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    Intervista a Italo CARLI Art Insurance Executive Arte Generali – ProfessioneARTE.it

    Intervista Italo Carli Art Rights Magazine
    Intervista Italo Carli Art Rights Magazine

    Le Interviste di ProfessioneArte.it

    Lui è Italo Carli Art Insurance Executive Arte Generali.

    Cinque domande per conoscere in anteprima i grandi  professionisti dell’arte, le quotidiane sfide da affrontare, le scelte che hanno determinato il loro percorso nel sistema e nel mercato dell’arte, i cambiamenti all’insegna del digitale e i consigli per chi desidera intraprendere la stessa carriera in collaborazione con ProfessioneARTE.it.

    Diventare un professionista dell’arte

    Motel Nicolella Art Rights

    DIVENTARE UN PROFESSIONISTA DELL’ARTE. 

    Una riflessione tagliente per andare oltre le frasi fatte

    Il giornalista esperto d’arte e del mercato Giacomo Nicolella Maschietti, voce lucida e tagliente del Motel Nicolella così come di molte testate italiane, ieri ha pubblicato un post sui suoi canali social, raccontando in modo ironico e dissacrante quello che molti giovanissimi, aspiranti curatori d’arte, art advisor o “per chi ha finito la specialistica e vuole fare bella figura agli opening”, si aspettano quando decidono di lavorare nel mondo dell’arte.

    Giacomo Nicolella Maschietti

    Ecco lo Starter Kit di Nicolella:

    Il perfetto frasario da piazzista buono per chi ha finito la specialistica e vuole fare bella figura agli opening, per l’aspirante art advisor, e anche per il giovane curatore che sogna di dirigere il New Museum.

    – Certo che l’Arte Concettuale é sempre un colpo al cuore

    – La Biennale migliore resta Aperto 93 anche se non ero ancora nata

    – Anche io ho Hans Ulrich Obrist con la matita nel naso come salvaschermo, fa davvero ridere

    – Le fiere italiane sono commerciali, vado solo a Liste

    Miami è tamarra, ma ci sono feste bellissime e poi il volo basta prenderlo in anticipo

    – Ho conosciuto il mio ragazzo a Documenta, fa il ricercatore a Berlino, studia i parallelismi tra le performance dell’Abramovic anni ‘70 e i rituali delle comunità rurali slave.

    – Il mio scrittore preferito è Aby Warburg, ma prima era Roland Barthes

    “You Trust me” mi ha tenuto sveglia tutta notte davanti a YouTube, mi é volata

    – I quadri figurativi li fanno i pittori di paese

    – In casa eravamo abbonati a FlashArt, oggi solo ArtForum, ci piace avere una visione internazionale

    – Il tessuto tinto a mano è il vero media degli anni ‘10

    – In Fondazione PRADA si può fare il brunch la domenica mattina

    – Il mio museo preferito è fuori città, uno spazio indipendente, ma non ha ancora aperto al pubblico, fanno solo incontri per collezionisti

    – Tutte le grandi collezioni hanno sempre un De Dominicis degli anni ‘70 in crossing con un video di Bill Viola

    – Suoneria cellulare di Nam Jun Paik

    – I grandi collezionisti pensano sempre ad investire ma sbagliano, si dovrebbe comprare solo per passione

    – I Padiglioni nazionali non dovrebbero avere più di due artisti

    In vacanza vado a Filicudi, ci sono Maurizio Cattelan e gli amici di sempre

    – Mi piace la moda di ricerca, compro capi neri destrutturati di un designer danese, per le scarpe nessuno supererà mai Sergio Rossi

    Jerry Saltz? Preferisco Klaus Biesenbach, molto più serio

    Schifano è sessista

    – Il mio sogno è una mostra in un’enorme architettura industriale recuperata dove gli spazi originali vengono rispettati e un collettivo di artisti e performer intervengono con materiali di risulta per definire le pause di un tempo sospeso ma contemporaneo

    – In soggiorno vorrei una grande installazione con le pietre a forma ellittica di Richard Long, pietre degli anni ‘60 però

    Pasolini era troppo moderno per il suo tempo

    – Alla Sandretto ci vado alla cena a inviti

    – I quotidiani me li leggo sempre su Telegram

    – Avete ancora Ruinart?

