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    JR annuncia NFT per Heni

    Le news dal mondo digital e NFT – 21 OTTOBRE 2021

    Ogni giorno Art Rights Magazine seleziona le migliori notizie dal mondo dell’arte digital, per rimanere sempre aggiornati!

    JR annuncia NFT per Heni

    In occasione di Forever Is Now, prima mostra d’arte contemporanea egizia organizzata alle piramidi di Giza da Art D’Égypte, diversi artisti internazionali e locali esporranno le loro opere. Tra questi spicca il francese JR, pronto a lanciare il suo primo progetto NFT in collaborazione con Heni, innovativa compagnia tech.

    La collezione Crypto, intitolata Greetings from Giza, è stata pensata dall’artista come una cartolina composta da 4.591 NFT, ognuno dei quali mostra un dettaglio unico dell’antica piramide di Chefren.

    “Di solito le opere che creo sono una sorta di documentazione dei miei progetti di arte pubblica. Grazie alla tecnologia e agli NFT, è la prima volta che chiunque può effettivamente collezionare un pezzo dell’opera d’arte pubblica.” afferma JR sul suo profilo Instagram.  

    La raccolta sarà disponibile sulla piattaforma Palm, che qualche tempo fa ha fatto il suo debutto con la vendita di 10.000 opere digitali del noto artista Damien Hirst. Palm, oltre ad avere una rapida finalità di transazione, sarebbe il 99% più efficiente dal punto di vista energetico rispetto ai comuni sistemi.

    Il metaverso che abbatte l’impatto ambientale degli NFT

    Il metaverso che abbatte l’impatto ambientale degli NFT

    L’universo online abbraccia una nuova rivoluzionaria tecnologia che permetterebbe di ridurre le emissioni legate al consumo di energia necessario a creare, vendere, registrare gli NFT sulla blockchain di Ethereum

    Il boom mondiale del mercato dei Non-Fungible Token ha allertato la comunità degli ambientalisti, preoccupati per l’impatto che questa nuova tecnologia in rapida espansione provoca: secondo alcuni studi la creazione e vendita di un singolo NFT costerebbe una media di 282 kWh di energia, pari a 289 kg di Co2 emessi in atmosfera per produrla, mentre ogni successiva transazione consumerebbe 52 kWh, equivalenti a 30 kg di Co2. 

    Nonostante questi numeri siano discussi nella comunità scientifica e in fase di costante revisione, è chiaro che ben presto il successo delle transazioni di oggetti digitali, ormai esplose non solo nel mercato dei videogame, ma anche in quello della Crypto Arte, potrebbe aggiungere ulteriore sofferenza al pianeta già messo a dura prova dalle emissioni dell’industria globale. 

    Proprio per questo motivo The Sandbox, l’universo online che consente a creatori di videogame, a brand, ad artisti e società commerciali, di realizzare mondi virtuali 3D ed esperienze di vario tipo, attraverso l’acquisto e la vendita di appezzamenti di terra digitale e di oggetti di vario tipo che rientrano appunto nella categoria degli NFT, ha scelto di affrontare il problema, sposando una nuova tecnologia chiamata Immutable X. 

    Questa soluzione permetterebbe di garantire le registrazioni sulla blockchain di Ethereum, cui sono agganciati gli NFT di The Sandbox, comprimendo le informazioni necessarie alla registrazione stessa e di conseguenza riducendo lo sforzo computazionale e il conseguente consumo di energia richiesti per ogni singola transazione: è stato calcolato che usare questa nuova tecnologia per la creazione di 8 milioni di carte collezionabili del videogame Gods Unchained, ridurrebbe il consumo da 490 milioni di kWh a soli 1030 kWh, con un risparmio di energia pari a 475mila volte in meno. 

    Questa soluzione permetterebbe così di aumentare la portata del mercato degli NFT lasciando invariato il consumo di energia e il conseguente impatto ambientale, che verrà in ogni caso azzerato del tutto dalla stessa società, mediante compensazione del carbonio effettuata attraverso donazioni per tutte le società che, come The Sandbox, baseranno il proprio marketplace sulla sua tecnologia.

