate e gli investimenti più sicuri del sistema dell’arte

    Nonostante le fluttuazioni del mercato, dovute alle recenti crisi finanziarie, l’arte continua ad essere un passion asset sicuro sul lungo periodo, perché sempre più collezionisti decidono di investire nell’acquisto delle opere degli artisti più quotati del mercato.

    Infatti sono proprio gli artisti blue chip che regalano i maggiori guadagni.

    Così emerge da Artprice100®, l’Art Market Index di Artprice che permette ai collezionisti di seguire l’andamento del mercato basandosi esclusivamente sui cosiddetti Artisti Blue Chip.

    Ma chi sono gli Artisti Blue Chip?

    Si tratta di Artisti le cui quotazioni superano il milione di euro e rimangono costanti nel tempo. Sono gli artisti ampiamente riconosciuti dal mercato, la cui posizione è stata consolidata da eccezionali volumi di vendita nel corso di diversi anni e sono rappresentati dalle gallerie più importanti del settore 

    Le opere degli artisti blue chip non hanno solo un grande valore economico, ma rappresentano anche un investimento sicuro e affidabile, perché il loro valore rimarrà stabile nel tempo nonostante gli alti e bassi dell’economia.

    Qualche esempio? Artisti come Pablo Picasso, Mark Rothko, Jeff Koons, Jean-Michel Basquiat e Kaws sono Artisti Blue Chip.

    Da dove deriva il termine Blue Chip?

    Il termine deriva dal poker, infatti, “blue chip” (gettone blu) è la fiche con il valore più alto.

    Nei mercati finanziari, in generale, con “Blue Chip” si indicano le azioni che non solo sono le più costose, ma sono anche quelle che garantiscono una maggiore stabilità e sicurezza d’investimento.

    Artisti e Gallerie Blue Chip

    Nel mondo dell’arte esistono gallerie con un impatto economico e di credibilità notevole tra cui Hauser&Wirth, David Zwirner Gallery, Gagosian, Massimo de Carlo o Perrotin solo per citarne alcune annoverano nella loro scuderia molti artisti blue-chip le cui quotazioni vengono spesso “difese” in occasione delle vendite all’asta. 

    Inoltre le gallerie non di rado si occupano anche della catalogazione e archiviazione delle opere di questi artisti, con l’obiettivo di assicurare ai propri collezionisti un controllo sull’autenticità, valorizzazione e promozione delle opere degli artisti.

    Per un Artista avere la catalogazione delle opere aggiornata e completa, permette di accrescere il valore delle proprie opere d’arte, migliorando la propria reputazione all’interno del sistema dell’arte.

    Oggi è possibile creare un Archivio d’Artista completo e digitale grazie all’utilizzo di strumenti professionali come Art Rights, piattaforma che permette di gestire e certificare le opere d’arte 

    E tu, sei pronto a diventare un artista blue chip?

    Photo credits: Jean-Michel Basquiat’s ‘Baby Boom’ (1982) at Lévy Gorvy © The Estate of Jean-Michel Basquiat, ADAGP, Paris and ARS, New York 2017

    Le Mostre Finali dei Premi

    LE MOSTRE FINALI DEI PREMI

    Il momento in cui un artista può davvero mettersi in gioco

    I premi d’arte sono importanti per la carriera di un’artista, perché offrono visibilità e occasioni di confronto a livello internazionale.

    Ma come avviene?

    La Mostra Finale, momento conclusivo di ogni premio d’arte, può avvenire con l’esposizione delle opere finaliste all’interno di un luogo fisico o su piattaforme digitali all’avanguardia che utilizzano la Realtà Virtuale in 3D.

    L’esposizione rappresenta una vetrina d’eccellenza per la produzione artistica contemporanea a livello internazionale, offrendo agli artisti non solo visibilità ma anche occasioni di networking.

    La Mostra Finale è un’occasione unica per un artista all’inizio di carriera o già affermato per poter:

    • Confrontarsi con altri artisti
    • Vivere un’esperienza di sana competizione
    • Relazionarsi con un pubblico eclettico di art lovers, collezionisti e professionisti
    • Ampliare il network di professionisti del settore quali curatori, direttori di musei e gallerie ma non solo
    • Mettersi in gioco per dare una spinta alla propria carriera

    Le mostre finali sono quasi sempre mostre collettive delle opere degli Artisti Finalisti, con l’obiettivo di fornire una panoramica dello stato attuale dell’arte contemporanea internazionale per le singole categorie artistiche considerate per la selezione.