    – Ora devo andare, c’è una vernice in centro, la password é “post zang tumb tuuum”

    Alcuni tra i commenti dicono che lo Starter Kit di Nicolella sia stato più Cronaca che Satira, poco importa perché Giacomo con pochissime parole è stato in grado di raccontare molto di quello che rimane in superficie agli occhi disincantati dei giovani, che ancora non sanno che per diventare un professionista dell’arte c’è molto di più.

    E tu, sei pronto a diventare un vero professionista dell’arte?

    Gucci e l’Arte

    Gucci e l'arte Art Rights Magazine
    Gucci e l'arte Art Rights Magazine

    GUCCI E L’ARTE

    La maison italiana diventata “galleria d’arte”.

    Da sempre Gucci è una casa di moda strettamente connessa con l’Arte, il tramite ideale per comunicare valori come bellezza, opulenza, trasgressione, lusso e irriverenza.

    Il legame con l’Arte parte dal suo proprietario, François Pinault, tra i più grandi collezionisti d’arte del mondo. La sua collezione ha un valore che supera $1,2 miliardi e comprende oltre 3.000 opere d’arte moderna e contemporanea.

    Ancora e più che mai, l’Arte arriva anche nelle collezioni moda e nelle campagne di advertising di Gucci grazie alla direzione intrapresa con la guida di Alessandro Michele camaleontico Direttore Creativo della maison, che si lascia liberamente contaminare da influenze artistiche e filosofiche.

    Alessandro Michele, creativo e amante della bellezza, è riuscito a costruire il successo di Gucci lavorando al fianco di artisti italiani e internazionali, incentrando campagne di comunicazione sul valore artistico ed estetico, aprendo il canale Instagram @guccibeauty e combinando opere di Arte Classica alla personale visione di bellezza della casa di moda.

    I progetti collaborativi di Gucci con il mondo dell’arte sono davvero numerosi: tra questi #GucciGram, “#24HourAce”, #TFWGucci e da ultimo il progetto GucciGig, tutti accomunati dallo scopo di aprire un dialogo con la community creativa del mondo digitale.

    Tra le collaborazioni con i più importanti artisti del panorama internazionale ricordiamo l’illustratrice inglese Angelica Hicks, i cui disegni sono comparsi su t-shirt unisex in Limited Edition. Oltre alle t-shirt anche i cardigan in lana, i bomber e i maglioni della collezione “Gucci DIY” sono stati personalizzati da artisti quali Angela Deane, Marc Burckhardt, Amber Vittoria, Ashley Longshore e Isabella Cotier

    Celeberrima è la collaborazione artistica con Ignasi Monreal, nata nel 2015 in occasione del primo progetto “#GucciGram”. Poco dopo, sui Gucci Art Wall in Lafayette Street a New York e in Largo La Foppa a Milano, presero vita le illustrazioni di Ignasi Monreal per Gucci Bloom, la prima fragranza da donna di Alessandro Michele. 

    Ignasi Monreal per Gucci

    Nel 2016 è la volta di Gucci 4 room, quando Alessandro Michele scelse quattro artisti per creare un’esperienza interattiva online in uno spazio virtuale. I giapponesi Chiharu Shiota, Daito Manabe e Mr., insieme al co-creatore della collezione GucciGhost, Trouble Andrew, hanno dato vita a quattro spazi surreali basati sui nuovi motivi e temi Gucci.

    Nel 2017 Monreal ha illustrato il libro Gucci Gift 2017 e nel 2018 esce la campagna Utopian Fantasy, dove Ignasi ha realizzato opere ispirati a quadri famosi, come “Ophelia” di John Everett Millais (1852). Nel video della campagna, l’artista ricopre il ruolo del curatore di un’ipotetica galleria Gucci.