    Un’iniziativa che di fatto in un prossimo futuro porterà a zero il costo ecologico di ogni creazione e transazione di Non-Fungible Token.

    La nostra visione è di creare attraverso The Sandbox un metaverso che riunisce creatori e giocatori all’interno di un mondo virtuale persistente” dice il COO e co-fondatore della società Sebastien Borget “ma teniamo in enorme considerazione le istanze per la salvaguardia dell’ambiente. The Sandbox ha intenzione di impegnarsi a fondo per risolvere questi problemi con la creazione di un mondo virtuale popolato di oggetti digitali che sia però anche sostenibile dal punto di vista ambientale”. 

    Per questo motivo il metaverso studia l’implementazione di una soluzione software che prevederà la donazione diretta e immediata, mirata alla compensazione del carbonio, per ogni creazione e transazione di NFT.

    Christie’s: a Londra il primo NFT venduto all’asta per £800.000

    La ripartenza degli eventi in presenza di Christie’sLondra, è inaugurata dalla vendita all’asta del primo Non Fungible Token in Europa

    Protagonista di questo nuovo “primato” è il famoso progetto del collettivo Yuga Labs, Bored Ape Yacht Club (BAYC) che fa di nuovo parlare di sé. 

    Lo scorso agosto i collectible del BAYC sono andati a ruba per un giro di vendite di oltre $132 milioni secondo The Block e stavolta un nuovo acquirente si è aggiudicato tre delle circa 10mila scimmie annoiate finora create. 

    Dopo una raffica di offerte, il trittico di scimmie è stato battuto alla cifra di £982.500 (Buyer’s Premium compreso). 

    Recentemente il collettivo Yuga Labs ha firmato con l’agenzia Maverick, che rappresenta artisti famosi come Britney Spears e Madonna.   

    Sempre secondo The Block, il media manager della Maverick  Guy Oseary ha dichiarato che “Molte persone non hanno ancora sentito parlare di Yuga, eppure sono uno dei talenti con i maggiori incassi dell’anno da qualsiasi forma d’arte, compresa la musica e il cinema. Le scimmie di Yuga Labs e io abbiamo un sacco di iniziative emozionanti per la comunità e non vediamo l’ora di condividerle presto“. 

    I realizzatori delle Bored Apes punterebbero quindi ad espandersi e ad esplorare le potenzialità dei media in diversi e potenziali formati come film, televisione, musica e videogames. 

    Photo Credits: Yuga Labs –  Mutant Ape Yacht Club Courtesy of Christie’s

    Sotheby’s lancia Metaverse, una piattaforma dedicata all’arte digitale su Blockchain

    Le news dal mondo digital e NFT – 18 OTTOBRE 2021

    Ogni giorno Art Rights Magazine seleziona le migliori notizie dal mondo dell’arte digital, per rimanere sempre aggiornati!

    Sotheby’s lancia Metaverse, una piattaforma dedicata all’arte digitale su Blockchain.

    Sotheby’s lancia Sotheby’s Metaverse, una nuova piattaforma per i collezionisti digitali, che offre una selezione curata di NFT scelti dagli specialisti della casa d’aste.

    Il nuovo marketplace ha l’obiettivo di creare una raccolta virtuale per gli NFT più ricercati, creando una selezione curata.

    Su Sotheby’s Metaverse gli acquirenti dovranno creare un profilo personale e ricevere un avatar unico creato dall’artista digitale Pak, e potranno effettuare pagamenti in valuta cripto o FIAT.

    Il lancio della piattaforma avviene oggi 18 ottobre in concomitanza con l’asta “Natively Digital 1.2: The Collectors” che vede protagoniste 53 opere provenienti da 19 cripto collezionisti tra i più conosciuti nel panorama.

    Tra questi VerticalCrypto Art, Pablo Rodriguez-Fraile, Pranksy, 888, j1mmy.eth, Seedphrase e WhaleShark, il DJ e produttore Steve Aoki, l’ereditiera Paris Hilton e molti altri.