    Spesso la mostra nasce dalla curatela di un professionista o dalla collaborazione dei giurati internazionali che hanno valutato e selezionato tutti i candidati.

    Le mostre finali sono inoltre occasioni di approfondimento e formazione grazie al programma di eventi collaterali quali conferenze, talks, workshop che offrono ad Artisti e al pubblico diverse opportunità di incontro e confronto.

    Durante le mostre finali è possibile vendere le proprie opere? 

    Non sempre…per questo è bene valutare attentamente questo dettaglio e le modalità!

    La scelta di acconsentire alla vendita o alla sola esposizione delle opere dipende dalle disposizioni previste dall’ente organizzatore, che dovranno essere indicate nel Regolamento del Premio d’Arte.

    Le mostre finali, della durata di uno o due mesi, prevedono un evento di premiazione dei vincitori, momento in cui gli artisti partecipanti raggiungono l’apice della loro visibilità.

    E tu, sei pronto a partecipare alla Mostra Finale?

    Photo credits: Pexels

    Intervista a Marco Rubino, Capo Giuria della Street Art di Art Rights Prize

    MARCO RUBINO giudice street art art rights prize
    MARCO RUBINO giudice street art art rights prize

    Le Interviste di Art Rights Prize

    Intervista a Marco Rubino, Partner di Community, Contemporary & Street Art Contributor Forbes Italia – Capo Giuria della Street Art di Art Rights Prize

    Art Rights Magazine, Media Partner di Art Rights Prize il primo Premio Digitale Internazionale per Artisti 3.0, presenta ogni settimana i Giudici che compongono la Giuria di Esperti del Sistema e del Mercato dell’arte.

    Nell’ottica di confronto e incontro tra Artisti e Professionisti dell’Arte, la Giuria di Art Rights Prize vanta la partecipazione di 15 Giudici che offrono in anteprima la visione personale e professionale sull’importanza dei Premi d’Arte, i consigli sulle migliori modalità di presentare la propria candidatura insieme alle motivazioni che dovrebbero spingere un artista a partecipare ad un premio d’arte.

    Nutrire una passione per l’arte significa non solo collezionarla, ma anche diventarne supporter, in particolare della giovane arte. 

    Marco Rubino, Partner di Community – una della principali società di consulenza di Comunicazione a livello europeoCollezionista e Contributor per Forbes Italia è alla costante ricerca di nomi (ancora) non del tutto mainstream, ma con una forte carriera artistica ben avviata come CbHoyo, Helena Margrét, Dot Pigeon, MrDoodle,  Andrea Crespi, Jhon Paul Fauves e Ktnepiz. 

    La sua collezione è eclettica, ma segue due direttrici: il suo gusto unito a quello di sua moglie Valentina, insieme ad un’attenta ricerca tra fisico e digitale. 

    Da comunicatore, è attratto oltre che dall’aspetto estetico, soprattutto dall’idea creativa di ogni opera che accoglie nella propria collezione, dove mixa pezzi Street Art di Ron English, Cartrain, Pure Evil, Banksy, Obey o BenEine, a opere uniche o limited edition di esponenti dell’Arte Contemporanea come Giampiero Romanó, Kaws, Francesco De Molfetta e Emilio Isgrò oppure sketch unici come quello realizzato per lui da Alec Monopoly. 

    Nel suo scrigno c’è spazio anche per la fotografia, prevalentemente in bianco e nero, come gli scatti di Elliott Erwitt o Alison Jackson, oppure quelli dai colori saturi di Steve McCurry. 

    Una categoria che lo diverte sono gli art toy: Kaws, Murakami, le edition per Seletti di Maurizio Cattelan e le mitiche pumpkins di Yayoi Kusama

    Attivissimo sui social network, su Instagram si è dato una regola: pubblicare foto di opere d’arte in grado di emozionare e di catturare attenzione tale da interrompere il consueto flusso mentale. 

    Oggi in qualità di Capo Giuria della Street Art per Art Rights Prize Marco Rubino racconta l’importanza di una candidatura per un premio d’arte, il valore nella carriera di un’artista e ciò che vorrebbe leggere…

    Marco Rubino

    Partner di Community e Contemporary & Street Art Contributor Forbes Italia

    In Community dal 2003, Marco possiede una profonda esperienza nella comunicazione finanziaria e nelle Litigation PR

    Per Community gestisce la comunicazione di prestigiose società italiane e internazionali supportandole nelle operazioni di finanza ordinaria e straordinaria. L’esperienza maturata in Community si completa con la gestione della comunicazione corporate per alcune delle principali multinazionali attive in Italia. 