    Non solo artisti e illustratori ma anche street artists come Coco Capitán, l’artista spagnolo che ha reinventato il famoso logo di Gucci in versione “graffiti” per la collezione Autunno / Inverno 2017 , soprannominata “The Alchemist’s Garden. Una personale dell’artista, Is It Tomorrow Yet? ha inaugurato il primo Gucci Place presentato in Corea al Daelim Museum.

    Oppure la tanto discussa quanto apprezzata Gucci Ghost Collection con Trouble Trevor Andrew, street artist di Brooklyn che per anni ha riproposto il monogramma “GG” per le strade di New York. 

    Gucci porta l’arte non solo in passerella o nelle proprie campagne adv, ma la promuove sul campo! 

    ARTIST IS PRESENT è la mostra curata da Maurizio Cattelan, ispirata alla performance THE ARTIST IS PRESENT di Marina Abramović, ospitata nel 2018 allo Yuz Museum, West Bund Shanghai. Il progetto espositivo curato da Cattelan, e promosso da Gucci con un video del making of diretto dall’artista Yuri Ancarani, ha analizzato le molteplici forme e differenti significati che l’atto di appropriazione assume nella nostra epoca. 

    La mostra curata da Maurizio Cattelan “The Artist is Present” allo Yuz Museum di Shangai

    Sempre nel 2018 è sbocciato nel cuore di Firenze il Gucci Garden, museo dedicato alla celebre casa di moda italiana, con famosi capi di abbigliamento e borse. Ideato da Alessandro Michele, lo spazio ospita una boutique con articoli unici, il ristorante Gucci Osteria da Massimo Bottura, e un’area espositiva curata dalla critica d’arte Maria Luisa Frisa.

    Gucci porta l’arte anche sui social con l’account Instagram @guccibeauty che rende omaggio alle infinite varietà del concetto di bellezza giocando con i capolavori dell’arte che, per l’occasione, diventano fonte d’ispirazione in fatto di moda e di beauty. Ogni immagine è accompagnata dal commento di scrittori e critici d’arte che contestualizzano l’opera e focalizzano l’attenzione sui particolari più “glamour”. L’ultimo intervento è dell’artista Emma Allegretti.

    Infine, Gucci è riuscita a portare l’arte anche nelle case del pubblico nazionalpopolare, quando, durante l’ultima edizione di Sanremo, Achille Lauro, supportato da Alessandro Michele, ha dato vita ad una vera e propria “performance d’arte” sul palco, reinterpretando alcune delle personalità chiave del mondo dell’arte. 

    E tu, sei pronto a conoscere le prossime collaborazioni artistiche di Gucci?

    I migliori webinar sull’arte

    I webinar sull'arte Art Rights Magazine
    I webinar sull'arte Art Rights Magazine

    I MIGLIORI WEBINAR SULL’ARTE

    Insieme alle piattaforme di e-learning, i webinar dedicati alla formazione sull’arte stanno diventando  indispensabili strumenti digitali.

    Ora più utilizzati che mai, i webinar sono seminari online da seguire in diretta grazie al computer, tablet o smartphone, comodamente da casa propria. 

    In questo periodo sulla Rete non mancano webinar, in italiano e in inglese, per artisti, collezionisti, gallerie d’arte o operatori del settore, utili per la formazione e l’aggiornamento sull’arte e sulle nuove dinamiche, come quelle legate sempre di più alle nuove tecnologie e al digitale.

    Ecco una selezione dei migliori webinar sull’arte:

    ARTSY per le gallerie d’arte 

    Artsy offre alle gallerie, ma non solo, la possibilità di partecipare a diversi webinar, per gestire al meglio la propria attività online e offline. Il team di esperti presenta una selezione di tematiche come vendere online in totale sicurezza, lo sviluppo dei propri canali social o ancora i trend del mercato 2020, come l’innovazione online possa essere la chiave del successo e le potenzialità della virtual reality applicata all’arte. Occasioni di approfondimento da non perdere

    ICOM per i musei

    L’ICOM International Council of Museum è l’organizzazione internazionale dei musei e dei professionisti museali impegnata a preservare, ad assicurare la continuità e a comunicare il valore del patrimonio culturale e naturale mondiale, attuale e futuro, materiale e immateriale. Dal mese di aprile sono iniziati gli AperICOM della Commissione Tecnologie Digitali per il patrimonio culturale: si tratta di una serie di appuntamenti in diretta, ogni giovedì, che riguardano la tematica “Musei e Digitale al tempo del COVID 19”. Un modo per comprendere come i professionisti dei musei affronteranno la sfida del digitale.