    Il legame tra il mondo dell’arte tradizionale e NFT si fa sempre più forte e corre alla velocità di una transazione su Blockchain. 

    Grande attesa invece per l’annuncio fatto tramite un tweet sul profilo della rivale Christie’s che rilancia con “Arcadia” il 20 ottobre.

    Photo Credits: Self Potrait #1, 2020, Dimitri Cherniak

    Nasce il primo NFT Magazine: da collezione la copertina di un grande crypto artista

    Nasce il primo NFT Magazine: da collezione la copertina di un grande crypto artista 

    Il drop è previsto per il 2 Novembre ma c’è già grande attesa per The NFT Magazine, il primo collectible magazine da leggere e collezionare in Ethereum.

    Sono sempre di più i crypto lovers che acquistano, vendono e scambiano NFT grazie alle cryptovalute.

    Finora era stato possibile acquistare NFT di tweet, highlights di grandi momenti dello sport o ancora Crypto Arte: lentamente le crypto stanno entrando sempre di più nella vita delle persone, ora anche per leggere e collezionare le ultime notizie su questo mondo che corre velocissimo.

    Oggi è stato annunciato il lancio di The NFT Magazine, la prima rivista al mondo mensile sotto forma di NFT da collezionare e leggere in Ethereum.

    The NFT Magazine sarà in vendita su Opensea in un numero limitato di copie.

    The NFT Magazine

    Il mensile verrà pubblicato in 12 numeri letteralmente “da collezione” sotto forma di NFT, con le classifiche esclusive dei più grandi protagonisti del mondo crypto, i trend di mercato, le interviste e i consigli degli esperti del settore. 

    Ogni copertina di The NFT Magazine verrà realizzata in collaborazione con i maggiori crypto artist internazionali, diventando lei stessa un “collectibles” NFT da collezionare e scambiare.

    Soltanto i possessori del NFT potranno accedere all’esclusivo “Readers CLUB” dove sarà possibile leggere online la rivista e partecipare attivamente alle decisioni della redazione per la creazione del numero successivo.

    Un innovativo sistema partecipativo per la Community che tra i benefit permetterà di accedere a contenuti esclusivi, incontri con gli artisti e professionisti, eventi, pre-sale dedicate e molto altro ancora.

    Ogni mese all’interno del Magazine si potranno trovare analisi, report e  speciali dedicati ai temi della Digital e Crypto Art, NFTs, dei collectibles, criptovalute, fintech e blockchain.

    La prima uscita è prevista per il 2 Novembre 2021 sul sito www.thenftmag.io e distribuito su OpenSea.io in edizione limitata di sole 500 copie al prezzo di 0.05 Ethereum ed in pre-sale per la community di 0.03 ETH. 

    Dal successivo numero ogni mese l’edizione aumenterà di 200 copie, sarà messa in vendita per un periodo di tempo limitato; al termine le eventuali copie rimaste saranno bruciate a favore della rarità del collectible.

    Nasce un vero e proprio “Collectibles Magazine”, che vede al suo interno ed in copertina i più grandi crypto artisti, collezionisti, progetti NFT, piattaforme e insider del mercato.

    Un progetto a lungo termine dove la community sarà partecipe e che potrebbe aprire nuovi mondi e scenari all’editoria, ora online, ma soprattutto interamente crypto.

    Il progetto è stato realizzato in collaborazione con ArtRights, Artuu, The Cryptonomist, Phigy, il gruppo Poseidon e Poseidon NFT Fund.

    Artnet Intelligence Report 2021

    Artnet Intelligence Report 2021

    L’edizione 2021 dell’Intelligence Report pubblicato dalla piattaforma Artnet offre una panoramica approfondita del mercato dell’arte attuale e dei futuri sviluppi.

    L’ultima edizione dell’Intelligence Report, realizzato dalla piattaforma Artnet, è stata concepita durante la finestra temporale dei “ruggenti anni 2020”, un periodo di ripresa per il sistema dell’arte e del mondo intero. 