    Nei primi mesi del Covid insieme a due galleristi – Marcello Polito e Nicoló Stabile – ha dato vita come curatore alla prima asta benefica di Arte Contemporanea e Street Art a favore degli ospedali Sacco di Milano e Cotugno di Napoli.

    Un modo per dimostrare come anche l’arte può essere utile al prossimo. L’attenzione per il sociale – Marco siede nel board di Fondazione Laps, Onlus fondata da Lapo Elkann e dell’Advisory Board di Reputation Science – è insieme all’arte e ai viaggi una delle sue passioni. 

    Dal 2018 è contributor per la Contemporary & Street art per Forbes Italia.

    1.Per Lei, che importanza ha un Premio d’Arte nella carriera di un’artista?

    Un premio ha una valenza diversa a seconda della fase in cui si trova un artista. 

    Se sta muovendo i primi passi il premio rappresenta un’occasione di visibilità grande, a prescindere dall’esito della gara. 

    Nel caso di un artista più maturo, invece, il premio può rappresentare un riconoscimento oggettivo dei propri sforzi.

    In ogni caso il premio è un modo in cui confrontarsi, non bisogna mai temere la competizione, il giudizio esterno se sano può essere molto costruttivo.

    2.Cosa consiglierebbe ad un artista che vuole partecipare ad un Premio d’Arte?

    In primo luogo consiglierei di credere sempre nel proprio sogno a prescindere dall’esito della competizione.

    Poi di presentare l’opera che più delle altre rappresenta il suo pensiero artistico, non per forza quella che pensa possa piacere di più alla giuria. 

    3. Quali sono i fattori che tiene in considerazione nel giudicare una candidatura per un Premio d’Arte?

    Sono quattro i principali fattori che considero: l’emozione che è in grado di generare, il pensiero che l’ha ispirata, l’originalità dell’idea creativa e il messaggio che l’opera comunica.

    So perfettamente che l’emozione è un elemento soggettivo e che quindi alcuni potrebbero non condividere questo metro di giudizio, ma penso che oggi – alla luce del fatto che ognuno di noi è esposto a una grande produzione di opere d’arte – sia necessario soffermarsi sull’emozionalità. 

    Ci si ricorda più facilmente l’ultima opera vista o l’ultima che ci ha comunicato qualcosa?

    Infine, tenderò a orientare la mia scelta verso un artista che dimostri di avere preparazione e non l’improvvisatore.

     

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    Professione Gallery Assistant

    Professione Gallery Assistant Art Rights Magazine
    Professione Gallery Assistant Art Rights Magazine

    PROFESSIONE GALLERY ASSISTANT

    Chi è e cosa fa l’assistente di una galleria d’arte

    Quando entri in una galleria d’arte, con tutta probabilità la prima persona in cui ti imbatterai sarà un’assistente di galleria.

    L’assistente di galleria è un professionista del mondo dell’arte che potrebbe lavorare in una galleria d’arte privata o in una struttura pubblica.

    Per essere assistente di galleria non sempre è indispensabile avere una laurea in una materia umanistica, come la storia dell’arte, ma è vitale nutrire una forte passione per l’Arte.

    Tra le competenze di un Gallery Assistant ci sono:

    • Ottime capacità organizzative 
    • Versatilità e intraprendenza
    • Doti comunicative e capacità di creare relazioni interpersonali 
    • Competenze grafiche e creative 
    • Abilità sui social media e con i software digitali

    I suoi compiti, nella maggior parte dei casi e per gallerie di piccole-medie dimensioni, sono vari e di ampia portata, ma spesso includono attività come:

    • Accoglienza in galleria di visitatori e collezionisti
    • Supporto nell’organizzazione e allestimento delle mostre
    • Corrispondenza, ovvero gestione delle telefonate e delle email 
    • Gestione delle relazioni con gli artisti 
    • Contatti con i giornalisti 
    • Primo contatto con i collezionisti
    • Disbrigo di pratiche per la partecipazione a fiere d’arte
    • Comunicazione, aggiornamento pagine web e gestione social media 
    • Supporto per la spedizione e la gestione delle opere d’arte
    • Catalogazione e Archivio delle opere e dei contatti

    Per poter adempiere in modo efficace alle attività di competenza di un Gallery Assistant è necessario che la galleria predisponga strumenti a sostegno della gestione e organizzazione del lavoro, soprattutto per quanto riguarda la gestione del database e i processi di archiviazione delle opere d’arte.

    Tra questi troviamo Art Rights, piattaforma che in piena sicurezza e privacy, garantisce i migliori servizi per la gestione e certificazione delle opere d’arte a supporto dello Staff di una Galleria d’Arte.