    PROFESSIONEARTE.it per i professionisti dell’arte

    Gli ART WEBINAR di ProfessioneARTE.it sono sessioni online, dove è possibile seguire le lezioni ed interagire con i professionisti e protagonisti dell’arte nazionali ed internazionali. Sono disponibili molte tipologie di webinar, gratuiti e a pagamento – tra queste: “Come proteggere, conservare e assicurare la tua collezione d’arte” insieme a Italo Carli, “Come acquistare arte in sicurezza” con l’Avvocato Annapaola Negri-Clementi, “Come utilizzare Instagram per l’Arte” con Andrea Concas o ancora scoprire le professioni del mondo dell’arte, come “La figura dell’Exhibition Registrar” con Linda Pacifici di Fondazione Palazzo Strozzi e “Il curatore d’arte indipendente” con Maria Chiara Valacchi.

    MIBACT per la tutela del patrimonio culturale 

    Da poco è stato inaugurato un nuovo programma di formazione a distanza per il personale del Ministero dei Beni culturali e per i professionisti della cultura. Predisposto dalla Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, in accordo con la Direzione Generale educazione, ricerca e istituti culturali del MiBACT (DG-ERIC), l’iniziativa si propone di fornire ai professionisti del settore i più qualificati strumenti metodologici per operare nel settore culturale. Dal 14 aprile sono disponibili webinar in diretta, mentre, dal 20 aprile, è iniziato il ciclo di webinar su temi tecnico scientifici, dedicati esclusivamente all’aggiornamento professionale del personale del MiBACT.

    E tu, sei pronto a partecipare ai webinar per l’arte?

    Come partecipare alle aste online

    Le Aste Online Art Rights Magazine

    COME PARTECIPARE ALLE ASTE ONLINE

    Breve guida alle aste online

    L’acquisto di opere d’arte sulle piattaforme online delle case d’asta è da diversi anni un business reale, che ha subito un’impennata di utilizzo con l’imposizione del lockdown per l’emergenza Coronavirus. 

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    Tuttavia, secondo l’analisi effettuata da Artnet, le vendite in asta sono crollate del 75,8% nel marzo 2020 rispetto allo stesso mese del 2019. Il mese scorso infatti, le case d’asta di tutto il mondo hanno venduto opere d’arte per un valore di $227,6 milioni, in calo rispetto ai $939,3 milioni di marzo 2019. Il crollo è ancora più drammatico se si considera che le vendite sono state pari a $1,2 miliardi a marzo 2018.

    Naturalmente questi numeri sono da valutare con le nuove dinamiche di domanda e offerta, dove quest’ultima ha visto l’annullamento delle vendite di alto valore, rimandate a giugno nella maggior parte dei casi, con predilezione per opere d’arte e multipli i cui valori non superano, se non in alcuni casi, i $10mila. 

    Nel 2019, la casa d’aste Sotheby’s ha venduto online circa 250 milioni di dollari di opere d’arte e beni di lusso attraverso un mix di vendite online dal vivo e dedicate. Di questi, 80 milioni di dollari sono stati realizzati da 9.000 lotti venduti in 129 aste online dedicate – un ammontare superiore del 55% al 2018.

    Dall’inizio del lockdown (28 marzo) la casa d’aste di Patrick Drahi ha effettuato 23 aste online che hanno realizzato 44,5 milioni di dollari (oltre la metà degli 80 milioni di dollari totali annuali di Sotheby’s per le vendite online dedicate nel 2019).

    Focalizzando l’attenzione sulle vendite online, inoltre si è sviluppato un fenomeno emergente, quello del cross-collecting, ovvero l’acquisto di oggetti di collezionismo che vanno dall’arte antica a quella contemporanea, alle borse di lusso, al design fino agli orologi.