    Nonostante ciò, le difficoltà non sono mancate e in questo preciso momento tutto sembra essere imprevedibile. Proprio per questo, immaginare come sarà il resto del decennio risulta un esercizio necessario per lasciare spazio all’ottimismo e alla speranza.

    Nel Report dell’autunno 2021 vengono presentate figure di giovani collezionisti e artisti che stanno rivoluzionando, passo dopo passo, le dinamiche del mondo dell’arte: la pop star coreana T.O.P, Mark Grotjahn, Gerhard Richter e Nish McCree.

    Rilevante è anche l’approfondimento dell’Art Business Editor Tim Schneider sulle 5 tecnologie che cambieranno il mondo degli affari dell’arte entro il 2030. Tra queste spicca la realtà aumentata, strumento già in voga nell’ambito delle gallerie e dei musei.

    Il Report propone un’analisi del mercato accurata, basata su dati che mettono in luce le attuali tendenze, come le vendite NFT realizzate dalle case d’asta, e informazioni inerenti l’impatto che la pandemia ha avuto sul sistema dell’arte.

    Nella prima metà del 2021 è stato speso un totale di 7,8 miliardi di dollari in opere d’arte all’asta, con un incredibile aumento del 138% rispetto al periodo equivalente dello scorso anno e del 12% rispetto ai primi sei mesi del 2019.

    Gli Stati Uniti sono in testa con un fatturato totale di opere d’arte di $ 2,7 miliardi. Ma la Cina sta colmando il divario, consolidando con 2,4 miliardi di dollari le vendite nella prima metà del 2021.

    I primi sei mesi dell’anno hanno visto le vendite solo online presso le tre principali case d’asta Christie’s, Sotheby’s e Phillips diminuite del 25,4% rispetto al periodo equivalente nel 2020. La quantità totale di scambi generati esclusivamente nel cyberspazio – $ 474 milioni – è ancora in aumento di un sorprendente 1.239% rispetto al primo semestre 2019.

    Le vendite di arte ultra-contemporanea – termine utilizzato per identificare il lavoro di artisti nati dopo il 1974 – sono salite più di qualsiasi altro genere dopo il blocco. Da gennaio a giugno di quest’anno, le vendite della categoria hanno raggiunto i 302,6 milioni di dollari, quasi il 300% in più rispetto al picco più recente del 2019.

    Quale fascia di prezzo è più redditizia per le case d’asta?

    La fetta più grande della torta rimane quella composta da opere d’arte scambiate tra $ 1 milione e $ 10 milioni ciascuna.

    Sotheby’s ha battuto di poco la rivale Christie’s nelle vendite totali all’asta nella prima metà dell’anno. Il primo ha generato 2,3 miliardi di dollari; quest’ultimo, 2,1 miliardi di dollari.

    Resta ancora da definire la reale portata delle vendite effettuate per i Non Fungible Token che non smettono di essere protagonisti delle aste in tutto il mondo.

    Photo Credits: Artnet

    La nuova 10D Experience della Casa Batlló

    La nuova 10D Experience della Casa Batlló

    Una visita spettacolare realizzata grazie a strumenti artistico-tecnologici come l’intelligenza artificiale.

    Casa Batlló, progettata da Antoni Gaudí per un industriale tessile di Barcellona, è un gioiello dell’art nouveau da circa un milione di visitatori annui, considerato Bene di Interesse Culturale (BIC) dal 1969 e Patrimonio Mondiale dell’UNESCO dal 2005.

    Negli ultimi anni, per tornare al suo antico splendore, la casa ha subito diversi interventi di restauro e l’ultimo di questi ha previsto una vera e propria trasformazione digitale, il tutto grazie a diversi strumenti come l’Intelligenza Artificiale, la realtà aumentata, il suono 3D e gli interventi olfattivi.

    Il risultato finale consiste in un viaggio immersivo nella mente di Gaudí, che parte dai cinque sensi umani e si sviluppa in quello che il team di progettisti ha definito come la prima esperienza 10D al mondo. 