    E tu, conoscevi la professione di Gallery Assistant?

    Photo credits: “Henri Matisse: The Cut-Outs” exhibition at the Tate Modern gallery on April 14, 2014. Courtesy of LEON NEAL/AFP/Getty Images.

    Cosa si vince partecipando ad un concorso d’arte

    Cosa si vince partecipando ad un concorso d'arte art rights prize
    Cosa si vince partecipando ad un concorso d'arte art rights prize

    COSA SI VINCE PARTECIPANDO AD UN CONCORSO D’ARTE

    Qual è il reale valore per la carriera di un artista?

    Come capisco se un Premio d’Arte è davvero di valore e utile alla mia carriera d’artista?

    Una discriminante che attesta il valore di un Premio d’Arte è sicuramente la qualità dei premi finali.

    I premi, che possono essere erogati dall’Organizzazione, dai Partner e dagli Sponsor, sono di norma destinati ad artisti finalisti, selezionati da una Giuria, secondo criteri stabiliti nel Regolamento di ogni singolo evento.

    Aldilà di un riconoscimento materiale, rappresentato da un attestato, una medaglia o una targa, i Premi d’Arte possono essere elargiti in denaro, in servizi o esperienze.

    PREMIO IN DENARO

    I premi in denaro, la cui somma varia in base al concorso, vengono distribuiti sotto forma di borsa o rimborsi spese. Si fa presente che i premi in denaro avranno, laddove sia dovuta per legge, una ritenuta d’imposta pari al 25%.

    PREMI IN SERVIZI

    I servizi offerti come premi di un concorso d’arte sono molteplici. Tra i più diffusi ci sono:

    • Servizi di Promozione e Comunicazione, come creazione di una Digital Strategy e di un Sito web
    • Contratti e collaborazioni con Musei, Fondazioni ed Enti culturali per finalità commerciali o culturali
    • Kit di corsi, video corsi e lezioni formative per migliorare la propria carriera artistica

    ESPERIENZE

    Queste possono essere mostre, viaggi studio, residenze artistiche e giornate formative, spesso offerte dai Partner dell’evento.

    E tu, sei pronto a scoprire le opportunità previste per un premio d’arte?

    Photo credits: Pexels

    Intervista a Marine Tanguy, Giudice della Fotografia di Art Rights Prize

    Marine Tanguy MtArt Agency Art Rights Magazine
    Marine Tanguy MtArt Agency Art Rights Magazine

    Le Interviste di Art Rights Prize

    Intervista a Marine Tanguy, Founder di MTArt Agency – Giudice della Fotografia di Art Rights Prize

    Art Rights Magazine, Media Partner di Art Rights Prize il primo Premio Digitale Internazionale per Artisti 3.0, presenta ogni settimana i Giudici che compongono la Giuria di Esperti del Sistema e del Mercato dell’arte.

    Nell’ottica di confronto e incontro tra Artisti e Professionisti dell’Arte, la Giuria di Art Rights Prize vanta la partecipazione di 15 Giudici che offrono in anteprima la visione personale e professionale sull’importanza dei Premi d’Arte, i consigli sulle migliori modalità di presentare la propria candidatura insieme alle motivazioni che dovrebbero spingere un artista a partecipare ad un premio d’arte.

    “Non investiamo in Arte, investiamo sugli Artisti”.

    Questo il motto della MTArt Agency, agenzia nata nel 2015 dalla mente brillante di Marine Tanguy, che pur giovanissima ha alle spalle un background di esperienza nel settore dell’arte. E’ proprio quando si ritrova a gestire la sua prima galleria, poco più che ventenne, che arriva a comprendere che il valore del mondo dell’arte deve essere riposto negli artisti e in particolare con quelli più giovani.

    Secondo il pensiero di Marine: “Gli artisti valorizzano le case, le città, schermi e spazi pubblicitari con la loro arte, trasmettendo i loro messaggi e immagini stimolanti per una vita visivamente più stimolante”.  

    In questa intervista ecco che Marine, in qualità di Giudice della Fotografia per Art Rights Prize svela cosa la colpisce quando si ritrova a valutare statement e portfolio degli artisti, perché vorrebbe riconoscere nelle opere la visione artistica che le ha ispirate e molto altro…

    Marine Tanguy

    Sostenitrice degli artisti sin da giovane età, Marine Tanguy ha gestito la sua prima galleria all’età di 21 anni e ha aperto la sua prima galleria d’arte a Los Angeles all’età di 23 anni. 