    Le case d’asta sono considerate oggi gli intermediari più attendibili online, certamente perché capaci di offrire opere di alta qualità; inoltre molte di queste hanno investito nell’implementazione tecnologica, rendendo il sistema di bidding online più trasparente per l’utente.

    Ad esempio il sito di Sotheby’s consente di vedere non solo l’ultima offerta effettuata dagli altri concorrenti, ma anche se l’ultima ha superato o meno il prezzo di riserva. 

    Ecco una breve guida per aiutare il collezionista a partecipare alle aste online:

    Per iscriversi ad un’asta online è necessario registrarsi attraverso il sito web della casa d’aste, creando un proprio account e fornendo la documentazione richiesta (dati identificativi e bancari)

    La differenza tra un’asta tradizionale e una online, è rappresentata dalle trattative che si svolgono virtualmente e dalla possibilità di monitorare i prezzi già nella fase di pre-asta. Infatti, accanto ai lotti compare l’offerta corrente, ovvero l’offerta più alta ricevuta per ogni opera.

    Le aste online-only sono generalmente dedicate a multipli o a lotti di valore più contenuto.

    Anche nei portali online è possibile inserire un’offerta per procura (o absentee bid), tramite la quale il banditore può effettuare offerte per conto delle persone assenti. In questo caso il sistema provvede automaticamente a generare rilanci ogni qualvolta viene eseguita un’offerta da un altro utente, fino a raggiungere l’importo massimo indicato. Nel caso l’offerta massima venga superata, l’utente riceverà la notifica dal sistema per rilanciare o fissare un nuovo limite per l’offerta automatica.

    Attenzione al Buyer’s Premium, percentuali di commissioni applicate al compratore in aggiunta al prezzo di aggiudicazione definito hammer price.

    Ogni casa d’aste applica percentuali differenti di commissione in base alle sedi e ai range di costi.

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    Oggi le online sales si stanno confermando importante strumento per ampliare il proprio bacino di collezionisti e tra le scelte strategiche c’è quella fatta da Sotheby’s che, nelle aste esclusivamente online, ha scelto di eliminare al compratore le commissioni di vendita sui lotti acquistati e stabilire per il venditore un 10% di commissione a decrescere.

    Un nuovo panorama competitivo da esplorare.

    E tu, sei pronto a partecipare alle aste online?

    La lunga notte in rete dei musei

    Roberto Concas La lunga notte dei musei Art Rights Magazine
    Roberto Concas La lunga notte dei musei Art Rights Magazine

    LA LUNGA NOTTE IN RETE DEI MUSEI

    A cura di Roberto Concas

    Intervista a Marta GIANI Director e Head of Sale Sotheby’s Italia – ProfessioneARTE.it

    Le Interviste di ProfessioneArte.it

    Lei è Marta Giani, Director e Head of Sale Sotheby’s Italia.

    Cinque domande per conoscere in anteprima i grandi  professionisti dell’arte, le quotidiane sfide da affrontare, le scelte che hanno determinato il loro percorso nel sistema e nel mercato dell’arte, i cambiamenti all’insegna del digitale e i consigli per chi desidera intraprendere la stessa carriera in collaborazione con ProfessioneARTE.it.

    Le tipologie di gallerie d’arte

    LE TIPOLOGIE DI GALLERIE D’ARTE

    Esiste una galleria per ogni artista: qual è la tua?

    Arte e Corsi Online

    I corsi d'arte Online Professione Arte

    ARTE E CORSI ONLINE

    I corsi online sono un’ottima occasione per formarsi, aggiornare le proprie competenze e accrescere la propria cultura ovunque tu sia, anche da casa!

    La Collezione d’Arte di Massimo Bottura

    LA COLLEZIONE MASSIMO BOTTURA

    Lo chef con la passione per l’arte

    L’ingrediente più importante del futuro è la Cultura”: per questo Massimo Bottura ha fatto dell’arte una filosofia di vita e imprenditoriale.