    Il nuovo allestimento di Casa Batlló ha lo scopo di preservare il patrimonio culturale“, afferma il team di Casa Batlló, “e rinnovare la sua narrativa scommettendo sulle nuove tecnologie con lo stesso spirito innovativo e dirompente che ha caratterizzato Antoni Gaudí“.

    La 10D expirience si sviluppa in 2.000 metri quadrati e comprende anche due nuove stanze: la Gaudí Dôme, una sala con oltre 1.000 schermi che esplora la storia dell’artista e il suo rapporto con la natura, e la Gaudí Cube, stanza dove è presente un cubo LED a sei facce capace di cambiare la percezione della realtà.

    Quest’ultimo presenta l’opera “Nella mente di Gaudí” dell’artista Refik Anadol, creata grazie al materiale conservato nel più grande archivio digitale su Gaudí.

    Non è la prima volta che Casa Batlló si cimenta con la tecnologia. Infatti, durante il periodo delle chiusure forzate ha dato vita a un tour virtuale, che offre la possibilità di visitare l’edificio completo, oppure fare una visita dettagliata nel piano nobile, nell’attico e nella terrazza.

    E tu, sei pronto a immergerti nella 10D Experience?

    Torna l’asta di Sotheby’s “Natively Digital 1.2: The Collectors”

    Le news dal mondo digital e NFT – 11 OTTOBRE 2021

    Ogni giorno Art Rights Magazine seleziona le migliori notizie dal mondo dell’arte digital, per rimanere sempre aggiornati!

    Torna l’asta di Sotheby’s “Natively Digital 1.2: The Collectors”

    Dopo il successo da $17, 1 milioni del primo appuntamento dell’asta di Sotheby’s Natively Digital dedicata a grandi crypto artist del mondo NFT, è in arrivo il 14 ottobre fino al 21 ottobre una seconda vendita, intitolata Natively Digital 1.2: The Collectors

    Questa volta i protagonisti sono i collezionisti di lunga data che hanno per primi creduto nella crypto arte e hanno raccolto pezzi che ora sono punto di riferimento del movimento.

    In occasione dell’evento verranno messi in asta 53 NFT provenienti dai wallet di 19 collezionisti – tra cui TokenAngels, WhaleShark, Pablo Rodriguez Fraile, Mondoir, Pranksy e molti altri – che si sono distinti nell’ambiente per il supporto dato nella fase iniziale del percorso dei Crypto Artist e per i progetti più significativi.

    Nell’attesa di svelare il catalogo completo, Sotheby’s ha offerto un’anteprima di alcuni dei pezzi che saranno inclusi nell’asta provenienti dalla collezione di Fingerprints DAO: Digital Zone of Immaterial Pictorial Sensibility di Mitchell F. Chan, Emyelle (Mutant Garden Seeder No. 2) di Harm van den Dorpel e Glitchbox di DEAFBEEF.

    Sequestrate 500 opere false di Francis Bacon

    Sequestrate 500 opere false di Francis Bacon

    È finito sotto inchiesta un anziano collezionista italiano insieme ad altre cinque persone. Sono stati indagati dal Corpo di Tutela del patrimonio dei Carabinieri e dalla Guardia di Finanza di Bologna, che hanno confiscato beni per oltre 3 milioni di euro.

    Le opere in questione, pastelli e collage, sono state presentate come disegni dell’artista Francis Bacon, di cui alcuni quotati sul mercato per cifre tra i 200 mila e i 500 mila euro.

    Una delle opere attribuite a Francis Bacon sequestrate dal Corpo di Tutela dei Carabinieri e dalla Guardia di Finanza di Bologna Courtesy of il Corriere di Bologna

    Una delle opere attribuite a Francis Bacon sequestrate dal Corpo di Tutela dei Carabinieri e dalla Guardia di Finanza di Bologna

    Courtesy of il Corriere di Bologna

    Il protagonista della vicenda sarebbe un anziano collezionista bolognese che sosterrebbe di aver ricevuto in dono dal grande pittore irlandese, un corpus di ben 800 opere.