    Dopo aver capito i limiti del modello di galleria tradizionale, Marine ha lanciato MTArt Agency nel 2015. 

    MTArt è la prima talent agency per artisti visivi in tutto il mondo. I clienti amano lavorare con l’agenzia per identificare la prossima stella nascente nel mondo dell’arte, affidandosi alla sua rigorosa selezione e alla competenza del team per integrare l’arte nei contesti più straordinari.

    MTArt Agency ha ideato la più grande estemporanea di arte pubblica del mondo: il progetto dell’artista Saype a Parigi è stato supportato da 30 aziende tra cui la Torre Eiffel e il Guardian Media Group. 

    Marine è stata premiata come imprenditrice dell’anno da Forbes 2018 30 under 30 Europe: Art & Culture and UK per i NatWest Everywoman Awards 2019.

    È scrittrice e keynote speaker sull’arte contemporanea e sugli investimenti in arte. I suoi discorsi includono due TEDx Talks su come trasformare le città con l’arte e su come le immagini dei social media influenzano le nostre menti.

    1.Per Lei, che importanza ha un Premio d’Arte nella carriera di un’artista?

    Credo che tutte le cose che contribuiscono a convalidare la credibilità di un artista sono fondamentali. Il fatto stesso che i giudici qui siano esterni è molto positivo se si tratta di approvare l’arte degli artisti in quanto ciò significa che ci sono meno pregiudizi.

    2.Cosa consiglierebbe ad un artista che vuole partecipare ad un Premio d’Arte?

    Inviate uno statement che parli veramente del perché sia importante per te che le persone vedano e siano ispirate dalla tua arte.

    3. Quali sono i fattori che tiene in considerazione nel giudicare una candidatura per un Premio d’Arte?

    Voglio vedere un artista che abbia una visione propria. Una visione davvero innovativa e accattivante.

     

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    Identikit del collezionista Millennial

    Cosa si vince partecipando ad un concorso d'arte Art Rights Prize
    Cosa si vince partecipando ad un concorso d'arte Art Rights Prize

    IDENTIKIT DEL COLLEZIONISTA MILLENNIAL

    Cambia il mercato dell’arte, cambiano i collezionisti: chi compra arte oggi?

    Già l’U.S. Trust Insights on Wealth and Worth® aveva anticipato ciò che il recente The Art Market Report condotto da UBS e Art Basel ha confermato: i Millennials (ovvero i nati fra gli anni 80 e metà degli anni 90) e la “Generazione Z” (ovvero i nati dalla metà degli anni 90 al 2010) sono i collezionisti del futuro.

    Nonostante i Baby Boomers (cioè i nati tra il 1945 ed il 1964) costituiscano ancora la maggioranza dei collezionisti, i Millennials sono il segmento che sta crescendo più rapidamente.

    Ma quali caratteristiche ha il giovane millennial?

    Il collezionista del futuro è…

    Smart 

    Dinamico, sempre aggiornato e abituato ad avere tutto e subito: il collezionista millennial ha bisogno di essere costantemente stimolato ed è molto attento a comprare secondo coscienza etica

    Anticonformista

    I giovani collezionisti sono diffidenti nei confronti delle precedenti generazioni: pretendono trasparenza nelle transazioni, prezzi chiari ed informazioni immediatamente disponibili al momento dell’acquisto 

    Digital-Addicted

    Il collezionista millennial si informa, interagisce e acquista sul web. Secondo il report di UBS e Art Basel il 92% dei collezionisti HNW (High Net Worth Collectors) dichiara di aver acquistato opere online, tramite l’uso di piattaforme di vendita e Instagram. 

    Social friendly

    I Millenials usano i social media per scoprire nuovi artisti, ma non ne sono influenzati nella scelta finale. Instagram è il social più utilizzato per informarsi, stringere relazioni, trovare gallerie e anche acquistare.

    Arte=Investimento

    I giovani collezionisti tendono ad essere guidati soprattutto da motivi finanziari e l’opera d’arte viene concepita principalmente come un investimento

    Eclettico

    I collezionisti millennials sono interessati e acquistano le più diverse forme d’arte, dai dipinti alle installazioni; dalla street art all’arte digitale, passando per la video arte e l’illustrazione

    Ben voluto e Rispettato

    Quando entrano in galleria o visitano una fiera i Millennials e la Generazione Z vogliono sentirsi accolti e essere presi sul serio, alla pari di un collezionista di mezza età

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    E tu, sei pronto a diventare un collezionista Millennial?

    Photo credits: Photo by Fuse, via Getty Images.