    Questi schizzi sono sempre stati al centro di numerose polemiche riguardo la loro autenticità. Oltretutto, non sono mai stati riconosciuti dalla Francis Bacon Estate, l’istituzione ufficiale londinese che si occupa dei lasciti e degli interessi dell’artista.

    Sotto il mirino degli indagati, ci sarebbero anche due mediatori ed esperti d’arte trevigiani, due bolognesi e un residente in Spagna di cui non si conoscono i nomi.

    Già nel 2015 altri due quadri di Bacon, sempre di proprietà del collezionista italiano, erano stati sequestrati a Ca’ dei Carraresi a Treviso in occasione della mostra «El Greco in Italia».

    Il maxi sequestro deriverebbe da un’altra indagine partita nel 2018 che aveva fatto emergere un altro centinaio di opere poi ritenute false di altri grandi artisti come Picasso e Cézanne, tra cui anche due opere di Francis Bacon

    Esami scientifici avrebbero stabilito che i disegni della collezione sarebbero successivi alla morte del pittore e quindi ritenuti falsi.

    Negli anni le opere hanno continuato a girare sul mercato indisturbate, ma ora la magistratura ha deciso di sequestrare i 500 disegni, sui quali verranno svolte ulteriori perizie ed indagini.

    Photo Credits: Studio dal ritratto di Innocenzo X, Francis Bacon,  1953. Courtesy of Des Moines Art Center

    Arte per pagare le tasse: il caso in Francia dei Picasso

    Arte per pagare le tasse: il caso in Francia dei Picasso

    L’accordo tra la Francia e la figlia dell’artista spagnolo per saldare la tassa di successione

    È recente la notizia dell’accordo che vede coinvolti il governo francese e Maya Ruiz-Picasso, figlia del noto artista spagnolo.

    Per evitare la pesantissima tassa di successione, Maya Ruiz ha deciso di donare nove opere – sei dipinti, due sculture e un album da disegno – alla Francia, pronta a esporle al  Museo Picasso di Parigi, a palazzo Salé, nel quartiere Le Marais.

    Non si conosce il valore complessivo delle opere: la Ministra della Cultura francese  Roselyne Bachelot ha sostenuto il segreto fiscale, dichiarando però che entreranno a far parte della collezione del museo nella primavera del 2022.

    Nel corso della sua vita, Pablo Picasso ha trascorso molto tempo in Francia, con cui ha stabilito un rapporto particolare. Il Ministro delle Finanze francese Bruno La Maire ha affermato su Twitter “È un onore per il nostro Paese accogliere queste nuove opere di Picasso. Arricchiranno e approfondiranno il nostro patrimonio culturale“.

    Durante la conferenza è stato svelato solo uno dei dipinti destinati al museo parigino, intitolato Bambino con un lecca-lecca seduto sotto una sedia, quadro cubista del 1938. 

    A detta del nipote dell’artista Olivier Widmaier-Picasso, il soggetto sarebbe la stessa Maya. Nella preziosa collezione, l’opera più datata è Don Jose Ruiz, ritratto del padre di Picasso del 1895.

    La donazione di opere è fondamentale per consentire a Musei e Istituzioni di crescere ed evolversi. Prima di qualsiasi movimentazione delle opere, è però necessario che il donatore o collezionista controlli la documentazione di ogni singola opera, in modo tale da far fronte preventivamente a qualsiasi eventuale problematica.

    Con Art Rights, piattaforma a supporto delle attività di gestione e certificazione delle opere di Artisti, Collezionisti, Fondazioni e Professionisti dell’Arte, è possibile creare un Archivio Digitale delle opere, raccogliendo ogni informazione, documento e passaggio in modo semplice e in totale sicurezza.

    Grazie alla tecnologia Blockchain e a un sofisticato sistema di Validazione da parte di utenti terzi Art Rights offre la possibilità di creare gli Attestati Art Rights, veri e propri Passaporti dell’opera d’arte per creare una Catena di Valore a tutela della qualità e autenticità dell’opera d’arte.

    Photo Credits: Eric Gaillard/Reuters via Alamy